
Recenti statistiche rivelano che sempre più italiani scelgono le cucine esotiche perché attratti da nuovi cibi e sapori; se per molti la cucina etnica è sinonimo di alimenti strani e di cotture poco salutari, un buon compromesso per avvicinarsi alla cucina di Paesi lontani, è quella di provare la cucina indiana che, a differenza di quello che si può pensare, è sana e leggera, a base di legumi, verdure, carni bianche e tanta frutta.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche della cucina indiana, che è basata su pochi ma indispensabili assunti: ingredienti freschi e di prima qualità, e cotture leggere e rapide, senza l’aggiunta di condimenti; proprio per queste sue caratteristiche, la cucina indiana coincide con le indicazioni fornite da dietologi e nutrizionisti.
In realtà, non esiste un’unica cucina indiana, bensì tre linee tradizionali a loro volto piene di varianti: la cucina imperiale, a base di ingredienti e tradizioni locali unite a quelle persiane, la cucina speziata del Sud del Paese, che utilizza le spezie ovunque, e la cucina vegetariana, in quanto il 70% degli indiani è vegetariano.
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