La dieta paleo, precedentemente apprezzata da vip e comuni mortali, sta vivendo attualmente una fase di stallo. Quali sono le ragioni che hanno portato a questo disinnamoramento?
La dieta paleo e il rapporto con le persone
Quando parliamo di dieta paleo per tutti noi l’esempio più facile da fare, sia per quel che riguarda l’atto del seguirla che quello di abbandonarla, è Gwyneth Paltrow. E la ragione sta nel fatto che l’attrice è stata una delle sue più ferventi sostenitrici, arrivando addirittura a estremizzarla in modo assolutamente non salutare.
Eppure lei stessa, di recente (più nello specifico lo scorso aprile) ha confessato di averne abbastanza della dieta paleo e di averla abbandonata. Nel suo caso, poi, la rinuncia a tutti gli alimenti processati come i latticini, i cereali, i legumi e gli zuccheri aggiunti era diventata una vera e propria guerra. Per lei il motto “crudo e al naturale”, quando non era preso alla lettera, si trasformava essenzialmente in brodi che, per quanto nutrienti, non potevano far fronte alle carenze della sua versione di dieta paleo.
Possiamo parlare moltissimo di sostenibilità e adattabilità di questa dieta. Ma è decisamente più conveniente per tutti affrontarne pro e contro. Questo regime alimentare nacque negli anni ’70 grazie a un gastroenterologo e divenne famoso nel corso degli anni 2000 grazie al ricercatore americano Loren Cordain.
Attenzione ad alcune problematiche
La dieta paleo richiede quel che il suo nome indica. Ovvero un’alimentazione che segua quella degli antenati raccoglitori e cacciatori prima che arrivasse l’agricoltura. Favorendo quindi il consumo di selvaggina, pesce, verdure crude, bacche, noci e uova. Secondo gli esperti, dato il cambio di alimentazione dell’uomo e degli animali, è impossibile riprodurre in modo fedele la loro dieta.
Giustamente dobbiamo tenere lontani dalla nostra alimentazione i prodotti ultraprocessati. E riducendo in questo modo il rischio di disturbi metabolici, tumori e malattie croniche, mangiamo di meno e perdiamo peso. Qualcosa che ci aiuta a ridurre anche la resistenza all’insulina. Dov’è la “fregatura”? Sta nel fatto che questi sono benefici ottenibili da qualsiasi regime alimentare personalizzato, proveniente da un dietologo.
Mentre la dieta paleo presenta dei rischi. Primo tra tutti quello della carenza di calcio, che può portare a fragilità ossea. Allo stesso tempo, un consumo elevato di carne, particolarmente rossa, può aumentare il rischio di cancro al colon-retto, sia per l’infiammazione che può recare alla mucosa intestinale sia per via del ferro eme. Altri problemi possono essere portati dal pesce, se questo non è ricco di omega-3 e proveniente da zone non inquinate.
Bisogna cancellare la dieta paleo? Non proprio: conviene farsi aiutare da un nutrizionista nel trovare il giusto equilibrio, osservando alcuni suoi principi.