Oli vegetali come integratori alimentari

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’olio d’Argan, uno degli oli vegetali più conosciuti; oggi torniamo sull’argomento illustrandovi le caratteristiche di altri oli vegetali utili come integratori alimentari.

Iniziamo ricordando brevemente cosa sono gli oli vegetali, ossia degli oli ricavati principalmente dalla spremitura dei semi di alcune piante e che contengono percentuali variabili di acidi grassi dall’azione antiossidante.

Oli vegetali integratori alimentari

Tra gli oli vegetali usati come integratori alimentari ci sono l’olio di mandorle dolci, l’olio di riso, l’olio di lino e l’olio di nocciola.

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Come ridurre la fame e perdere chili

Gli alimenti che possono ridurre il colesterolo “cattivo” (LDL) sono soprattutto quelli ricchi di antiossidanti come i carotenoidi, la vitamina E e C, lo zinco e il selenio. Queste sostanze si trovano soprattutto in avena, fagioli secchi, olio extravergine di oliva spremuto a freddo, aglio, cipolle, mandorle e noci, carote, mele, pesce (specialmente quelli grassi come il salmone o le sardine senza olio, le ostriche e le cozze) e in particolare in tutti i cereali integrali ricchi di fibre solubili (cerca la percentuale di fibre solubili sull’etichetta).

 L’ideale è assumere i cereali grezzi (fiocchi d’avena ma anche pane di segale o riso soffiato) a colazione, con latte vegetale (di riso, soia o mandorle, ottimi anti colesterolo). L’estratto secco di foglie di carciofo (Cynara scolymus) facilita l’azione del fegato ed elimina le ultime tracce di colesterolo. Grazie alla ricca presenza di flavonoidi ha anche una funzione antiossidante. Per un azione potenziata e completa, soprattutto se hai seguito per molto tempo una dieta grassa, più associare il carciofo ai due rimedi (caigua e riso rosso fermentato) .

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Psoriasi, come contrastarne gli effetti con le erbe

psoriasi e erbe

La psoriasi è una dermatite cronica e non infettiva che tende a migliorare d’estate e ad intensificarsi in autunno; il termine deriva dal greco “psora” e significa squame. La parte della pelle colpita è infatti coperta da squame bianche e secche che si staccano facilmente, lasciando l’epidermide sottostante rossa ed infiammata, e con una sensazione di bruciore e prurito.

Le parti del corpo più esposte a questa dermatite sono il palmo delle mani, la pianta dei piedi, le ginocchia, i gomiti e il cuoio capelluto, ma può estendersi anche a tutto il corpo. Le cure mediche danno dei miglioramenti, ma anche le erbe sono utili a calmare gli effetti, grazie alle loro proprietà disintossicanti e antinfiammatorie.

Assicurano un veloce smaltimento delle tossine e giovano alla salute della pelle le proprietà di alcune piante come la fumaria, il tarassaco e il carciofo: 20-30 gocce del mix di tinture due volte al giorno per 20 giorni.

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Voglia di dolce o di salato? Ecco perchè!

dolce o salato

Vi capita mai di avvertire un improvviso e quasi irresistibile desiderio per un certo alimento o piatto? Non c’è nulla da nascondere o da preoccuparsi, perché non succede solo alle donne in gravidanza, come vuole la tradizione popolare, ma anzi, capita più o meno a tutti: può trattarsi semplicemente di un segnale che il vostro organismo vuole darvi.

La voglia di carboidrati, in modo particolare di dolci, può segnalare il bisogno di serotonina: provate a mangiare una banana matura; il desiderio smodato di carboidrati può segnalare anche una carenza di lipidi giusti, di cui il nostro organismo ha bisogno. Ciò si verifica generalmente nelle persone che scelgono i cibi light, poveri di grassi, perché l’organismo tenta di produrre del grasso trasformandolo dai carboidrati. Un’integrazione con acidi grassi di tipo omega 3 risolve in breve tempo questa “voglia” difficile da controllare.

La voglia di lipidi, cioè di grassi, in particolare di creme, panna, gelati, salse, sembra essere legata alla maggiore produzione della galanina, un neurotrasmettitore collegato ad una sostanza che può essere liberata con una camminata molto intensa.

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