Il grano khorasan kamut fa bene a chi soffre di diabete

Recenti ricerche avvertono: chi soffre di diabete può trovare benefici in una dieta a base di grano khorasan kamut. Lo rivela uno studio condotto dall’università di Firenze che ha mostrato quanto il grano di kamut sia in grado di agire positivamente sui livelli di glucosio e insulina nel sangue, valori che i diabetici devono tenere costantemente sotto controllo.

grano khorasan kamut

I risultati provengono ad una ricerca effettuata dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica insieme al Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente con la collaborazione dell’azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Nutrition.

Consumare il kamut, basando la propria dieta su questo cereale, agisce sulla prevenzione secondaria e consente di ridurre il rischio di complicazioni a carico del sistema cardiovascolare nei pazienti che soffrono di diabete di tipo 2.

I dati del diabete nel mondo fanno pensare che questa scoperta possa portare a importanti ricadute sul trattamento della malattia. In tutto il mondo 1 persona su 11 soffre di diabete, per un totale di più di 451 milioni di diabetici, 3 milioni e mezzo dei quali in Italia. Di più: è una patologia destinata a crescere. Secondo la Federazione Internazionale del Diabete, entro il 2040 i diabetici saliranno a 642 milioni.

Chi soffre di diabete è maggiormente soggetto a problemi collegati con il sistema cardiovascolare e la ricerca si è posta l’obiettivo di capire se e come intervenire nella dieta al fine di ridurre questo rischio. La farina di kamut si è rivelata l’alimento più utile grazie al suo alto contenuto di antiossidanti, selenio, polifenoli, nagnesio, fosforo e zinco.

I test hanno evidenziato che il consumo di prodotti a base di kamut ha ridotto il fattore di rischio legato ai livelli di colesterolo, glucosio e insulina nel sangue. Gli effetti del kamut sono stati significativi indipendentemente da sesso, età, farmaci assunti, abitudini alimentari e fattori di rischio generici.

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10 carboidrati che puoi mangiare anche a dieta

Dito puntato contro i carboidrati. Molte volte vengono eliminati completamente dalla dieta, perché considerati i responsabili dei chili di troppo. In realtà gli zuccheri sono importanti e il consiglio dei dietologi è quello di consumarli con moderazione. Se siete quindi a dieta, ci sono almeno 10 carboidrati che potete mangiate. Ecco quali sono.

kamut

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Pizza di kamut, differenze con la pizza classica

La pizza di kamut è una delizia da forno che di recente si è diffusa in alternativa alla pizza classica. Scopriamo le differenze per scoprire anche qualità e versatilità di una farina che riserva non poche sorprese e tanto gusto.

pizza di kamut

La farina di kamut deriva da un grano duro di origine orientale, chiamato anche grano rosso o Khorasan. Si tratta di una farina ricca e salutare, particolarmente utile in un’alimentazione sana grazie al suo elevato valore energetico.

Il nome kamut è stato dato a questa tipologia di grano da un agronomo americano negli anni Settanta ma solo negli ultimi anni la farina di kamut e i prodotti preparati con questo ingredienti stanno riscuotendo un successo sempre crescente.

Dal momento che si tratta di un grano molto resistente, non richiede l’uso di pesticidi e fertilizzanti e dunque è il candidato perfetto per le colture biologiche. Preparare la pizza con la farina di kamut rende il piatto più ricco di elementi nutritivi oltre che più leggero e digeribile e di qualità migliore.

È un grano molto calorico rispetto al grano comune, ne contiene circa 335 per 100 grammi. È inoltre ricco di selenio, magnesio, vitamine E, zinco e acidi grassi essenziali. Gli aminoacidi contenuti nel kamut sono treonina, cistina, istidina, arginina, serina e acido aspartico. Ciò conferisce a questo grano un elevato valore energetico e biologico.

Non essendo stato sottoposto, come altre varietà di grano, a manipolazioni genetiche da parte dell’uomo è anche più tollerato da chi soffre di intolleranze anche se non bisogna cadere nell’errore di considerarlo un grano adatto ai celiaci perché contiene comunque glutine.

La pizza di kamut è dunque una scelta salutare in alternativa alla consueta pizza preparata con farina di grano duro comune, grazie al suo alto valore proteico, vitaminico e minerale. Questo valore è stato mantenuto intatto nel tempo proprio perché il grano Khorasan non è mai stato sottoposto a ibridazioni.

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Kamut, ricette light per chi è a dieta

ricette light kamut

Il kamut non è adatto solo alla dieta di vegetariani e vegani ma anche in quella di tutti coloro che vogliono seguire un regime dimagrante ipocalorico. Questo cereale dalle origine antichissime, pare che esistesse già 6000 anni fa in Egitto, è molto simile al frumento, ma ha un sapore più dolce che ricorda quello della nocciola. Il kamut possiede qualità nutrizionali molto interessanti, prima fra tutte l’ottima digeribilità.

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I diversi tipi di farina, l’origine e la lavorazione

Non esiste solo la farina di grano duro. Sono tanti i prodotti da cui si ricava la farina, elemento base della cucina, non solo mediterranea, ma anche orientale, sudamericana e africana. Come abbiamo già raccontato in precedenza, con il grano duro si produce l’ingrediente principale per la preparazione del pane, della pasta e dei prodotti da forno. Qual è la differenza tra semola, mais, kamut, manitoba e fecola?

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Ricetta light: la sfoglia croccante di kamut con i carciofi

sfoglia di kamut

Qualche giorno favi abbiamo illustrato le caratteristiche del kamut, un cereale la cui farina viene sempre più spesso sostituita a quella di frumento; oggi vediamo una ricetta a base di kamut e carciofi, che oltre ad essere e  nutriente, è anche leggera, in quanto apporta 160 calorie per porzione, ovvero la sfoglia croccante di kamut con i carciofi. Vediamo come realizzarla.

Sfoglia croccante di kamut con i carciofi

Ingredienti

Per l’impasto: 280 grammi di farina di kamut, 40 grammi di olio extravergine d’oliva, sale e acqua. Per la farcitura: 10 carciofi, 2 cipollotti, 15 grammi di prezzemolo in foglie, 20 di olio extravergine d’oliva, 30 grammi di Parmigiano in scaglie, succo spremuto di un limone, sale e pepe.

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Kamut, un possibile sostituto del frumento

Il kamut è un antico tipo di grano di origine egiziana, molto usato per la preparazione di pane e pasta in quanto la sua farina può sostituire quella di grano duro; l’uso di questo cereale ai giorni nostri si deve ad un coltivatore del Montana che propagò alcuni semi trovati in una tomba egizia, dopo essere tornato da un viaggio sulle sponde del Nilo. Negli anni settanta l’agronomo Bob Quinn si interessò a questo grano prodotto da quei semi egiziani e lo chiamò “kamut”, che vuol dire grano nella lingua egiziana antica; il nome scientifico del kamut è Triticum turgidum.

Rispetto al grano comune, il kamut è più ricco di proteine, ben il 40% in più, e di minerali, come il magnesio e lo zinco, inoltre contiene vitamine e acidi grassi insaturi; è un alimento molto energetico e quindi è indicato nella dieta degli sportivi e delle persone che devono riprendersi dopo un periodo di convalescenza, anche perché è facilmente digeribile.

La farina di kamut è molto dolce, tanto che il suo sapore ricorda quello delle nocciole e del burro, e può essere sostituita a quella di frumento in quasi tutte le ricette, anche se per adesso è usata soprattutto nelle preparazioni dolciarie.

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Spezie e kamut contro sovrappeso e obesità

kamut e spezie

Secondo una recente ricerca condotta su un campione di 1600 donne giapponesi che mangiavano ogni giorno almeno un piatto piccante, pubblicato sul British Journal of Nutrition, il consumo quotidiano di spezie (come pepe, peperoncino rosso, anice, cannella, senape, zenzero ecc.) aiuta l’organismo ad accumulare meno adipe. Secondo gli esperti, infatti, l’ingestione di queste spezie aumenterebbe la termogenesi, ovvero la capacità del corpo di produrre calore: produrre calore costa energia, e questo processo porta il metabolismo a utilizzare le riserve di grasso, aumentando la sua velocità.

È stato dimostrato che le sostanze che stimolano la termogenesi sono i capsaicinoidi, contenuti, oltre che nel peperoncino rosso, anche nello zenzero e in altre spezie. Il loro consumo eccessivo deve essere però evitato se si soffre di ulcera o di gastrite. Grazie al suo sapore vagamente dolciastro, che ricorda quello del burro, il kamut – un’antica varietà di grano originaria dell’Egitto riscoperta negli Stati Uniti a partire dagli anni Cinquanta – sarebbe il tipo di cereale più indicato per combattere il sovrappeso nelle persone golose di dolci e carboidrati ma con problemi di intolleranza al glutine.

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