Come evitare l’effetto yo-yo dopo la dieta

Perdere peso è un’impresa che richiede forza di volontà e concentrazione, il piano alimentare va studiato con cura e la dieta va seguita scrupolosamente: ma come evitare l’effetto yo-yo dopo la dieta, che si fa riprendere peso dopo un breve periodo dalla sua sospensione?

effetto yo-yo

I motivi possono essere diversi ma quasi sempre sono associati ad errori di comportamento. Scopriamo quindi come evitarli in modo che la nostra dieta, dopo aver raggiunto l’obiettivo prefissato, resti efficace e non provochi recuperi di peso.

Per prima cosa bisogna scegliere con attenzione la propria dieta, che non deve essere troppo drastica o mancare di nutrienti essenziali. In caso contrario, si tenderà a perdere massa muscolare anziché massa grassa e il metabolismo risulterà rallentato.

È importante associare alla dieta una buona quota di attività fisica in modo che il dispendio energetico salga, il metabolismo si risvegli e sia meno necessario ridurre drasticamente le calorie ingerite.

Un’altra regola essenziale è non saltare mai i pasti principali, che devono essere consumati in maniera regolare, preferibilmente ad orari fissi. Spezzando la fame con regolarità ci si troverà meno di frequente nella condizione di aver voglia di uno snack. Dunque prevedete due spunti, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio, consumando cibi leggeri come un frutto, della verdura fresca, uno yogurt.

Anche bere molto aiuta a mantenere il senso di sazietà e a non desiderare cibo fuori pasto. Acqua, naturalmente, ma anche infusi, tisane, tè e naturalmente tutti i cibi ricchi d’acqua come le verdure, che contengono anche fibre, responsabili anch’esse del senso di sazietà.

Durante il periodo di mantenimento dopo la dieta, ricordatevi che mangiare bene inizia al supermercato prima che a tavola. Non andate a fare la spesa a stomaco vuoto, stilate una lista esatta di ciò che vi serve, preferite sempre alimenti naturali, sani e non industriali.

Informate gli amici e i parenti che siete o siete stati a dieta e non desiderate interrompere le buone abitudini acquisite. È facile, dopo un periodo di restrizioni, lasciarsi andare a qualche peccatuccio ma se succede troppo di frequente rischia di compromettere i vostri risultati. Avere il sostegno di chi ci sta intorno aiuta molto la motivazione.

Tenete anche un diario su cui appuntate i vostri pasti. Rileggere i pasti precedenti e ricordare come li avete composti non solo vi renderà più consapevoli della vostra alimentazione ma vi aiuterà anche a pianificare i pasti quotidiani e la lista della spesa, senza cedere alla tentazione di mangiare la prima cosa che capita.

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La dieta yo-yo aumenta lo stress e fa ingrassare

Lo stress è uno dei principali nemici della linea, prima, dopo e durante la dieta. Hanno lavorato a lungo, ma questa è stata la principale conclusione di un gruppo di ricercatori della University of Pennsylvania che ha analizzato i meccanismi che si celano dietro la dieta yo-yo o sindrome del peso fluttuante. Questo regime alimentare si basa sul controllo delle calorie: di solito esistono tre fasi, una di controllo, una di riduzione e un’altra invece dove si mangia normalmente.

Quest’alimentazione non fa per nulla bene alla linea perché i ripetuti cali e aumenti di peso sembrano riprogrammare di continuo il cervello alle prese con situazioni stressanti e voglie di cibo. Proviamo a vedere il problema sotto un’altra luce: quanto è faticoso resistere alle tentazioni durante le diete? Tantissimo, a volte estenuante.

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Evitare le diete yo-yo, per dimagrire una taglia

Se continui ad alternare scorpacciate e digiuni, nel cervello si attiva un gene che ti spingerà a mangiare… il doppio! Ecco come aggirare l’ostacolo. Le cosiddette diete yo-yo, in cui si alternano fasi caratteriz­zate da restrizioni alimentari e fasi in cui ci si abbuf­fa, non fanno dimagrire ma anzi, sono spesso responsabili di un aumento del peso. Una nuovo studio condotto presso la Boston University, negli Usa, da due ricercatori italiani, e pub­blicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze PNAS, ha cercato di spiegare il fenomeno, analizzando gli effetti di questo modo di alimentarsi sul cervello.

E’ emerso che, quando si escludono dalla dieta gli alimenti più ingras­santi (come dolci, cioccolato, patatine ecc.), nel cervello, e in particolare nell’amigdala (un’area cerebrale coinvolta nelle risposte a stress, ansia e paura), si registra una “attivazione” del livello del gene Crf.

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