I cibi da comprare per mangiare bio

Quando si vuole intraprendere un’alimentazione più sana è importante anche considerare se non sia opportuno scegliere cibi biologici oltre che sani e nutrienti: ecco i cibi da comprare per mangiare bio.

cibi da comprare per mangiare bio

Oggi il business del bio è estremamente sviluppato e molto in voga sicché non è sempre facile orientarsi tra le molte proposte sul mercato. Uno studio recente della Stanford University inoltre ha dimostrato che non sempre esistono sostanziali differenze tra un alimento biologico o non biologico. Tuttavia ci sono alcuni cibi che è preferibile scegliere bio.

Mele e pesche

Mele e pesche sono i prodotti dell’agricoltura con il più alto valore di pesticidi dunque è preferibile optare per la produzione biologica al fine di abbattere questi livelli di sostanze pericolose per l’organismo.

Verdura a foglia verde

Lo stesso vale per le verdure a foglia verde che spesso contengono alti livelli di pesticidi. In questo caso la “colpa” è anche del consumatore che tende a preferire prodotti dalle foglie impeccabili e belle da vedere. Per ottenere ciò però è necessario appunto l’impiego di pesticidi. Meglio verdure dall’aspetto meno piacevole ma più sane.

Carne e latticini

Benché esistano dei regolamenti che limitano o vietano l’uso di antibiotici e ormoni nell’allevamento degli animali, non sempre la carne può dirsi completamente sicura. È questo uno degli alimenti che sarebbe preferibile scegliere bio, preferendo allevamenti naturali all’aria aperta. Per lo stesso motivo è bene scegliere latte e derivati di provenienza biologica. Inoltre un’alimentazione delle mucche a base soprattutto di cereali anziché di erba fa sì che carne e latte siano più grassi.

Cereali integrali

La parte più esterna del chicco è dove si concentrano i residui dei pesticidi utilizzati durante la coltivazione dunque è importante che i cereali integrali provengano da agricoltura biologica che non si serve di sostanze nocive.

Uova

Pur in minima parte, le sostanze antiparassitarie contenute nei mangimi degli allevamenti industriali passano alle uova. La produzione bio garantisce uova prive di queste sostanze grazie all’allevamento a terra e senza il ricorso ad antibiotici necessari ad evitare i contagi di malattie tra gli animali degli allevamenti industriali in gabbia.

Uva

L’uva è tra la frutta quella che contiene, a livello mondiale, un altissimo valore di pesticidi nella buccia. Essendo un frutto che si mangia senza sbucciarlo, l’ingestione di queste sostanze può essere pericolosa. Scegliendo uva biologica inoltre ci si garantisce un più alto apporto di resveratrolo che le viti producono naturalmente come difesa naturale contro i parassiti.

Soia e derivati

Nel caso della soia interviene il fattore ogm a preoccupare chi vorrebbe aderire ad un’alimentazione bio e attenta alla produzione del cibo. La soia è la coltura più soggetta a manipolazioni genetiche a livello globale e il 70% della soia coltivata nel mondo è ogm.

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Alimentazione biologica, cosa bisogna sapere per evitare fregature

alimentazione biologica

La consapevolezza di quanto sia importante mangiare sano prende sempre più piede nelle italiche coscienze (alimentari) e fa schizzare alle stelle le vendite dei prodotti biologici. Rispettoso della natura e della salute di chi lo consuma abitualmente, il cibo biologico, assicurano gli esperti, è anche  più saporito e nutriente poichè non risulta impoverito dall’impiego di concimi azotati, fosfatici e potassici, nemici rispattivamente di proteine, sali minerali e vitamine.

Ma quando un alimento può definirsi a pieno titolo biologico e cosa devono sapere i consumatori per evitare le fregature dei soliti furboni? Di seguito una breve sintesi:

I  cosiddetti alimenti biologici sono quelli che derivano da colture (ma anche da allevamenti) nelle quali in luogo dei fitofarmaci vengono impiegate tecniche agronomiche rispettose dell’equilibrio ambientale, quali ad esempio l’impiego esclusivo di sostanze  (letame, compost, sostanze minerali) e metodi naturali per arricchire il suolo e difendere il raccolto e la scelta, per la coltivazione, di varietà vegetali adatte all’ecosistema locale. Inoltre, la loro trasformazione avviene in assenza di coloranti e conservanti, quali acido benzoico e benzoati, che ne alterano irrimediabilmente le caratteristiche nutrizionali, mentre è superfluo aggiungere che non troverete prodotti biologici che non siano di stagione.

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