Diario di una dieta, le tentazioni della dispensa

Ed eccomì lì con 400 grammi in meno e un nuovo giorno di dieta da affrontare. I giorni che seguirono al primo furono tutti in discesa. Il secondo e il terzo almeno. La perdita di peso non fu più significativa come il primo giorno ma a un ritmo di 100-150 grammi al giorno la mia dieta fai da te sembrava dare i risultati sperati e condurmi inesorabilmente verso lo smaltimento del primo chilo di troppo.

Lo schema era sempre lo stesso del primo giorno: colazione leggera, pranzo con poca pasta, sempre rigorosamente con verdure o sugo di pomodoro, frutta o yogurt per merenda e spuntino, pesce o carne magra arrosto con contorno di verdure alla sera. E poi c’era lui: l’odioso pezzetto di pane da 30 grammi.

La fame era sempre lì però, i miei sforzi sembravano essere ripagati ma mi costavano davvero tantissima fatica. E così…dopo tre giorni di duro sacrificio..pensavo già di concedermi un piccolo premio. Solo uno, piccolino, mi dicevo. Cercai di scacciare il pensiero ma senza neppure accorgermene cominciai ad aggirarmi intorno alla dispensa: biscotti, caramelle, barrette di cioccolata erano lì a farmi l’occhiolino.

Non potevo cedere e così cercai di distrarmi guardando un po’ di tv. Non avrei potuto commettere errore più grande! A parte che a guardare la tv italiana hai come l’impressione che la gente invece di andare a lavorare o sbrigare le faccende domestiche se ne stia tutto il giorno a preparare pietanze obiettivamente improponibili, avevo dimenticato che negli ultimi anni il mio passatempo preferito era diventato ingozzarmi di biscotti o patatine davanti alla tv.

Così la spensi e scattai in piedi. Ma incredibilmente, come un automa mi diressi verso la cucina. Aprì il frigorifero stavolta e la vidi: la nutella; un concentrato di grassi, il più temibile nemico delle donne, l’unico alimento che se te lo mangi non passa neppure dallo stomaco, ti finisce direttamente sul sedere e sulle cosce. Ma che sarà mai un cucchiaino di nutella per una donna a dieta di successo come me? Ma no…meglio andare ad innaffiare le piante in balcone, ovviamente dopo avere arraffato il solito triste yogurt!

Così per quella volta la scampai. Ma altre terribili prove mi aspettavano: la battuta di arresto nella perdita di peso e la sua più devastante conseguenza, la perdita di motivazione.

Capitoli precedenti

Diario di una dieta, la decisione di cominciare

Diario di una dieta, il primo giorno

Diario di una dieta, il primo appuntamento con la bilancia

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Photo Think Stock

 

 

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9 commenti su “Diario di una dieta, le tentazioni della dispensa”

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