Coriandolo, i benefici

Il coriandolo è un ingrediente molto importante di diverse cucine, tra le quali quelle mediterranee. Non è amato da tutti, ma può essere un toccasana per alcune problematiche.

Coriandolo contro i problemi gastrointestinali

Ovviamente dobbiamo usarlo nel modo giusto e nelle dosi consigliate, onde evitare di stare male o crearci dei disturbi causati dall’eccesso di consumo. Il coriandolo fa parte della famiglia delle Ombrelliferae ed è originario dei Paesi del Mediterraneo. Le sue foglie sono piccanti e apprezzate in particolare nella parte orientale del mondo, tanto da essere chiamato anche prezzemolo cinese. Nella zona mediterranea tendiamo a consumarne più i frutti, simili al pepe, macinati.

I benefici del coriandolo sono diversi e perfetti per prenderci cura dei nostri problemi gastrointestinali. Grazie al suo essere antispasmodico, stomachico e carminativo è un ottimo rimedio naturale contro il gonfiore, contro le coliche addominali e le difficoltà digestive. Perfetto per condire piatti di diverso genere è anche ottimo consumato come tisana. O come infuso digestivo. La ricetta base prevede 2 grammi di semi di coriandolo in 100ml di acqua bollente da far riposare per qualche minuto. Un paio di cucchiai dopo i pasti aiuteranno a digerire e a eliminare i gas intestinali.

Il coriandolo aiuta anche a stimolare l’organismo, favorendo l’appetito e attenuando il senso di fatica. È conosciuto per essere un ottimo tonico per il sistema nervoso e per l’attività cerebrale. Senza contare le sue doti antibatteriche e antimicotiche. Si tratta quindi di un ottima spezia o verdura fresca da aggiungere ai propri piatti.

Conosciuto fin dall’antichità

Storicamente parlando, parliamo di una pianta molto conosciuta. Plinio il vecchio, ad esempio, suggeriva di mettere dei semi di coriandolo sotto il cuscino per evitare mal di testa e febbre. Se siete intenzionati a coltivarlo dovete ricordare che può avere influenza sulle piante circostanti. Rafforza infatti piante come l’anice e fa soffrire ortaggi come il finocchio.

Il suo nome deriva dal latino Coriandrum, che discende dalle parole corys, che in greco significa cimice e ander, che significa somigliante. E questo dipende dal fatto che, prima della maturazione dei frutti, la pianta odora similmente alle cimici. Quindi in modo sgradevole. Messe da parte queste note di colore, va sottolineato che se gradito al gusto il coriandolo non fa male alla salute.

Se consumato nel modo giusto aiuta a digerire e stimola l’appetito e la forza.  Ci consente quindi di stare bene. Prendiamolo in considerazione come aggiunta alla nostra dieta, sia fresco che macinato. Soprattutto se soffriamo di aria nella pancia o difficoltà di digestione.

Bruciori di stomaco: come evitarli

Con il termine dispepsia si indica genericamente un problema digestivo che può avere diverse cause, non necessariamente identificabili dal punto di vista medico. In alcuni casi, questa situazione, trova origine organica tra cui ridotta funzionalità dell’apparato digerente, ulcera gastrica o duodenale, ecc. In alcuni periodi dell’anno la frequenza è molto più alta, primavera e autunno sembrano essere i periodi dell’anno in cui le persone accusano maggiormente i fastidi digestivi.

La dispepsia si manifesta attraverso diversi sintomi: senso di malessere generalizzato, sensazione di eccessiva pienezza, eccessiva sonnolenza, dolori addominali, bruciori di stomaco e in alcuni casi senso di nausea e vomito. Eliminate le possibili cause organiche, per ridurre la comparsa di dispepsia è necessario seguire una dieta equilibrata che includa e/o escluda alcuni cibi.

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Zenzero, rimedio naturale contro i dolori muscolari

Sembra che lo zenzero, la nota spezia abitualmente usata per insaporire le pietanze, non solo abbia la capacità di alleviare i fastidiosi sintomi del raffreddore primaverile o aiutare la digestione, ma pare che possa anche alleviare i dolori muscolari a seguito dell’esercizio fisico. Ecco quanto suggerito da un team di scienziati dell’University of Georgia, negli Usa, guidati dal dott. Patrick O’ Connor, professore in Kinesiologia, la scienza che studia il movimento corporeo.

I ricercatori hanno condotto due studi proprio per verificare gli effetti benefici dello zenzero, distinguendolo in crudo e cotto. Per valutare gli effetti benefici dello zenzero sono stati coinvolti 34 e 40 volontari per ogni studio. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi in entrambi gli studi. Agli appartenenti al primo gruppo sono state somministrate alcune capsule contenenti zenzero crudo o trattato termicamente, ovvero cotto, a seconda dello studio di adesione. Agli altri sono state somministrate delle capsule con placebo.

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I rimedi antigonfiore secondo l’ayurveda

rimedi antigonfiore ayurveda

Un paio di giorni fa vi abbiamo illustrato la dieta ayurvedica, secondo la quale il soprappeso sarebbe legato ad un accumulo di tossine dovute alla cattiva digestione. La medicina ayurvedica propone, a tal proposito, cinque consigli per eliminare il gonfiore e migliorare il benessere generale.

1. Secondo l’ayurveda è molto importate consumare il tè kharpa, un infuso dal sapore astringente che favorisce la digestione e il metabolismo; questo tè è a base di zenzero, chiodi di garofano, pepe nero e cardamomo, ed è l’ideale anche per chi soffre di dolori addominali e aerofagia.
2. Una soluzione per chi non vuole rinunciare all’aperitivo è ordinare un cocktail allo zenzero, che oltre ad essere addolcito dal miele e dallo zucchero di canna, è ottimo per migliorare la digestione e favorire la produzione dei succhi gastrici.

3. Per disintossicare l’organismo e attivare il metabolismo, bevete, appena svegli e dopo cena, un tè allo zenzero e vi sentirete meglio; questo rimedio proviene dall’antica medicina indiana e per preparare il tè è sufficiente far bollire due tazze d’acqua per dieci minuti e aggiungere un pizzico di radice di zenzero grattugiata al momento.

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La dieta ayurvedica

dieta ayurvedica

L’ayurveda è una millenaria medicina indiana che regola anche l’alimentazione, prediligendo piatti a base di legumi, conditi con spezie e aromi, e accompagnati da tè e tisane, con il risultato di eliminare in gonfiori e bruciare i cuscinetti di grasso.

Secondo l’ayurveda, i chili di troppo sono dovuti alle tossine accumulate dal cibo non metabolizzato bene oppure digerito male; per migliorare la digestione, e quindi eliminare i chili di troppo, bisogna mangiare piatti caldi e speziati accompagnati da una  bevanda tiepida

I legumi sono molto nutrienti e contengono pochi grassi, ma spesso vengono trascurati dai regimi alimentari perché provocano gas e flatulenze, inconvenienti che, secondo l’ayurveda, si possono eliminare aggiungendo le spezie ai piatti preparati con i legumi.

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