Pinocembrino, un flavonoide utile contro l’Alzheimer

pinocembrino Buone notizie dalla ricerca contro la malattia di Alzheimer: un flavonoide antiossidante chiamato pinocembrino è utile nel trattamento della malattia in quanto è in grado di proteggere i neuroni dall’azione tossica della placca beta-amiloide. Il pinocembrino è un flavonone, cioè un tipo di flavonoide, contenuto naturalmente nel miele, nella propoli e nella pianta Damiana, ricco di proprietà utili per lo sviluppo di nuovi cure contro la malattia di Alzheimer.

Lo studio che ha scoperto le proprietà del pinocembrino è stato condotto dai ricercatori della Chinese Academy of Medical Sciences & Peking Union Medical College di Beijing e pubblicato sulla rivista “BMC Medicine”; secondo gli scienziati che hanno lavorato allo studio, il flavonone pinocembrino, contenuto nel miele e nella propoli è utile per contrastare l’azione dannosa da parte della placca beta-amiloide nei confronti dei neuroni e, quindi, per ostacolare lo sviluppo della malattia di Alzheimer.

La ricerca in questione è stata condotta su modello animale: i ricercatori hanno somministrato diverse dosi di pinocembrino in topi nei quali erano state indotte modifiche cerebrali simili a quelle dell’Alzheimer, nello specifico 20 mg di pinocembrino al giorno per chilo di peso e 40 mg per chilo, per otto giorni consecutivi.

La relazione tra l’Alzheimer e il pinocembrino è stata valutata con un’analisi della degenerazione neuronale, delle prestazioni comportamentali e delle funzioni, e i risultati hanno permesso di notare l’azione positiva del flavonoide, ossia  notevoli miglioramenti nelle funzioni cognitive e la diminuzione della neurodegenerazione della corteccia cerebrale.

Inoltre, il pinocembrino ha dimostrato di essere utile anche per migliorare il funzionamento dei mitocondri e per ridurre lo stress ossidativo negli stessi. Naturalmente, spiegano gli scienziati che hanno condotto lo studio, sono necessarie altre ricerche per confermare la scoperta, ma al momento, il pinocembrino è considerato un nuovo, potenziale, rimedio contro la malattia di Alzheimer.

[Fonte]

 

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