Pasta: perchè consumarla durante la dieta

Una corretta alimentazione deve prevedere l’assunzione giornaliera di carboidrati che devono costituire almeno il 55% dei nutrienti consumati quotidianamente. Durante una dieta ipocalorica spesso si commette l’errore di eliminare la pasta, pensando che il dimagrimento possa essere più incisivo. Ci si dimentica però che i carboidrati contenuti nella pasta sono tra gli elementi che apportano energia al nostro organismo che, in assenza di questi, dovrà procurarsi energia sufficiente per svolgere le proprie attività.

Quando l’organismo registra una riduzione di energia mette in atto una serie di processi utili a questo scopo, in assenza di carboidrati l’energia necessaria viene recuperata dalle proteine dei muscoli. Questo “prestito energetico” fa si che il dimagrimento interessi maggiormente la massa magra del nostro corpo e non venga intaccata la massa grassa. 

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Perdere peso, la pasta “ripassata” o saltata in padella non fa ingrassare

Amate la pasta saltata in padella? I piatti di recupero a volte sono più buoni di quelli freschi. La maggior parte delle persone è convinta però che gli alimenti ripassati contribuiscano ad aumentare i chili di troppo. In realtà contengono meno zuccheri. A dare questa notizia è uno studio tutto italiano, il primo condotto sugli effetti della frittura nell’uomo, firmato da Sara Farnetti, specialista in Medicina interna e nutrizione funzionale del Policlinico Gemelli di Roma. Tempo fa abbiamo parlato delle patate fritte e di come questo tipo di cottura se sporadica e fatta con certi criteri non sia poi così dannosa. Oggi allarghiamo l’argomento e cerchiamo di approfondirlo con questa nuova ricerca.

Alla base del luogo comune, che sostiene che il fritto faccia ingrassare c’è che l’olio fritto o soffritto faccia aumentare la glicemia e il colesterolo, di cui tra l’altro è privo, o addirittura che sia tossico. Secondo Sara Farnetti, in realtà per tenere sotto controllo la pancetta, dove si accumulano gli zuccheri, sotto forma di grassi per l’azione dell’insulina, bisogna dare il via libera a pasta e riso ripassati in padella.

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La pasta: il piatto che fa bene alla salute

pasta e linea

La pasta è salutare soprattutto per la linea, per il sistema cardiocircolatorio e gli organi intestinali. Secon­do le più recenti linee guida dell’Oms la dieta dovrebbe contem­plare una quantità di carboidrati complessi per coprire il 45-48% delle calorie giornaliere complessive. Di questa quantità, la metà dovrebbe provenire dal consumo di pasta. A differenza degli amidi contenuti in altri alimenti, che hanno un indice glicemico molto alto e tendono a trasformarsi direttamente in grasso, la pasta contiene un amido più resistente, che si trasforma in zuccheri attraverso una lenta stimolazione del pancreas.

Il rilascio calibrato degli zuccheri garantisce inoltre un rallentamento dello sviluppo di sovrappeso, ipertensione ecc. Nella dieta mediterranea la pasta è la principale fonte di carboidrati complessi, fonte ideale di energia indi­spensabile per svolgere le attività psicofisiche. Per il suo contenuto di glucosio e triptofano, questo alimento favorisce la sintesi di serotonina (neurotrasmettitore/ormone con effet­ti antidepressivi) nell’organismo e migliora l’umore.

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