Fibre

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Fibre alimentari, cosa sono

Le fibre alimentari sono costituite da residui di cellule vegetali resistenti agli enzimi digestivi umani. In altre parole, si tratta di sostanze nutritive (più precisamente appartenenti alla famiglia dei carboidrati) che il nostro organismo non è in grado di digerire e quindi di assimilare e utilizzare come fonte di energia.

Perchè sono importanti

Nonostante il nostro corpo non possa utilizzarle come “carburante”, le fibre svolgono ugualmente funzioni molto importanti per il mantenimento di un buono stato di salute: migliorano la funzionalità intestinale e quindi i disturbi ad essa associati, come la stipsi, contribuiscono alla eliminazione del colesterolo, rallentano l’assorbimento di grassi e carboidrati abbassando la glicemia, hanno azione disintossicante e un notevole potere saziante.

Inoltre, secondo alcuni studi scientifici, l’assunzione costante ed equilibrata di fibre abbasserebbe il rischio di insorgenza di cancro al colon-retto, oltre che di diabete e patologie cardiovascolari. In ogni caso, meglio non superare la razione giornaliera raccomandata che è di 20-35 grammi al giorno: un apporto eccessivo di fibre nella dieta potrebbe infatti causare esso stesso stipsi o generare, con l’andare del tempo, carenze di minerali come ferro e calcio.

Fibre solubili e insolubili

Distinguiamo due tipi di fibre: fibre solubili (contenute soprattutto in frutta e legumi) e fibre insolubili (delle quali sono molto ricchi cereali e ortaggi). Sono soprattutto le prime a favorire il controllo di glicemia e colesterolemia, mentre le seconde svolgono un’azione regolatrice della funzionalità intestinale e avrebbero proprietà anti-tumorali.

Alimenti ricchi di fibre

  • Legumi (soprattutto fagioli, lenticchie e piselli, sia secchi che freschi)
  • Frutta secca (fichi e prugne secche, uva passa)
  • Frutta fresca (pesche, arance, ciliegie, kiwi, mele e pere)
  • Semi oleosi (mandorle, noci, nocciole e arachidi)
  • Verdura e ortaggi (carote, sedano, carciofi, broccoli, pomodori, spinaci, peperoni e finocchi)
  • Cereali integrali (farine integrali, pane e pasta integrali, riso integrale, bulgur)
  • Olio
  • Zucchero bianco
  • Carni

Gambe in primo piano: ecco i consigli giusti

gambe

Lunghe, affusolate, toniche, sode: le gambe sono un parte importante del fascino femminile, soprattutto quando arriva la bella stagione ed escono allo scoperto. Ma al di là dell’aspetto estetico, le gambe devono essere soprattutto in buona salute; da studi recenti è emerso che più del 50% delle donne soffre di insufficienza venosa o di varici

 

L’aspetto delle gambe migliora facendo attenzione a quello che si porta in tavola, in particolare, va limitato il consumo di sale, perché il sodio causa un aumento dei liquidi all’interno dei vasi sanguigni che provoca un rallentamento del flusso di sangue, una vasodilatazione delle vene e un’alterazione dei capillari. In parallelo va aumentato l’apporto di tutti quegli alimenti che sono ricchi di potassio, calcio e magnesio perché facilitano l’eliminazione del sodio.

 

Le 7 regole da seguire per avere gambe sane

1. Appena alzate bevete un bicchiere di acqua minerale a temperatura ambiente: regola l’intestino e combatte, così, uno dei principali fattor che peggiorano il disturbo.

 

2. Pranzate con cibi ricchi di fibre: cereali integrali, verdure e legumi, ciliegie e prugne.

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La dieta delle mele

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Un vecchio proverbio dice che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, forse non sarà proprio così, ma di sicuro mangiare assiduamente questo frutto aiuta, anche per la linea. Certo, la quantità di mele da assumere quotidianamente è un po’ più alta di quella consigliata dal proverbio: fino a cinque al giorno!

I benefici delle mele sono molteplici: innanzi tutto placano il senso di fame perché contengono la pectina, una fibra solubile che oltre a tenere a bada il colesterolo, impedisce al corpo di assorbire gli zuccheri troppo velocemente.

Sempre a proposito di zuccheri, le mele ne contengono molti di matrice naturale e quindi contribuiscono a placare il desiderio di dolci. Le mele possiedono anche proprietà antiossidanti capaci di ritardare gli effetti dell’invecchiamento, proteggono dallo stress a causa dell’alta concentrazione di vitamina B e C, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

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Colon irritabile, come eliminare il disturbo

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Per chi soffre della sindrome del colon irritabile, ansia e tensioni sono molto dannose perché contribuiscono ad aggravare i disturbi che interessano gli organi della digestione, perciò la prima cosa da fare è provare a scaricare lo stress praticando con regolarità attività fisica: il movimento favorisce il lavoro dell’intestino e stimola l’organismo produrre serotonina, la sostanza che induce il buonumore. L’ideale sarebbe fare 45 minuti al giorno di cyclette, di tapis roulant oppure di camminata a passo sostenuto almeno due o tre volte alla settimana.

Per quanto riguarda la dieta, bisogna fare attenzione a scegliere i cibi da mettere nel piatto: alcuni alimenti, infatti, possono contribuire ad aumentare la produzione di gas e flatulenza e, quindi, ad aggravare i fastidi addominali.

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I consigli alimentari per avere una pelle sana e luminosa

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La pelle è lo specchio della salute interiore: nei momenti in cui il fisico è più debole, non è raro che compaiano foruncoli e macchie a segnalare  le sue difficoltà. Lo stress, la cattiva digestione e anche i piccoli disturbi a carico dell‘intestino o del fegato, sono tutte possibili cause di problemi alla pelle.

Le creme possono servire a tamponarli provvisoriamente, ma è chiaro che se si vuole risolverli in modo definitivo bisogna contrastarne le cause alla radice. Per iniziare, è bene ridurre il consumo di grassi, salumi e carne: questi alimenti, infatti, possono favorire fermentazioni intestinali che scatenano i fenomeni di riscaldo a livello cutaneo.

Per un buon funzionamento del fegato e dell’intestino, che sono organi fondamentali per mantenere la pelle sana e bella, è importante che la base dell’alimentazione sia costituita da cereali; oltre a pane, pasta e riso, è bene consumare anche orzo, farro, farina di mais e miglio.

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