La dieta chetogenica si trova attualmente al centro di un importante dibattito. Se seguita in maniera certosina ma troppo stretta, infatti, potrebbe addirittura far ingrassare, non dimagrire.
I problemi della dieta chetogenica
Insomma, oltre a non fare propriamente bene alla salute, non farebbe neanche bene alla forma. E, più in generale, si può dire che a essere sotto accusa sono i regimi alimentari iperproteici che, se non pensati in modo adeguato rispetto alla salute delle persone, possono rivelarsi più dannosi che salutari.
Perché sosteniamo questo? Perché a essere efficace è quella variante contemporanea che, invece di seguire il regime alimentare originariamente messo a punto per i bambini affetti da epilessia, punta tutto sull’esclusivo consumo di proteine magre. Facciamo un passo indietro per comprendere meglio.
La dieta chetogenica originale è stata pensata negli anni ’20 del Novecento per curare i bambini affetti dalla suddetta malattia neurologica. In tal senso, essa viene tuttora utilizzata in caso di farmacoresistenza in presenza di quella malattia e se ne sta studiando l’efficacia per la sopravvivenza in alcune forme tumorali.
Come funziona? Si eliminano i carboidrati dalla dieta, sostituiti dal 60-70% delle calorie totali provenienti dai grassi. Tenendo conto che sarebbe consigliato non assumerne più del 30%, il fegato, non metabolizzando più glucosio, produce corpi chetonici che stabilizzano il sistema nervoso.
Ritornando ai giorni d’oggi, come già spiegato, si eliminano i carboidrati e si aggiungono tante proteine, mantenendo però la quota di grassi molto bassa. Cosa succede al corpo, secondo gli esperti? Non si entra in una vera e propria chetosi, ma in quella che è chiamata “rabbit starvation”. Ovvero un’intossicazione proteica che causa malessere, diarrea, nausea e perdita di massa muscolare.
Gli effetti sull’organismo
Una fase erroneamente rinominata come “disintossicazione” del corpo. Ora, portando letteralmente il corpo alla fame di glucosio, questo si abitua a sopravvivere sugli acidi grassi. Ma la dieta chetogenica, per quanto in grado di dare risultati sulla perdita di peso, non è sostenibile sul lungo periodo. Dobbiamo comprendere che i carboidrati sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo.
E, non essendo più capaci il fegato e i muscoli di processarli in modo efficiente dopo la reintroduzione, quasi sempre si sperimentano oscillazioni glicemiche, aumento di peso e gonfiore. Soprattutto se il “mantenimento” non viene condotto in modo corretto. Tutto ciò senza contare che una dieta iperproteica potrebbe anche mettere a dura prova i reni.
Insomma, quando si parla di dieta chetogenica bisogna fare molta attenzione e seguirla con l’aiuto di un dietologo, nella maniera più accurata e corretta possibile. Soprattutto se non si vuole stare male e soffrire per nulla.