La dieta Adamski, come funziona?

Dimagrire mangiando è il sogno di chiunque debba o voglia mettersi a dieta ma non sopporta l’idea delle rinunce necessarie: la dieta Adamski non ne richiede nessuna perché si basa su ricerche sull’apparato digerente e sulla ricerca di una alimentazione che non provochi problemi nella digestione.

dieta Adamski

Spesso dobbiamo far fronte a disturbi direttamente legati alla digestione quali mal di pancia, pesantezza, bruciori o digestione lenta. Talvolta attribuiamo a cause diverse fastidi come l’insonnia o dolori articolari. Secondo il dottor Adamski la maggior parte di questi disturbi è da attribuire ad una cattiva digesione. Il motto della sua dieta dunque è “dimmi come digerisci e ti dirò come stai.”

Se il sistema digerente non funziona bene, infatti, il cibo non viene assimilato correttamente e insorge una serie di disturbi legati direttamente a questo malfunzionamento ma che non di rado attribuiamo a ragioni diverse, curando i sintomi anziché comprenderne le cause più recondite.

Nessun alimento, se consumato nella giusta misura, induce un malfunzionamento del sistema digerente dunque bisogna individuare quali associazioni provocano fermentazione, rallentamenti o intasamenti del tubo digerente. Nella dieta di Adamski nessun alimento è da bandire, basta prestare attenzione a come lo associamo agli altri.

La dieta si basa essenzialmente sulla suddivisione degli alimenti in due grandi categorie, cibi acidi e cibi non acidi. A partire da questa distinzione gli alimenti si associano tra loro per mantenere la digestione attiva e sana. Il segreto sta nel non associare cibi delle due categorie diverse. Quindi la pizza va bene ma bianca, la pasta si può mangiare ma senza condirla con il pomodoro.

Alla categoria dei cibi acidi appartengono per esempio frutta, miele, yogurt, melanzane, pomodori, zucca e peperoni. Nella categoria dei cibi non acidi si trovano invece carboidrati, proteine provenienti da carne, pesce e latticini, frutta secca e verdure.

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Digestione difficile, che fare?

cattiva digestione

Le difficoltà digestive rappresentano uno dei disturbi frequenti dell’apparato digerente; si manifestano subito dopo il pasto con sonnolenza, pesantezza, bruciore di stomaco, nausea, eruttazioni e sensazione di malessere generale cui può accompagnarsi anche mal di testa e tachicardia. Nella gran parte dei casi la dispepsia è dovuta ad uno stile di vita alimentare, e non, poco equilibrato: pasti troppo abbondanti e/o ricchi di grassi, masticazione affrettata, sedentarietà, stress, l’abitudine di stendersi subito dopo i pasti.

Si parla in questi casi di dispepsia funzionale ed è possibile alleviare o eliminare il disturbo anche modificando leggermente le proprie abitudini di vita. Vediamo in che modo:

Per prima cosa è opportuno mangiare leggero, non eccedere con spezie, grassi, formaggi fermentati ed eliminare l’alcol e le bibite gassate; ricordatevi anche di masticare lentamente e a lungo.

Dopo pranzo non andate subito a stendervi se ne avete l’opportunità fate piuttosto una breve passeggiata oppure muovetevi un pò per casa (anche sparecchiare e lavare i piatti potrà esservi d’aiuto).

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Dieta per gli ultrasessantenni: mangiare poco ma spesso

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Molto spesso gli anziani presentano problemi di funzionalità dell’apparato digeren­te che possono indurli a seguire una dieta troppo restrittiva o non equilibrata. In caso di difficoltà nel­la masticazione, piuttosto che escludere certi alimenti basterà usare delle piccole accortezze: pre­ferire gli alimenti morbidi (purè, minestre, pasta dì piccolo formato, formaggi freschi, frutta ben matura, pesce, uova, pane all’olio o al lat­te) e preparare gli altri cibi in mo­do da renderli più teneri (carne tri­tata, frutta e verdure cotte o frulla­te, legumi passati).

A chi ha problemi di digestione si consigliano pasti piccoli e fre­quenti distribuiti in tutta la giorna­ta: l’ideale è fare i pasti principali (compresa una colazione all’italiana” a base di caffè, latte, fette bi­scottate e marmellata) e 2 spuntini. Inoltre è buona nonna masticare a lungo prima di deglutire, evitare le bevande gassate e i cibi troppo grassi (fritti) e non distendersi immediatamente dopo il pasto.

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