I cibi vietati nella dieta vegana

Se avete deciso di intraprendere un regime alimentare vegano siete certamente convinti della vostra scelta trattandosi di un cambiamento radicale dell’alimentazione. Ci vuole però un po’ di tempo per adattarsi al nuovo regime e capire bene quali sono i cibi vietati nella dieta vegana.

cibi vietati nella dieta vegana

Se viene seguita in modo corretto, questa dieta può essere molto varia, ricca di alternative e ben equilibrata. Altrimenti si va incontro a squilibri, carenze nutrizionali e anche molta noia nella proposta a tavola di cibi sempre uguali.

Varietà sì, ma cosa invece non bisogna mangiare? L’elenco è lungo, specialmente se adottate un regime vegano integrale, cioè senza concessioni di tanto in tanto a qualche alimento che non rientra nei parametri della dieta vegana.

I vegani dicono no a pesce, carne, salumi e insaccati in generale, latte di derivazione animale e tutti i suoi derivati, dallo yogurt ai formaggi passando per il burro. Si eliminano anche uova, cereali non integrali e derivati dai cereali prodotti con farine non integrali.

Vanno esclusi anche prodotti come pasta all’uovo, miele e cioccolato con latte animale (ma si può consumare quello fondente o preparato con latte vegetale). Si evitano inoltre zucchero bianco e zucchero di canna, a meno che non sia certificato vegano, perché generalmente si filtra con filtri di origine animale. Come scelta generale si dice no anche alle bevande alcoliche, dal vino ai superalcolici. La birra però può essere consumata se si sceglie una marca vegan che certifica la provenienza dei cereali.

Non è facile districarsi tra i meandri di una nuova dieta, men che meno lo è la dieta vegana perché oltre ai macro-alimenti che automaticamente si escludono, quali carne, pesce, latte e uova, bisogna considerare tutta la serie di cibi che indirettamente contengono alimenti di origine animale. L’abitudine renderà tutto più semplice.

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Dieta vegana, aumenta il rischio di aterosclerosi

Eliminare la carne come forma di benessere e salute. Nella giusta misura è vero, però bisogna fare attenzione, perché fare scelte estreme, senza controllo medico, può essere anche controproducente per la salute. La dieta vegana mette a dura prova il cuore, perché aumenta il rischio di aterosclerosi e di conseguenza il pericolo di sviluppare l’ictus e patologie cardiache e vascolari.

A sostenere questa tesi è uno studio pubblicato su Journal of Agricultural and Food Chemistry che mette in evidenza come le persone che seguono un regime dietetico di stampo vegetariano e vegano, quindi che eliminano la carne e gli altri prodotti di origine animale, hanno più possibilità di sviluppare queste patologie.

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Dieta vegetariana e carenze nutrizionali

Appena ieri vi abbiamo parlato dei benefici per la salute ottenibili osservando uno stile alimentare di tipo vegetariano; oggi invece faremo il punto sulle eventuali carenze nutrizionali cui si potrebbe incorrere escludendo dalla propria dieta carni, pesci e persino, nella dieta latto-vegetariana e vegana, i loro derivati.

Le carenze più frequenti in una dieta vegetariana sono quelle di ferro, calcio e vitamine D e B12; ma mentre la carenza di ferro riguarda tutti i vegetariani, quella di calcio riguarda soprattutto chi segue una dieta vegan, che, come abbiamo già visto, prevede l’esclusione dalla dieta anche dei cibi derivati da animali quali latte e uova.

Tuttavia, poichè le fibre e altre sostanze presenti in abbondanza nei vegetali limitano l’assorbimento intestinale di calcio è fondamentale anche per chi segue una dieta vegetariana meno estrema assicurarsi che l’apporto giornaliero di calcio sia sufficiente, mentre i vegan dovranno necessariamente ricorrere a integratori alimentari che contengono questo minerale. Sempre l’esclusione di latte e latticini espone i vegani al rischio di carenza di vitamina D.

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