Placare la fame, cosa fare

Come placare la fame nel modo giusto? Conoscendo in maniera importante quelli che sono gli stimoli e da cosa dipendono. Senza avere paura di affrontare la situazione nel modo più corretto.

fame nervosa

Placare la fame conoscendola meglio

Dobbiamo infatti ricordare che la fame è controllata da segnali di diversa tipologia e complessità. Questo ci deve portare a imparare a gestirla nel modo più consono alla sua origine. Non possiamo pensare di placare una fame nervosa come faremo con un eventuale bisogno reale di cibo.

Placare la fame quindi passa anche attraverso la conoscenza relativa alle reazioni del sistema nervoso centrale, ormoni e intestino. Tenendo conto che l’ipotalamo è una zona importantissima per quel che concerne l’appetito. Quando abbiamo fame, infatti, questa parte del nostro encefalo rilascia dei neuropeptidi stimolanti di una certa tipologia, differenti dalla leptina che produce nei momenti di sazietà.

Quando abbiamo bisogno di placare la fame dobbiamo scoprire se ciò che sentiamo è effettivamente causato da un bisogno fisiologico o se riguarda quella che possiamo considerare fame nervosa. In questo caso infatti parliamo di un modo che ha il nostro corpo di affrontare uno stato emotivo alterato. Qualcosa che ci porta a dar vita agli episodi di alimentazione incontrollata.

Ecco come regolarci

rimedi naturali contro la fame nervosa

Come gestire quindi la situazione e placare la fame nel modo giusto? Prima di tutto dobbiamo fare delle scelte alimentari di tipo consapevole. E questo significa comunque scegliere sempre degli alimenti capaci di donarci i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Puntando magari su dei cibi che siano in grado di farci sentire sazi più a lungo, come carboidrati complessi, grassi sani e proteine magre. Allo stesso tempo dobbiamo stare attenti a tenerci lontani dai cibi ad alta densità calorica.

L’acqua in tal senso può darci una mano perché ci consente di far funzionare al meglio il nostro sistema digestivo e allentare i morsi della fame. In particolare se la nostra fame è di tipo emotivo bisogna cercare di abbattere le cause alla base, lavorando potenzialmente su una terapia che ci consenta di sistemare quelle situazioni che ci creano stress.

Se vogliamo placare la fame possiamo puntare su un frutto, su una verdura od ortaggio facile da mangiare come il finocchio, una mela, qualche pezzo di frutta a guscio. Ma ancora più importante dobbiamo assicurarci di dormire abbastanza di notte. Dormire bene infatti consente di evitare una produzione eccessiva di grelina, l’ormone che stimola l’appetito.

Insomma, per essere sicuri di placare la fame nel modo giusto dobbiamo non solo selezionare cibi che ci consentano di stare bene ma anche verificare la presenza di problematiche emotive, al fine di risolverle nel modo giusto.

Senso di fame, l’avocado lo riduce

Per ridurre il senso di fame basterebbe consumare ½ avocado poco dopo i pasti. A sostenerlo è una ricerca condotta dal Dipartimento di Nutrizione della Loma Linda University e pubblicata sul Nutrition Journal, che ha coinvolto 26 persone sane in sovrappeso. Conosciamo più da vicino questo frutto esotico dalle proprietà nutrizionali sorprendenti.

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Il fruttosio aumenta il senso di fame

fruttosio aumenta senso fameGli alimenti edulcorati con il fruttosio, uno zucchero che si trova nella frutta e nel miele, 10 volte più dolce del saccarosio (il comune zucchero bianco), favoriscono il senso di fame, innescando un circolo vizioso pericoloso per la nostra linea.  A rivelarlo una ricerca condotta dalla Yale University School of Medicine pubblicata sul Journal of American Medical Association.

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Gelati e ghiaccioli ingannano la fame

Gelati ghiaccioli ingannano fame

Buone notizie per chi d’estate non sa rinunciare al gelato o al ghiacciolo. Secondo una ricerca condotta da un istituto specializzato nello studio di gusto e olfatto (Smell&Taste Treatment e Research Foundation di Chicago) per ridurre il senso di fame non c’è nulla di meglio del cibo ghiacciato.

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I farmaci che fanno ingrassare e influenzano l’appetito

Sono tanti i farmaci che fanno ingrassare. Spesso, per questioni di salute, si è obbligati a seguire una terapia e spiacevoli chili di troppo sono il risultato. A volte succede anche con alcuni integratori alimentari, che inducono il senso di fame e danno energia. È importante imparare a riconoscerli ed essere consapevoli di quello che si sta assumendo.

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La dieta del pensiero: concentrarsi sul cibo e dimagrire

 

Pensare fortemente a una cosa e ottenerla. È un gioco che si faceva da bambini, ma non credo abbia mai portato a molto. Certo, il potere della mente è davvero molto utile soprattutto per auto-motivazionarsi e per perseguire un obiettivo. Chissà quindi che la dieta del pensiero non possa essere la soluzione a molti chili di troppo.

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Il caffè verde aiuta a dimagrire

Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, il caffè verde aiuta a dimagrire. Si tratta di una miscela australiana non torrefatta di qualità arabica, che facilita la perdita di peso poiché brucia più calorie, scioglie i depositi di grasso e “spegne” la fame.

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Le proteine a colazione aiutano a non ingrassare

Il segreto per non ingrassare e non patire la fame? Fare una colazione ricca di proteine. A sostenerlo è una ricerca dell’University of Missouri negli USA, diretta da Heather Leid e pubblicata su “Obesity”. Secondo gli esperti, infatti, per ridurre l’appetito e non mettere su chili di troppo basta concedersi una colazione a base di proteine, l’avreste mai detto?

Le proteine, infatti, aiuterebbero a “spegnere” la fame, rendendo meno appetibili gli spuntini di metà mattinata, che apportano solo calorie superflue, facendo salire, ahinoi, l’ago della bilancia.

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Il peperoncino rosso sazia e brucia le calorie

Volete dire addio agli attacchi di fame e ai chili di troppo? Basta consumare mezzo cucchiaino di peperoncino rosso al giorno. Se associato ad altri alimenti, infatti, da un senso di sazietà e brucia le calorie del pasto appena consumato poiché migliora la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive.

Il peperoncino, dunque, continua a sorprenderci non solo per le sue acclarate proprietà afrodisiache, ma anche per il suo potere dimagrante. A sostenerlo, sono Richard Mattes e Mary Jon Ludy della Purdue University di West Lafayette, in Indiana negli Usa, che hanno pubblicato l’esito della loro ricerca sulla rivista “Physiology & Behavior”.

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Frena gli attacchi di fame con l’eucalipto

Dell’effetto dei profumi sull’organismo o sulla psiche se ne parla da tempo immemore. Si ritiene che, a seconda del profumo, si possano stimolare diverse aree del cervello e si possano ottenere effetti differenti. Uno di questi, secondo un recente studio, è il controllo sugli attacchi di fame che però mettono a repentaglio la dieta e il peso corporeo. Secondo la dott.ssa Eva Kemps e la collega Marika Tiggeman quando si è attaccati da una voglia improvvisa, magari di cioccolato,  a cui pare non si riesca a resistere basta pensare all’aroma di eucalipto e sentire questa voglia svanire.

Inoltre, questa sua interessante capacità potrebbe avere risvolti ben più importanti per l’alimentazione. Potrebbe essere d’aiuto nel trattamento dei disturbi alimentari come la bulimia, o le tossicodipendenze come l’alcolismo. Ovviamente in presenza di patologie serie l’intervento medico è d’obbligo, tuttavia un’integrazione con questo tipo di metodologia può essere d’aiuto, soprattutto laddove un desiderio ardente di qualcosa non sia necessariamente sintomo di qualcosa di patologico. Per esempio, questa strategia può essere utile a chi fatica restare a dieta o vuole cercare di mangiare meno.

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La dieta dell’agopuntura

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L’agopuntura è un tecnica curativa usata in Cina da migliaia di anni, ma che in Italia è arrivata solo negli anni Settanta, con la quale è possibile curare i più svariati disturbi: dall’artrosi ai dolori cervicali, passando per quelli muscolari, fino alla depressione e all’ansia.

Alcune ricerche mediche hanno dimostrato che la pratica dell’agopuntura abbinata ad una dieta ipocalorica può aiutare a far perdere quei chili di troppo spesso provocati da stress e attacchi di fame.

Non vi spaventate: l’agopuntura non è assolutamente fastidiosa né dolorosa, in quanto vengono utilizzati degli aghi sottilissimi, detti aghi filiformi, in acciaio indeformabile; gli aghi utilizzati sono sterili e in confezione monouso, e il loro diametro può variare da 0,19 mm a 0,46 mm, e la loro lunghezza da 12 a 200 mm.

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