Le sostanze nutraceutiche

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Vi abbiamo già detto dei nutraceutici e della loro importanza per il mantenimento del benessere psicofisico; nella stessa occasione abbiamo anche accennato brevemente alla differenza tra nutraceutici ed alimenti funzionali. Oggi vedremo invece l’elenco dei principali nutraceutici, le loro funzioni e gli alimenti che li contengono.

Acido linolenico

L’acido linolenico è un acido grasso insaturo, appartiene al gruppo degli omega 3, che svolge un’azione protettiva sulla salute di cuore e arterie. E’ contenuto nei pesci grassi come il salmone.

Carnitina

La carnitina è un amminoacido funzionale alla trasformazione dei grassi in energia. E’ contenuta soprattutto negli alimenti di origine animale ma anche l’avocado e il tempeh (un derivato della soia) ne costituiscono ottime fonti.

Glucosamina

La glucosamina è una sostanza sintetizzata dal nostro organismo, presente soprattutto nei tendini e nelle cartilagini. Con l’invecchiamento essa viene prodotta in quantità sempre più scarse quindi la sua assunzione sotto forma di integratore svolge un’azione preventiva sull’artrosi e sulla degenerazione delle cartilagini articolari.

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I nutraceutici, cosa sono?

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“Nutraceutico” è un neologismo coniato dal Dottor Stephen L. De Felice, fondatore, nel 1976, della FIM (Foundation for Innovation in Medicine). Il termine deriva dalla fusione delle parole  “nutrimento” e “farmaceutico”, e indica un alimento salutare che associa alla presenza di componenti nutrizionali dotate di alta digeribilità e ipoallergenicità, le proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata efficacia. In altre parole, i nutraceutici non sono altro che sostanze alimentari dotate di effetti benefici sulla salute psico-fisica dell’individuo.

Questi però devono essere distinti dai cosiddetti alimenti funzionali o farmalimenti, dei quali vi abbiamo già parlato qualche tempo fa, perchè indicano più precisamente sostanze estratte dagli alimenti e non alimenti stessi che esercitano di per se stessi un’azione benefica sull’organismo se consumati regolarmente nell’ambito di una dieta equilibrata; i due termini però vengono usati spesso come sinonimi, tanto più che gli alimenti funzionali devono molte delle proprie proprie virtù al contenuto elevato di sostanze nutraceutiche.

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Gli alimenti funzionali, cosa sono, a cosa servono

Si definiscono funzionali tutti quegli alimenti dei quali, a prescindere dalle proprie caratteristiche nutrizionali, è stata scientificamente dimostrata la capacità di influire positivamente su una o più funzioni fisiologiche dell’organismo e, quindi, di contribuire al mantenimento del benessere riducendo al contempo il rischio di insorgenza di quelle patologie legate allo stile di vita alimentare.

Le componenti cui gli alimenti funzionali devono la propria efficacia non sono però nutrienti ma sostanze che interagiscono in maniera più o meno selettiva con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo quali antiossidanti, probiotici, fibre alimentari e prebiotici con il risultato di mantenere il buono stato di salute di soggetti sani ma non di portare alla risoluzione di specifiche patologie.

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