MESSI, NEYMAR, PIQUÉ: I SEGRETI DELLA DIETA DELLE STELLE DEL BARCELLONA

Uno degli aspetti fondamentali da curare per garantire prestazioni di alto livello e longevità sportiva nel mondo del calcio è quello dell’alimentazione. Le squadre più forti del mondo investono importanti risorse nella ricerca dei migliori nutrizionisti per i calciatori fino ad arrivare, nei casi più estremi, ad assegnare programmi e figure personalizzate agli atleti più rappresentativi. Oggi vedremo i segreti dei regimi alimentari di tre stelle del Barcellona: Messi, Neymar e Piqué.

Lionel Messi

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“Una dieta senza zuccheri e con molta frutta e verdura biologiche”. È quanto ha rivelato il medico italiano di fiducia della stella argentina, Giuliano Poser. “Messi limita il sale e mangia poca carne, con misura. Lo zucchero è la cosa peggiore per i suoi muscoli”. Una collaborazione, quella tra il nutrizionista italiano esperto di kinesiologia applicata e l’attaccante blaugrana che va avanti da qualche anno e che ha portato indubbi benefici al calciatore.

La base della dieta di Messi si fonda sullo studio della forza dei muscoli dell’atleta i cui risultati sono utili per decidere il trattamento personalizzato e stabilire il regime alimentare. Risultati che hanno portato all’assunzione di alimenti come acqua, un buon olio di oliva, cereali integrali, frutta fresca e verdura biologica (non contaminate da pesticidi perché creano danno al corpo), noci e semi. Bandito completamente lo zucchero, la cosa peggiore per i muscoli dell’argentino, insieme alla farine raffinate. Consumo ridotto e sotto controllo, invece, per la carne, molto difficile da digerire per l’organismo ma comunque necessaria al corretto sviluppo della muscolatura corporea.

Neymar Jr

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Tabella di marcia personalizzata anche per l’altra stella della squadra, il brasiliano Neymar, a cui il Barcellona ha programmato un piano speciale per aumentare la massa muscolare con una dieta a base di vitamine e proteine. La nuova dieta, preparata con un nutrizionista personale, è basata su carne rossa, pollame, pesce, lenticchie, cereali e spinaci a cui si aggiunge un frullato al gusto di vaniglia ricco di proteine e vitamine che il giocatore deve bere dopo le partite e gli allenamenti.

Il brasiliano manterrà questo trattamento alimentare per tutta la stagione per una dieta che a quanto pare gli tiene molto attiva anche la mente, non solo sul campo da gioco. Neymar si è dimostrato attivo e concentrato anche quando si dedica, ad una delle sue ultime passioni, il poker sportivo, in cui per vincere è fondamentale l’abilità del giocatore. Neymar, brillante al tavolo da poker quasi quanto sui campi di gioco, si è meritato l’ingresso nel team SportStars di PokerStars, dove gioca in tornei di poker sportivo, in alcuni casi anche con scopi di beneficenza. Oltre a Neymar, fa parte di questo team il suo rivale Cristiano Ronaldo, stella del Real Madrid.

Gerard Piqué

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Non importa quanto un calciatore si alleni bene se non ha un regime di alimentazione adeguato. Una lezione che il difensore Gerard Piqué ha imparato molto bene. Basti pensare che la sua tabella prevede sei pasti al giorno, compresi i principali e gli spuntini per una dieta di base che prevede quantità limitate di alimenti ma ben distribuite su tutto l’arco della giornata. Dopo una buona dormita ecco una colazione che comprende pane integrale, latte, uova e frutta fresca. Il pranzo è leggero e spesso include pasta, pollo e insalata. La dieta è ricca di sostanze nutritive e di carboidrati, ma a basso contenuto di calorie.

Piqué, come detto in precedenza, li assume in varie forme e le distribuisce su tutto l’arco della giornata. Oltre al regime standard, la tabella prevede l’assunzione di barrette energetiche prima di una partita di calcio e la rinuncia a bevande e alimenti ad alto contenuto di zucchero. Una pianificazione accurata che riguarda anche la distribuzione delle varie sostanze nutritive, per cui ogni giorno il difensore spagnolo assume il 15% di proteine, il 60 di carboidrati ed il 30% di grassi.

 

La dieta degli sportivi

Come sono lontani i tempi di quando ai calciatori veniva consigliata una dieta pre-partita costituita da riso, bistecca e crostata… adesso, per fortuna, nessun serio nutrizioni­sta proporrebbe un’alimentazione standard e per categoria, ben sa­pendo che una risposta secca non esiste e infatti si parla es­senzialmente di “schemi alimentari” più che di diete ed il consi­glio è sempre quello di persona­lizzare la strategia alimentare. Fatta questa premessa veniamo a noi con alcuni consigli che val­gono per tutti: occorre equilibrare l’assunzione dei macronutrienti, carboidrati e proteine, tenendo presente che ri­spetto a qualche anno fa si ten­dono a consigliare più proteine e meno carboidrati semplici; occhio ai grassi, specialmente quelli subdolamente nascosti nei cibi; evitare le cotture con uso di molti grassi (fritti), le salse, i con­dimenti;

Non fate mai mancare frutta, verdura e cereali integrali (tavolette, fiocchi o muesli) per fornire vitamine e minerali, in modo parti­colare quelli con azione antiossi­dante (vit. A, C, E). Una buona alimentazione deve essere in grado di dare benessere (non deve in sostanza essere una punizione, una somma di priva­zioni) e naturalmente consentire un buon rendimento durante l’atti­vità sportiva, senza provocare di­sturbi o cali di prestazione. Nella strategia alimentare di una persona attiva, dunque, sono da ricercare le fonti energetiche più valide per consentirgli un rendi­mento ottimale lungo tutto l’arco della giornata.

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