Pesce azzurro: calorie e Omega 3

Il pesce azzurro è sicuramente tra gli alimenti più sani ed equilibrati nella dieta e tra quelli più indicati per il mantenimento del peso forma. Rientrano nella grande famiglia dei pesci azzurri gli sgombri, il pesce spada, il tonno, le sardine, le acciughe e le aringhe. Questi pesci non solo sono buoni ma sono un vero toccasana per la salute perchè come dimostrato da varie ricerche, il loro consumo costante ha tra i suoi effetti un’azione antinfiammatoria, antiossidante e contribuisce a mantenere basso il colesterolo. Guardiamo quindi più da vicino tutte le loro virtù.

Grassi insaturi nel pesce azzurro

Il pesce azzurro, leggermente più grasso di altri pesci, contiene grassi insaturi che sono più sani e maggiormente digeribili rispetto ai grassi saturi delle carni rosse. Inoltre i pesci azzurri sono molto ricchi di grassi Omega 3 che, com’è noto, sono dei potenti protettori del nostro cuore e hanno proprietà antiossidanti. Dagli studi condotti su persone che soffrono di ipertensione è stato dimostrato che un regolare consumo di pesce azzurro riduce i rischi legati all’ipertensione.

Pesce azzurro, difesa contro il colesterolo

Esistono vari rimedi naturali che abbassano il colesterolo. Tra questi, il pesce azzurro svolge un ruolo decisivo. Nella lotta contro il colesterolo, esso infatti aumenta il tasso del cosiddetto colesterolo buono, quel colesterolo che evita che i grassi si attacchino e si depositino nelle pareti interne delle nostre arterie.

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Dieci consigli contro il colesterolo

In genere si pensa al colesterolo come ad una sostanza nociva per la salute, anche se, in realtà, svolge funzioni importanti per l’organismo; perché, allora, viene definito così dannoso?

Il colesterolo è costituito da molecole insolubili in acqua che circolano nel sangue trasportate da due tipi di proteine: quelle indicate con la sigla Ldl, ovvero low density lipoprotein e quelle note come Htl, cioè high density lipoprotein. Le lipoproteine indicate con la sigla Ldl sono quelle considerate “cattive” perché aiutano il grasso a depositarsi nelle pareti delle arterie, mentre le Hdl sono quelle “buone” perché rimuovono il grasso e lo trasportano dal sangue al fegato.

Per stabilire i valori del colesterolo bisogna fare le analisi del sangue, le uniche in grado di fornire un quadro completo della presenza di questa sostanza nel sangue; per essere ottimali, i valori devono indicare un colesterolo totale pari o inferiore a 200 mg/ml, quello “cattivo” deve essere al di sotto dei 150 mg/ml e quello “buono”, superiore ai 50 mg/ml.

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L’alimentazione anti colesterolo

Secondo dei dati recenti, sei italiani su dieci hanno il livello del colesterolo superiore alla norma, fattore che espone al rischio di ictus e infarti; erroneamente, il colesterolo alto viene spesso sottovalutato, eppure per tenerlo sotto controllo, basterebbe adottare una dieta sana ed equilibrata che, oltre a mantenere stabili i livelli di colesterolo, aiuterebbe anche a dimagrire e a scolpire la silhouette.

Le principali fonti di colesterolo sono gli alimenti e la produzione interna dell’organismo: in percentuale, il colesterolo introdotto con la dieta è pari a circa il 20% del totale, e il restante 80% viene prodotto dal fegato; in linea di massima, il colesterolo introdotto con la dieta non dovrebbe superare i 300 mg. al giorno.

Un’alimentazione equilibrata permette di aumentare il livello di colesterolo “buono”, in grado, cioè di eliminare quello “cattivo”, e di ridurre, quindi, il rischio di problemi cardiovascolari. Ovviamente, anche lo sport ha la sua importanza nel contribuire ad abbassare il livello del colesterolo nel sangue; come abbiamo più volte ripetuto nel corso dei nostri post qui su Dietaland, per attività sportiva non si intendono sfiancanti ore di esercizi in palestra: vanno bene anche 40 minuti di camminata veloce per due o tre volte la settimana.

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