La dieta per tornare in forma dopo il parto senza stress

dieta post partum

Tornare in forma dopo il parto è un passaggio abbastanza naturale. È molto importante non avere fretta, anche se non è facile guardarsi allo specchio e vedersi belle. Prima c’era il pancione, che seppur ingombrante, regalava un’atmosfera diversa, oggi invece c’è solo una sensazione di inadeguatezza. Tenete presente che se avete scelto la strada dell’allattamento al seno, dovrete attendere lo svezzamento o comunque il termine dell’allattamento per pensare a un regime alimentare dimagrante.

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La dieta post partum di Kate Middleton scatena numerose critiche

Kate Middleton post partum

Kate Middleton è uscita dall’ospedale accanto a William e con in braccio il royal baby, George, che sembrava una diva. Un abito azzurro a pois grazioso e semplice, i capelli lunghi castani perfettamente pettinati, una pelle meravigliosa e un sorriso smagliante. Non è passato in osservato il panciotto post partum, ma che cosa si può pretendere? La duchessa di Cambridge è già all’opera per perdere peso e sta seguendo una dieta molto rigida per perdere la pancia in poco tempo.

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Smagliature bianche e rosa, i rimedi

smagliature rosa bianche rimediLe smagliature sono un inestetismo della pelle molto diffuso e tenacemente combattutto soprattutto dalle donne. Si tratta di alterazioni lineari e ben delimitate dello strato dermico della cute, e in genere tendono a localizzarsi sui fianchi, sul seno, sul ventre, all’interno delle cosce e sui glutei. Le cause possono essere diverse, dallo stress al repentino calo di peso.

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Poca vitamina B e rischi di diventare sordo

Come ben sappiamo le vitamine, in particolari quelle appartenenti al gruppo B sono molto importanti per la salute dell’organismo. Poi ve ne sono alcune in particolare che agiscono a determinati livelli. È il caso della B9, meglio nota anche come folato o acido folico, conosciuta in tutto il mondo soprattutto per il suo utilizzo in gravidanza nel prevenire numerose complicazioni. Secondo quanto riportato sulla rivista scientifica Journal of Nutrition uno studio australiano ha scoperto che avere bassi livelli ematici di acido folico può essere collegato  a un aumento del 34% del rischio di perdere l’udito.

Un team di ricercatori dell’University of Sydney ha condotto uno studio su 2.956 persone di entrambi i sessi e di età superiore ai 50 anni. Di questi soggetti hanno esaminato i livelli ematici di vitamina B9, vitamina B12 e dell’omocisteina proprio per trovare una correlazione tra questi e il rischio della perdita di udito legata all’età. Dai dati ricavati si è scoperto che i livelli di folati al di sotto dell’11 nanomoli/litro erano associati ad un aumento di circa il 34% del rischio della perdita dell’udito.

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Nutrizione e gravidanza, i consigli del ginecologo

intervista

Come deve cambiare la dieta della futura madre? Quali alimenti è opportuno evitare e quali invece sono più indicati per la tutela del benessere di madre e figlio? E ancora: è possibile restare in forma durante la gravidanza? E’ vero che alcuni prodotti e trattamenti cosmetici possono nuocere alla salute del bambino?  Questi sono solo alcuni dei moltissimi interrogativi che le donne in dolce attesa si pongono. Per rispondere a tutte queste domande abbiamo intervistato per voi il Dottor Ferdinando Carollo, Medico GinecologoFerdinando Carollo si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Palermo nel 1989 e ha conseguito la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia nel 1993. Vive e lavora a Palermo dove esercita la libera professione.

Dottor Carollo, ogni giorno dalle pagine del nostro blog cerchiamo di promuovere un concetto di salute e benessere che passi anche attraverso l’adozione di un corretto stile di vita alimentare. In base alla sua esperienza, durante la gravidanza cosa dovrebbe cambiare rispetto alle normali indicazioni per una vita salubre?

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Gravidanza: attenzione alla dieta vegetariana e vegana

gravidanza

Secondo i risultati di una ricerca del National Institutes of Health, del Trinity College di Dublino e dell’Health Research Board dell’Irlanda, le donne vegetariane o vegane avrebbero maggiori probabilità di mettere al mondo bambini affetti a patologie congenite (probabilità che sarebbero addirittura quintuplicate nel caso di gravissime carenze alimentari).

Le malattie a cui il nascituro sarebbe esposto sono la spina bifida e l’anencefalia (assenza totale o parziale della volta cranica). Inoltre, potrebbe nascere con bassi livelli di vitamina B12.

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