Come fare la tisana alla menta fatta in casa

Depurarsi e aiutare la digestione. La tisana alla menta fatta in casa è un toccasana ed è squisita e molto aromatica. Le foglie di menta hanno infatti un forte aroma rinfrescante che lascia in bocca una piacevole sensazione. Ideale per stimolare la digestione, la tisana alla menta è utile anche in caso di raffreddore e tosse perchè aiuta a liberare le vie respiratorie ed ha un leggero effetto balsamico. Inoltre è utile anche a chi soffre di nausea. Il suo elevato contenuto di polifenoli, sali minerali e vitamine la rende la bevanda ideale per migliorare lo stato di salute.

MENTA, USI E PROPRIETA’

Come fare la tisana alla menta

La preparazione della tisana alla menta fatta in casa è molto semplice. Se avete a disposizione le foglie fresche da una piantina aromatica, è meglio. Altrimenti potete utilizzare delle foglie secche da acquistare in erboristeria. Se riuscite a procurarvi una garza di cotone, questa vi servirà per raccogliere le foglie di menta fresche o secche e metterle in infusione. Potete legare il sacchetto sulla sommità con lo spago alimentare e utilizzarlo come si fa con le bustine del tè.

L’OLIO ESSENZIALE DI MENTA PIPERITA E GLI USI COSMETICI

Portate a ebollizione un litro di acqua e preparate 30 grammi di foglie di menta. Mettete la menta in infusione e lasciatela almeno 5-7 minuti. Fate intiepidire la tisana e poi bevetela. Potete anche consumarla fredda ma calda sprigiona molto del suo potere balsamico. Evitate di zuccherare la tisana, al massimo potete usare la stevia.

Tisana di Manto della Vergine contro il tumore al seno

tisana di manto vergineErbe aromatiche e piante officinali sono da sempre considerate dei toccasana per diversi disturbi non a caso erboristeria e fitoterapia sono discipline che stanno ricevendo sempre più consensi oltre ad essere spesso sdoganate dalla scienza. Oltre ai cosiddetti “rimedi della nonna” nostrani, faremmo bene a guardare anche anche alle tradizioni orientali: proviene, infatti, dall’India e dal Pakistan la ricetta di una tisana che sarebbe in grado di curare alcuni tipi di cancro, tra cui quello al seno.

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La tisana che riattiva il fegato, i reni e l’intestino

Sappiamo tutti quanto sia importante mettersi al riparo da inquinamento e radicali liberi. E’ necessario dunque, oltre ad evitare il contatto con pesticidi, metalli pesanti e campi elettromagnetici che possono alterare la funzionalità del nostro organismo, attuare delle misure preventive che siano adeguate e capaci di “ripulirci” dalle intossicazioni esterne. A questo scopo è utile, tra l’altro, agire sui nostri organi emuntori, facendo in modo che siano sempre puliti e in grado di drenare le tossine più invasive; purtroppo infatti sono sufficienti bassi livelli di tossine prodotti da un’alimentazione non corretta o da inquinanti esogeni per far ammalare chi si ritrova con un rene o il fegato poco funzionali.

Come e cosa fare per depurarsi? Ricorrere alla Fitoterapia e prepararci una bella tisana con le erbe giuste:

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Una tisana di karkadè per abbassare la pressione sanguigna

Bere una tisana di karkadè può contribuire a fare abbassare la pressione sanguigna. Secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori della Tufts University, a Medford, negli USA, e pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Nutrition, tre assunzioni al giorno di una tisana di karkadè, di circa 240 ml cadauna, possono ridurre di 7,2 mmHg la pressione sanguigna sistolica e di 3,1 mmHg la pressione diastolica.

Questi sono i risultati di una serie di test effettuati su un gruppo di 65 adulti, alcuni dei quali affetti da pre-ipertensione e i restanti affetti da lieve ipertensione, di età compresa tra i 30 e i 70 anni. I ricercatori del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging ritengono questi dati molto significativi, soprattutto se confrontati con quelli ottenuti da un secondo  gruppo di controllo a cui è stato somministrato solo un placebo. Nei soggetti appartenenti a questo gruppo, infatti, si è registrato un calo della pressione sanguigna solamente nella misura del 1,3 e del 0,5 mmHg.

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Insonnia: ecco i cibi per dormire meglio

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Se c’è un disturbo che prima o poi capita a tutti è l’insonnia. Se non è causata da un periodo di tensione può essere legata ad un cambiamento delle proprio abitudini, comprese quelle alimentari. Infatti, secondo alcune ricerche anche il cibo può essere in stretto rapporto con il sonno: tant’è che difficilmente si riesce a dormire bene con lo stomaco vuoto o, al contrario, quando è troppo pieno.

Inoltre è nota l’azione stimolante di alcuni cibi, come cioccolati e cacao, e bevande eccitanti, come caffè, tè e cole, che nei soggetti più sensibili pregiudica la qualità del sonno e perciò di sera andrebbero evitati. Sono nemici del buon sonno anche le spezie (pepe, curry, paprica), i cibi conservati senza sale o, comunque, molto ricchi di sodio; attenzione anche ai superalcolici: inizialmente possono provocare sonnolenza, ma durante la notte rendono il sonno agitato.

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La dieta del lunedì

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La dieta che vi stiamo per illustrare si chiama “del lunedì” perché il regime alimentare settimanale inizia con un giorno depurativo, il lunedì appunto, in cui c’è una drastica riduzione delle calorie giornaliere: infatti quelle previste sono solo 600! Il resto della settimana continua con un’alimentazione controllata, nella quale bisogna privilegiare cibi salutari e poveri di grassi, senza necessariamente pesare ogni singolo alimento, e i menù della domenica sono liberi.

Questa dieta va seguita per due mesi il suo scopo principale è quello di depurare l’organismo e di perdere peso in maniera equilibrata. Il programma dietetico è composto dal menù della giornata di lunedì e dai consigli alimentari da seguire per il resto della settimana fino a sabato; la perdita di peso prevista è di circa 4 o 5 chili ed è graduale: più veloce nei primi 20 giorni, poi via via più lenta ma costante.

Dopo i due mesi di dieta è importate non riprendere le vecchie abitudini alimentari, e quindi peso, seguendo alcuni semplici consigli di mantenimento, e cioè cercando di mangiare cibi con pochi grassi e zuccheri semplici. Il lunedì è il giorno della depurazione, in cui le calorie sono fornite da alimenti vegetali e da bevande dalle proprietà diuretiche e disintossicanti.

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Le tisane

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Le tisane vengono preparate usando una miscela di due o più erbe e/o piante officinali, selezionate a seconda delle proprietà che si intendono sfruttare.

E’ possibile quindi preparare tisane dimagranti, digestive, diuretiche, anticellulite, balsamiche, energizzanti, depurative e drenanti.

A seconda del metodo utilizzato per ottenerle le tisane vengono distinte in infusi e decotti:

L’infusione viene impiegata per estrarre i principi attivi dalle parti più tenere della pianta (in genere fiori o foglie) sulle quali viene versata acqua bollente. Il decotto è invece ottenuto mediante l’estrazione dei principi attivi dalle parti più dure della pianta (radici, semi o cortecce), a patto però che questi non si degradino con la cottura. Nella decozione infatti le parti utili della pianta vengono fatte bollire insieme all’acqua.

In entrambi i casi la tisana può essere consumata solo dopo il filtraggio.

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Cosa bere durante una dieta

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Se state seguendo una dieta è importante prestare attenzione anche a quello che si beve (e alla quantità).

1) Acqua: solo naturale, senza anidride carbonica che gonfierebbe lo stomaco. L’acqua è importante per l’organismo e è importante berne almeno un litro e mezzo al giorno. Vi ricordiamo che durante il periodo estivo e se si pratica attività fisica il fabbisogno di acqua aumenta: in questi casi sarebbe opportuno arrivare a berne anche due litri al giorno. L’acqua inoltre è usata dal nostro organismo per eliminare tossine.

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