Insalata iceberg è una verdura molto comune, caratterizzata dalla foglia ampia verde chiaro, croccante e saporitissima. Nonostante in molti non lo sappiano, questo tipo di insalata ha diverse varietà e a seconda del periodo dell’anno si trovano ceppi differenti: il periodo migliore per consumarla è da giugno a settembre, perché sui banchi dei mercati e su quelli dei supermercati si dovrebbe trovare un prodotto di produzione nazionale.
dieta e insalata
Vinaigrette: come prepararla
Quando condiamo un’insalata ci ritroviamo spesso un piatto in cui i condimenti non legano tra di loro e questo porta spesso ad aumentare le dosi di sale o la quantità di olio con conseguenze negative sulla linea. Per poter evitare le aggiunzioni successive, che spesso ci fanno perdere di vista le quantità e calorie dell’insalata, possiamo seguire alcune regole per condire le insalate. Il classico condimento dell’insalata prende il nome di Vinaigrette e contiene aceto e olio, quando all’aceto sostituiamo il limone abbiamo la citronette.
Le regole da seguire per preparare la vinaigrette sono semplici e riguardano le proporzioni tra ingredienti, l’ordine degli ingredienti e il tempo del condimento. Riguardo al primo punto, le proporzioni, la ricetta classica consiglia un rapporto aceto/olio pari a 1 cucchiaio di aceto e 4 cucchiai di olio ogni 80 grammi di insalata. Le dosi per maggiori quantità dovranno sempre mantenere queste proporzioni.
Calorie dei condimenti per insalate
Mettersi a dieta ci richiama immediatamente il piatto privilegiato per mantenere la linea: l’insalata. Sia che si tratti di insalata mista o di insalata con una sola varietà di verdure l’apporto calorico di una porzione di insalata rimane comunque sempre molto basso. In media, per 100 grammi di insalata non condita, le calorie che il nostro corpo assume oscillano tra le 10 e 20 calorie.
Se pensiamo che con soli 50 grammi abbiamo una porzione di insalata ci rendiamo conto del perchè rappresenta il piatto light per eccellenza. Qualora si decida di mettere ingredienti light (pomodoro, radicchio, lattuga, rapanelli, finocchio, ecc.) è necessario seguire dei piccoli accorgimenti per difendere la linea. Tra questi acorgimenti dovremmo guardare per prima cosa ai condimenti dell’insalata.
I condimenti saporiti sono tanti e naturalmente si differenziano rispetto alle calorie che apportano. Mettiamo a confronto i condimenti maggiormente utilizzati per le insalate, utilizzando come metro di misura un cucchiaio da minestra (10 ml circa) e il cucchiaino da thè (5 ml circa).
Si ingrassa di più con i cibi contaminati
Per questo è indispensabile scegliere cibi integri, che non abbiano subito contaminazioni. E tra i migliori materiali per conservare, oggi ci sono i contenitori di metallo di terza generazione. Spesso, come dimostrano le più recenti evidenze scientifiche e in particolare uno studio condotto presso la Washington University School of Medicine di St. Louis, negli Stati Uniti, all’origine del sovrappeso vi è una cattiva funzionalità intestinale indotta da squilibri della flora batterica. E nella maggioranza dei casi, secondo la ricerca, chi ingrassa mangia cibi mal conservati che, una volta giunti nell’apparato digerente, scatenano meteorismo, gonfiore e affaticano il metabolismo, favorendo adipe e ritenzione.
Anche la confezione di ciò che mangiamo, dunque, ha il suo “peso” nella tendenza a ingrassare. E per essere certi di non correre rischi uno dei materiali più sicuri è il metallo: oltre al “classico” alluminio, trattato in modo tale che possa essere idoneo – in fogli o vaschette – al contatto con gli alimenti caldi e freddi, un ruolo di grande importanza è ricoperto dalla banda stagnata, formata da acciaio dolce (la cosiddetta “latta”) rivestito con uno strato continuo di stagno che protegge gli alimenti dalle alterazioni chimiche in ogni condizione e anche per lunghi periodi.
Perché le diete a volte falliscono? Attenzione all’insalata
Vi siete mai chiesti perché le diete a volte fanno ingrassare? Non ci crederete ma è colpa dell’insalata. Questa risposta probabilmente vi ha spiazzato ma, secondo una ricerca effettuata all’Università di Bristol, sarebbe proprio la presenza di alimenti ipocalorici, leggeri e sani, che farebbe abbondare nelle porzioni. Questo ovviamente fa male alla dieta stessa, facendo perdere i benefici del regime dietetico.
Nello studio sono stati coinvolti 76 volontari; stuzzicati da ben 18 cibi differenti i partecipanti tendevano a compensare alimenti sani e a basso contenuto calorico con un aumento delle porzioni. I ricercatori hanno anche analizzato la merenda del pomeriggio coinvolgendo dei bambini; i bambini abituati a fare uno snack nel pomeriggio erano molto più equilibrati nello scegliere gli alimenti e avevano più chiaro il loro apporto calorico; diversamente ai bimbi a cui le merendine erano vietate non erano consapevoli del peso nutrizionale andando a scompensare la loro alimentazione nel corso della cena, aumentando sensibilmente le porzioni.