Dieta di coppia, perché farla

Mettersi a dieta presuppone sempre del sacrificio e la forza di volontà di seguire un regime alimentare sano e corredato da alcune restrizioni. Ecco perché fare una dieta di coppia, se ce ne è bisogno, può rivelarsi un’impresa più facile di quella di farlo da sola.

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Dieta Wellbeing cos’è come funziona

La dieta Wellbeing è il frutto dello studio del dottor Luca Naitana, biologo nutrizionista e naturopata, che per anni ha studiato le proprietà curative del cibo per il desiderio di aiutare la moglie, ammalata di sclerosi multipla. Dai suoi studi nasce il metodo Wellbeing che parte dal presupposto che il cibo, quando è scelto con attenzione e abbinato nel modo giusto, può aiutare il corpo a stare meglio.

Il primo passo del metodo Wellbeing è la depurazione. Bisogna effettuarla per 4-6 giorni ogni inizio mese attraverso una restrizione calorica: in questo modo l’organismo si resetta e compie una pulizia cellulare utile per il corpo e per la mente. Per mangiare bene bisogna associare bene i cibi. Gli abbinamenti corretti sono quelli a base di verdure crude e proteine animali o vegetali, verdure cotte e crude, verdure cotte e cereali integrali. Anche la dissociazione dei cibi è importante. Le proteine animali andrebbero assunte separatamente dai carboidrati per preservare lo stato di alcalinità dell’organismo. Per il benessere gioca un ruolo fondamentale anche la salute dell’intestino che bisogna aiutare con uno stile di vita corretto che comprenda una buona dose di attività fisica, consumo limitato di caffè, alcol e zucchero.

Sono 10 i consigli fondamentali da seguire per il metodo Wellbeing:

  1. Consuma almeno 5 pasti al giorno
  2. Mangia frutta fresca di stagione lontano dai pasti.
  3. Comincia pranzo e cena con una porzione abbondante di verdura cruda di stagione.
  4. All’inizio della dieta alleggerisci il carico su fegato e reni escludendo l’assunzione di carne rossa, maiale, affettati, insaccati e uova. Nel mese successivo possono essere reintrodotti, 1 alla settimana.
  5. Le proteine animali non devono superare il 10% delle calorie giornaliere. Ok alla carne da 1 a 3 volte alla settimana, il pesce da 2 a 5.
  6. Assumi cereali integrali biologici in chicco e pasta biologica integrale di kamut, farro o grano saraceno.
  7. Limita o evita il pane a pranzo.
  8. Utilizza olio evo spremuto a freddo, solo a crudo
  9. Cotture ideali: al vapore, al forno dolce, brasatura (a fuoco lento con poca acqua e vino e/o limone), al cartoccio con carta da forno e non di alluminio, alla griglia, avendo cura di non bruciare l’alimento.
  10. Esegui tutti i giorni esercizi aerobici (corsa o camminata veloce) e anaerobici (pesi).

Contro l’Alzheimer, pochi grassi e pochi zuccheri

Una dieta povera di grassi e di zuccheri migliora la memoria e aiuta a combattere l’Alzheimer. A sostenerlo, è una ricerca del Veterans Affairs Puget Sound Health Care System di Seattle, negli USA, diretta dalla dottoressa Jennifer Bayer-Carter e pubblicata su “Archives of Neurology”.

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La dieta “non pesata”

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Chi è in soprappeso spesso ha un rapporto conflittuale con la bilancia, sia quella pesapersone che quella per gli alimenti; la maggior parte delle diete, infatti, prevede il calcolo delle calorie e un controllo rigoroso delle quantità dei cibi, che oltre a portare via molto tempo, è scomoda per chi è costretto a mangiare spesso fuori casa.

Per questo è nata la dieta “non pesata”, che si basa sulla combinazione degli alimenti e non sulla quantità. I vantaggi di questo tipo di dieta sono anche psicologici, perchè aiuta a sentirsi meno a dieta e quindi meno stressate.

La dieta non pesata si basa sul programma alimentare dissociato: ciò significa che i carboidrati e le proteine non sono mai insieme nello stesso pasto. La dieta prevede il consumo di carboidrati a colazione e pranzo, e delle proteine a cena, e permette di perdere circa un chilo in cinque giorni; è molto equilibrata e quindi, se è necessario, può essere ripetuta per altri cinque giorni.

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