Alimentazione: a Milano arrivano i “distributori della salute”

Da qualche giorno a Milano sono entranti in funzione i primi 15 “distributori della salute“, che permetteranno ai passanti di consumare spuntini virtuosi fuori pasto come spremute, frutta, barrette di cioccolato, yogurt, frullati, tè verde, merendine con i cereali, sandwich farciti con le verdure, e centrifugati di frutta.

Guerra aperta, dunque, agli snack ipocalorici, alle bibite gassate e ai tramezzini pieni di conservanti. I dispenser saranno posizionati in punti strategici della città, come le scuole e i parchi. L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato alla Salute del Comune di Milano e dalla Fondazione Umberto, e ha l’ambizione di migliorare le abitudini alimentari soprattutto dei più giovani.

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Cambiare lo Stile di vita prima di mettersi a dieta

Quando si parla di corretta alimentazione e di salutari abitudini alimentari non ci si rifersice soltanto ai cibi che una persona consuma ma anche ai tempi che dedichiamo alla nutrizione e ai modi che caratterizzano il nostro mangiare, parlare di corrette abitudini alimentari significa in primo luogo possedere un ritmo e un tempo adeguato per i pasti principali. I ritmi dell’alimentazione ci parlano molto di come siamo fatti e di come sono fatti gli altri.

Pensiamo ad una persona che, quando mangia, tende ad essere molto veloce nel consumo dei pasti, tende a mangiare stando alzata o che dedica poco tempo alla fase della masticazione: di questa persona si potrebbe pensare che tende ad essere ansiosa. Ben diversa, invece, una persona che ha la tendenza a mangiare poco o per niente, che predilige cibi dolci o che sembra stanca mentre mangia: in questo caso, con molta probabilità siamo di fronte ad una persona tendenzialmente depressa.

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FoodRisc, il progetto europeo dedicato alla corretta alimentazione

Mangiare bene e in modo sano. Forse ci siamo un po’ dimenticati in questi giorni i principi della corretta alimentazione, ma Natale arriva una volta l’anno e ci si può concedere anche qualche strappo alla regola. Ciò che conta è non esagerare e seguire un regime dietetico ricco ed equilibrato durante l’anno. Il problema è che non è per tutti così. Ecco perché è nato il progetto ‘Foodrisc‘, finanziato dall’Unione europea con 2,97 milioni di euro. Ha come obiettivo quello di colmare le lacune nella catena dell’informazione sull’alimentazione.

Ogni giorno riceviamo una gran quantità di informazioni sugli alimenti che assumiamo, in particolare sui rischi a essi associati. Ma questo notizie sono vere? Numerose ricerche, teorie per perdere peso, consigli della nonna o infondati. Come si fa a gestirsi in questa situazione?

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