Una dieta con troppi grassi causa l’80% dei tumori al colon

Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Cleveland Clinic ha dimostrato una possibile correlazione tra un’alimentazione ricca di grassi e il tumore al colon-retto negli Stati Uniti. Il tumore del colon-retto è una patologia molto comune negli Stati Uniti, che colpisce più di 130 mila nuovi casi ogni anno. Secondo lo studio un’alimentazione poco equilibrata potrebbe essere la causa principale di queste malattie.

I LAMPONI NERI PREVENGONO IL CANCRO ALL’INTESTINO

Il gruppo di ricerca guidato dal dottor Justin Lathia e dal dottor Matthew Kalady ha effettuato un esperimento sui topi da laboratorio, ai quali sono state iniettate cellule collegate allo sviluppo dei tumori al colon. Poi i topi sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato nutrito con una dieta ad alta percentuale di grassi, l’altro ha ricevuto una normale alimentazione. La scoperta dei ricercatori è stata che la dieta a base di grassi ha incrementato velocemente la crescita delle cellule cancerose.

QUANTO LA NOSTRA DIETA PUO’ INFLUENZARE L’INSORGERE DI TUMORI?

Dunque i risultati dello studio mostrerebbero che esiste una correlazione tra la crescita dei tumori e una dieta a base di grassi, che tende ad alimentare la crescita delle cellule anormali. In particolare, in America è stato documentato un aumento dei casi di tumore al colon-retto nelle persone sotto i 55 anni e il rischio di contrarre questa malattia aumenterebbe nei soggetti che sono abituati alla dieta tipica da fast food oppure ricca di alimenti molto grassi.

PREVENZIONE CANCRO AL COLON, IMPORTANTE ANCHE PER LE DONNE

Il tumore al colon-retto è il terzo più comune negli Stati Uniti ed è per questo che la ricerca pare aver raggiunto risultati rilevanti, che potrebbero essere utili per studiare trattamenti mirati capaci di bloccare questo processo ma potrebbero anche dare stumenti preventivi efficaci, come il controllo dell’alimentazione, per evitare del tutto l’insorgenza di questa patologia.

Cambia dieta e guarisce da un tumore al colon incurabile

dieta anti cancro

Ci sono storie fantastiche, che sono belle da raccontare più perché danno speranza che per il valore scientifico. Allan Taylor ha 78 anni e vive a Middlesbrough, Gran Bretagna. La sua vita sembra al termine quando gli viene diagnosticato un tumore incurabile al colon. È in questi momenti disperati che le persone fanno scelte radicali: ricevuta una condannata a morte c’è una cosa sola sicura, non c’è più nulla da perdere nella vita. Consapevole che la medicina tradizionale più di quel tanto non può fare, si dedica a studi alternativi.

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Vince il tumore al colon con la dieta giusta

Il tumore vinto dalla dieta giusta. Ci sono storie che sembrano delle favole. Prima di raccontarvi quest’esperienza dobbiamo fare una riflessione: l’alimentazione è fondamentale per la prevenzione del cancro. È forse l’unico strumento che abbiamo veramente a disposizione che ci può aiutare ad assicurarci una lunga vita in salute. Detto ciò non è una terapia. Non pensiate, però, di poter sostituire i consigli dei medici con diete fai da te.

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Legumi e cereali diminuiscono il rischio di tumore al colon

 

Non sono molte le persone che mangiano legumi e cereali nelle giuste quantità. È più facile farsi un piatto di pasta veloce, piuttosto che una zuppetta di stagione, così com’è più semplice grigliare una bistecca che mantecare un risotto. Per la salute però non è la stessa cosa. Pensate che consumare almeno tre volte la settimana legumi e riso riduce il rischio di tumore al colon del 40%.

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Una dieta scorretta causa il cancro più del fumo

Per prevenire il tumore bisogna prima di tutto mangiare bene. Questo è il consiglio di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenuto al ciclo “Vivere in salute”, promosso dall’università La Sapienza di Roma. Secondo l’esperto l’alimentazione errata è la prima causa di cancro e supera anche il fumo. Questa tesi in qualche modo ribalta totalmente le teorie seguite negli ultimi anni.

Insomma, le sigarette non sono l’unico male e i dati parlano chiaro: le cattive abitudini alimentari sono responsabili al 35%, il tabacco 30%, le infezioni virali 10%, i fattori riproduttivi 7%, l’attività lavorativa e l’inquinamento 4%.  La dimostrazione di ciò è il tumore al colon: molto diffuso nei Paesi in cui si mangia carne, mentre è rarissimo dove le proteine animali scarseggiano. Frutta e verdura sono preziose per prevenire questa neoplasia e anche tutte le altre.

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Più vitamina D, meno tumore del colon-retto

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Le persone con alti livelli di vitamina D nel sangue presentano una percentuale di rischio del 40% in meno di sviluppare il tumore del colon-retto rispetto a chi non gode di questa caratteristica. Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori dell’International Agency for Research on Cancer di Lione,  il cui studio è stato pubblicato sul British Medical Journal.

I 520mila partecipanti alla ricerca, tutti provenienti dall’Europa occidentale, sono stati osservati per un periodo di sei anni (dal 1992 al 1998) attraverso il monitoraggio del loro stile di vita, della dieta e delle analisi del sangue; al follow up oltre un migliaio di essi (1248 per l’esattezza) avevano sviluppato il cancro del colon e tutti i soggetti che si erano ammalati presentavano livelli ematici di vitamina D significativamente inferiori rispetto a chi era rimasto sano.

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La crusca contro i problemi intestinali e l’iperalimentazione

crusca

La crusca è un involucro costituito da fibre che avvolge i semi del frumento e di altri cereali, che si ottiene per raffinazione, cioè separandola dalla farina. La crusca è una fibra alimentare che apporta molti benefici: è infatti ottima per combattere la stitichezza e i problemi di colon irritabile.

Il valore delle fibre dipende dal tipo di crusca: quella di frumento ne contiene circa il 50%, quella d’avena il 20%, quella d’orzo il 5% e quella di riso il 30%, per cui la crusca di frumento è da preferire, non solo perché contiene più fibre, ma anche perché è capace di assorbire l’acqua in quantità maggiore rispetto agli altri tipi.

La crusca ha la capacità di ammorbidire le feci, e quindi di ridurre la pressione sulle pareti intestinali, e anche di prevenire il tumore al colon, perché la grande presenza di fibra facilita l’espulsione di particelle tossiche introdotte con il cibo. Un’altra proprietà della crusca è quella di combattere l’iperalimentazione, in quando la sua qualità di gonfiarsi a livello gastrico, permette di provocare il senso di sazietà, e quindi di mangiare di meno; se a questo si aggiunge il fatto che apporta poche calorie, si capisce facilmente il perché questa fibra sia molto consigliata nei regimi dietetici.

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