Dieta sana ed equilibrata con i surgelati

surgelati

I surgelati sono prodotti ottenuti mediante il congelamento rapido degli alimenti; in tal modo l’acqua da questi contenuta viene subito trasformata in ghiaccio mantenendone inalterate le proprietà organolettiche e quindi il gusto. Il surgelamento rappresenta quindi un metodo di conservazione assolutamente sicuro che permette l’ottenimento di prodotti alimentari di qualità. Questo però a patto che venga rispettata, anche dopo il loro confezionamento e l’immissione in commercio, la cosiddetta catena del freddo.

In altre parole, la massima qualità degli alimenti surgelati è assicurata solo se dal momento in cui vengono congelati a quello in cui vengono consumati rimangono ad una temperatura non inferiore a -18°C. Ne consegue che per essere certi che non nuociano alla nostra salute basta saperli scegliere e utilizzare nel modo giusto.

Occorre quindi fare molta attenzione all’integrità dei surgelati sin dal momento dell’acquisto e fino all’arrivo a casa: controllate sempre che i termometri dei banchi espositori segnino una temperatura di almeno 18°C e che le confezioni non solo siano integre, ma non presentino neppure lastrine di ghiaccio all’esterno, dettaglio, quest’ultimo, che indica un principio di scongelamento.

Quando siete al supermercato acquistate i surgelati per ultimi, prima di dirigervi alle casse e sistemateli tutti dentro lo stesso sacchetto o all’interno di una borsa termica, soprattutto se la strada verso casa è piuttosto lunga o rischiate di rimanere bloccati nel traffico; naturalmente una volta tornati a casa questi saranno i primi ad essere riposti nel congelatore.

Molti studi avrebbero anche dimostrato che i prodotti surgelati hanno un valore nutritivo simile a quello dei prodotti freschi e sarebbero anche più digeribili: se da un lato infatti amidi e proteine verrebbero gradualmente scissi in composti più semplici lasciandone invariata la struttura molecolare, dall’altro il contenuto di vitamine e sali minerali rimarrebbe addirittura inalterato.

Infine, quanto alla vitamina C, il suo contenuto nei cibi surgelati sarebbe addirittura più alto che nei prodotti freschi conservati in cassette e consumati a tre giorni dal raccolto.

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