Alimentazione e ciclo mestruale, esiste un legame?

Secondo voi esiste un legame fra l’andamento del flusso mestruale e l’alimentazione? In altre parole, è vero che alcuni alimenti hanno la proprietà di ridurre od aumentare il flusso e/o i sintomi dolorosi ad esso correlati? D’altra parte, “Il cibo sia la tua medicina”, diceva Ippocrate nel VI° secolo avanti Cristo e certamente ha un proprio fondamento l’affermazione secondo la quale in caso di flusso abbondante è opportuno mangiare molta carne rossa, mentre, analogamente, se questo è scarso, sarebbe il caso di consumare più pesce, che invece fluidifica il sangue inducendone una perdita più copiosa (ammesso che ce ne sia bisogno, chiedete al ginecologo).

Sembra inoltre che in caso di mestruazioni abbondanti siano consigliati i formaggi, i frutti di colore giallo, e tutti i vegetali che contengono sostanze in grado di migliorare la coagulazione del sangue quali agrumi, kiwi e peperoni. Utile anche come accennato, consumare carni rosse e verdure a foglia verde per reintegrare il ferro perso, mentre sarebbero da evitare i cibi che fluidificano il sangue come ananas, funghi, prezzemolo, pesce, cipolle e melone il cui consumo andrebbe invece aumentato in caso di flusso scarso.

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La carenza della vitamina B6 può aumentare il rischio di Parkinson

Secondo un recente studio condotto da un team di ricercatori giapponesi, pubblicato sulla rivista British Journal of Nutrition, scarsi livelli di vitamina B6 potrebbero aumentare del 50% il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson. Tuttavia, gli scienziati fanno notare che lo studio non prova che bassi tassi di questa vitamina possono necessariamente dar luogo allo sviluppo della malattia, ma prova che sarebbe importante condurre ricerche approfondite per comprendere come un aumento di concentrazione di vitamina B6 possa ridurre il rischio di sviluppare la malattia.

L’affermazione secondo la quale bassi livelli di vitamina B6 possono lasciare libero campo allo sviluppo del Parkinson è basato sul fatto che vi è un legame tra l’assunzione di vitamina B6 e l’omocisteina, un aminoacido ritenuto potenzialmente tossico per le cellule cerebrali. È ovvio che maggiore chiarezza in questo campo potrebbe essere importante nella prevenzione di questo disturbo.

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La dieta che tonifica

tonificare

Il caldo, l’aria di mare o di montagna tendono a spossare il nostro fisico e a “risucchiarci” le energie; per prevenire il problema basta assegnare un giusto spazio nella dieta alle vitamine del gruppo B, cioè quelle energetiche per eccellenza.

La vitamina B1, infatti, ottimizza la trasformazione degli zuccheri in energia ed è efficace per combattere l’inappetenza dovuta all’afa, mentre la vitamina B3 favorisce la produzione di energia, e sostiene la salute del sistema cardiocircolatorio. Anche la vitamina B6 si rivela particolarmente importante: interviene nella produzione di ormoni, aiutando l’organismo a ritrovare il giusto equilibrio.

Nello schema dietetico che vi illustreremo c’è l’aggiunta di un integratore, il germe di grano, che vale la pena mantenere anche una volta terminata la dieta, così come è bene conservare l’abitudine di un buon caffè che, oltre a dare un po’ di sprint, accelera il metabolismo e aiuta a bruciare le calorie.

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