Vi immaginate come la mimosa? Attenzione all’effetto yo-yo

 

donna-mimosa

Originaria dell’Australia, la mimosa si diffonde ben 250 milioni di anni. In Europa arrivò alla fine dei ‘700, con le navi dell’esploratore inglese Cook. Il suo nome botanico, Mimosa pudica, è legato al fatto che si comporta come una persona timida e paurosa, facendo supporre che possieda un rudimentale sistema nervoso. Se si tocca la pianta, infatti, le sue foglie si accartocciano e pendono dal picciolo come morte, per tornare normali solo quando ci si è allontanati.

Un meccanismo di difesa contro gli animali, che vedendo l’aspetto “Secco” dell’alberello sono indotti a evitarlo. E’ una delle poche piante che fioriscono d’inverno, il che l’ha resa simbolo di rinascita. La donna che si sente come una mimosa si chiude in se stessa di fronte alle emozioni forti e agli istinti. Ma se continua a rifiutarsi di vivere le passioni, la donna mimosa corre un grosso rischio: quello di esprimere la quota di istinto represso nel cibo, che non a caso divora voracemente e spesso di nascosto, diventando poi vittima dei sensi di colpa. Questo stile alimentare si riflette a livello fisico con un’alternanza di dimagrimenti e ingrassamenti che alla lunga sfibrano l’organismo e rendono flaccidi i tessuti.

 

Per evitarlo, la donna-mimosa deve prendere coscienza della sua personalità contraddittoria ma anche piena di energia che, se ben convogliata, la renderà una donna straordinaria. Il profumo dell’arancio amaro è quello più adatto a risvegliare il fuoco interiore. La sua forma e il suo colore evocano la forza del sole, contenuta in questo frutto, che trasforma la luce in profumo e risveglia l’intelligenza del cuore. Versatene sette gocce nell’acqua del bagno ogni sera: il suo aroma tonificante e sedativo a un tempo vi aiuterà a calmare la fame di dolci, riscaldativi il cuore.

Se vi sentite mimosa, evitate gli eccitanti di ogni tipo, come le carni rosse, i crostacei, le solanacee (melanzane, tabacco, pomodori), le spezie e l’alcol, privilegiando le zuppe (anche quelle fredde, come il gazpacho), i cibi integrali e biologici, le verdure di stagione e il pesce azzurro. Tra i fiori di Bach scegliete Agrimony, da usare quando l’ansia si fa sentire, versandone 2 gocce in mezzo bicchiere d’acqua.

Per aiutarvi a stabilizzare l’umore e ad armonizzare i due aspetti della vostra personalità può essere utile l’esercizio del galleggiamento: in piedi, al mare o in una piscina, a occhi chiusi cercate di rilassare tutti i muscoli del corpo, eliminando tensioni e rigidità. Mettetevi lentamente in posizione supina e percepite le membra che poco per volta “perdono” peso e iniziano a galleggiare nell’acqua: godetevi quest’appagante sensazione di leggerezza e di abbandono e, dopo 4-5 minuti, torna in posizione eretta.

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