Dieta e uso di lassativi, quali sono i danni

Ricorrere ai lassativi per dimagrire è giocare scorretto anche e soprattutto nei confronti della salute. I lassativi non sono un modo per perdere peso velocemente, chiariamolo subito, anche se questa disinformazione ha oramai invaso la rete. Sono nati, infatti, con un altro scopo, ovvero quello di stimolare il transito intestinale in caso di stipsi.

I lassativi che si trovano in commercio, infatti, favoriscono la motilità dell’intestino e questo processo promuove la perdita di liquidi. Ecco, perché possono creare l’illusione che aiutino a dimagrire, ma è chiaro che la perdita di peso non è reale perché la massa grassa resta sempre li dov’era. Usare i lassativi per ritrovare la silhouette è un errore, che può costare caro alla salute. Alcuni prodotti, infatti, possono interagire con altri farmaci on causare squilibri elettrolitici (aritmie cardiache, debolezza, convulsioni, stato confusionale) soprattutto se utilizzati per lunghi periodi. Non dimentichiamo che gli elettroliti come il magnesio, il calcio, il potassio, il sodio e il cloro regolano il battito cardiaco, le contrazioni muscolari, l’equilibrio dei fluidi, la funzionalità nervosa e altre funzioni importanti dell’organismo. I lassativi, inoltre, nel caso di uso prolungato, possono causare anche alterazioni della flora batterica intestinale, colite ipotonica, con conseguente stipsi cronica, melanosi del colon, osteomalacia (rammollimento delle ossa per mancanza di vitamina D)

Il fatto che i lassativi siano venduti senza ricetta medica non ne fa automaticamente un prodotto sicuro anche nel caso in cui si utilizzino non per dimagrire, ma per fronteggiare la stitichezza, senza contare gli sgradevoli effetti indesiderati quali: flatulenza, spossatezza, diarrea, dolori addominali, disidratazione. Assumere i lassativi per il controllo del peso è perciò del tutto inutile, oltre che deleterio per la salute dell’organismo. Nel caso, poi, si soffra realmente di stipsi, è possibile ricorrere ai lassativi naturali a base di fibre vegetali, che assorbendo l’acqua nello stomaco aumentano di volume, dando un maggior senso di sazietà, e rallentano l’assorbimento dei nutrienti. In genere, poi vanno affiancati ad integratori di vitamine e Sali minerali. I lassativi naturali più utilizzati, sono:

  • Crusca: è una fibra alimentare che aiuta a combattere la stitichezza e i problemi del colon irritabile. La crusca di frumento è quella più ricca di fibre ed è in grado di assorbire acqua in quantità maggiore rispetto a quelle di avena, orzo e riso. Inoltre, è molto utile quando si segue un regime dietetico poiché combatte l’iperalimentazione.
  • Semi di psillio: è un lassativo naturale molto efficace grazie alla presenza di mucillagine, che a contatto con l’acqua si rigonfia e aumenta di volume, producendo un gel in grado di aumentare e ammorbidire la massa fecale. La mucillagine, inoltre, ha anche proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa intestinale e vanta proprietà prebiotiche.
  • Gomma di guar: viene utilizzata nelle diete finalizzate alla riduzione del peso o del controllo dello stesso poiché è in grado di inibire l’appetito. Se accompagnata da abbondanti quantità d’acqua, la gomma di guar può essere un valido rimedio anche contro la stitichezza.
  • Semi di lino: come i semi di psillio, a contatto con l’acqua formano una mucillagine, che ammorbidisce le feci e ne aumenta il volume. Più che un lassativo, i semi di lino sono un emolliente e aiuta a disinfiammare le mucose irritate.

Chiaramente, si tratta di prodotti che possono aiutare quando si segue una dieta ipocalorica e il transito intestinale può essere più rallentato o in caso di reali problemi di stitichezza, ma in quest’ultimo caso sarebbe preferibile intervenire sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita in generale, introducendo più fibre attraverso il consumo di frutta e verdura. Gli esperti consigliano almeno 5 porzioni al giorno. Inoltre, è importante praticare un’attività sportiva con costanza, anche l’esercizio fisico, infatti, aiuta a regolarizzare la funzione intestinale.

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