La dieta per il rientro a scuola: i cibi giusti

Dieta rientro scuola cibi giusti

Ritornare alla quotidianità dopo le vacanze estive non è mai semplice, figurarsi per i bambini ritornare sui banchi di scuola, con i compiti da fare, le interrogazioni da sostenere, i rientri pomeridiani, la palestra o le lezioni di musica. Poiché l’inizio è sempre la parte più difficile, gli esperti consigliano un’alimentazione quanto più possibile variata, con cibi che danno la carica e favoriscono l’attenzione, e di introdurre più liquidi, soprattutto al mattino.

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Obesità pediatrica, i bambini piccoli rispondono meglio alla dieta

L’obesità sta diventando un problema sempre più grave e purtroppo quelli più colpiti sono i bambini. L’unico modo per tutelare la salute dei nostri piccoli e assicurargli una vecchiaia piacevole è tenere sotto controllo la bilancia dalla tenere età.  Cosa vuol dire? Che i bambini, già all’età di due anni, devono essere monitorati nel peso con più attenzione. Questo sostiene uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week in corso a Chicago (Usa).

Gli esperti sono convinti che uno screening dell’indice di massa corporea già dai 2 ai 6 anni sia in grado di contrastare l’obesità infantile e le malattie correlate meglio di quando non accada seguendo le attuali indicazioni, e rinviando l’intervento di qualche anno. Adesso, infatti, di solito le prime diete iniziano dopo lo sviluppo e difficilmente i genitori si preoccupano del peso dei bimbi piccoli.

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La dieta dei bambini: dalla mensa a casa

dieta nei bambini

Le mamme, ma soprattutto le nonne, spesso si preoccupano quando il bambino mangia poco, difficilmente quando mangia troppo. Anche se è vero che pasti insufficienti portano ad un calo di proteine, ferro, calcio, vitamine ed altri nutrienti essenziali per la cre­scita, un introito calorico eccessivo determina un sovrappeso nei bam­bini. Ed è sull’obesità infantile, un problema di rilevanza sociale, che il Ministero della Salute ha lanciato da qualche anno l’allarme. Il feno­meno, denunciato a gran voce dai più autorevoli nutrizionisti, colpi­sce in Italia un bambino su quattro. Questo il risultato di un bilancio energetico positivo pro­tratto nel tempo, una dieta ali­mentare che in pratica introduce più calorie di quante ne vengono consumate. Non solo.

Oltre a mangiare troppo, i bambini man­giano in maniera sregolata, spesso e male. Le tentazioni del resto sono davvero tante, il frigori­fero di casa, spesso, è stracolmo di merendine e snack, i distributori automatici delle scuole invitano a spuntini fuori pasto, costituiti da prodotti industriali ricchi di calorie e grassi nascosti. Al tutto si aggiungono le bevande gassate, ec­cessivamente zuccherine, che risultano essere un piacere inso­stituibile per i piccoli, significativa­mente preferite all’acqua, specie d’estate, dopo una sudata, o in oc­casione delle “feste” con gli amici.

Su tutto questo disordine alimen­tare pesa come un macigno, come fattore di rischio, la ridotta attività fisica o la sedentarietà dei ragazzi, frutto di uno stile di vita sbagliato, sempre più frequente. Ragion per cui, bambini e adolescenti non vanno lasciati liberi di mangiare come e quanto vogliono perché possono incorrere in errori dannosi per la loro salute anche in futuro. Per questo motivo, è fon­damentale il ruolo che svolgono i genitori nell’educazione e nelle abitudini alimentari: è opportuno che il ragazzo stesso maturi una propria coscienza su ciò che fa bene o male alla sua salute e im­pari a distinguere comportamenti corretti.

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La dieta per i bambini che fanno sport

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Spesso dopo la scuola nel pomeriggio prima di tornare a casa i bambini vanno a fare della sana attività fisica. Corsi di nuoto, partite di pallavolo e di calcio sottopongono i piccoli a sforzi fisici notevoli che, se molto utili al loro sviluppo, sono comunque dispendiosi per il loro fisico ancora acerbo.

I bimbi, inoltre, sono sempre più abituati a regimi alimentari squilibrati, dove le troppe proteine, soprattutto di origine animale, i grassi saturi e gli zuccheri, dolci e merendine, la fanno da padrone, a discapito dei carboidrati complessi, pasta e riso, vitamine e gli oligoelementi contenuti in frutta e verdura. Ma come rimediare allora a questi errori di tipo alimentare e culturale?

Il ritorno al regime scolastico abbinato a uno sport non agonistico praticato nel dopo scuola può darci una mano a riabituare i piccoli ad una corretta alimentazione che permetta di mantenere il loro peso corporeo nei limiti, aumentando il consumo di fibre e riducendo allo stesso tempo quello di grassi e colesterolo e l’eccesso di zuccheri semplici e di sale.

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