Indice glicemico e carico glicemico: come scegliere i carboidrati

Indice glicemico carico glicemico come scegliere carboidrati

Sempre più spesso si sente parlare di indice glicemico e carico glicemico, ma di cosa si tratta? L’indice glicemico rappresenta la velocità con cui aumenta la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia) in seguito all’assunzione di un alimento, mentre il carico glicemico è un parametro utile a valutare l’effetto dei carboidrati assunti con la dieta.

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Sonnolenza post prandiale, cause e rimedi

sonnolenza-post-prandialeDopo pranzo capita spesso di essere assaliti dalla cosiddetta sonnolenza post prandiale, comunemente conosciuta come “abbiocco”, della quale molte persone sono afflitte. Se da una parte è normale che l’organismo spenda molte energie con la digestione, in realtà non dovremmo sentire questa sonnolenza che in alcune persone è particolarmente acute. Scopriamo il motivo e come si può porre rimedio.

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Il metodo Montignac

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Il metodo Montignac, nelle parole del suo ideatore, il francese Michel Montignac (nella foto), non è una vera propria dieta, quanto piuttosto un programma alimentare non restrittivo finalizzato sia  al dimagrimento che alla prevenzione di malattie cardiovascolari e diabete. Il metodo non si basa sul computo delle calorie giornaliere introdotte, ritenuto del tutto inutile dal dottor Montignac, ma sul controllo dei livelli di insulina nel sangue.

Secondo il nutrizionista francese infatti la causa dell’obesità è da rintracciarsi nell’iperinsulinismo causato in modo indiretto da alcuni cibi e il suo metodo si basa sulla scelta degli alimenti in funzione delle loro caratteristiche nutrizionali legate alla capacità di indurre reazioni metaboliche tali da prevenire l’aumento di peso, il diabete di tipo II e accidenti cardiovascolari. In particolare, sono da privilegiare i carboidrati a indice glicemico basso, gli acidi grassi polinsaturi omega 3 e monoinsaturi e le proteine.

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Indice glicemico: cos’è e come mantenerlo sotto controllo

indice glicemico

L’indice glicemico (IG) di un alimento rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, in seguito alla sua assunzione. L’IG è espresso in centesimi, quindi, a seconda del picco raggiunto, i cibi sono divisi in tre classi: a basso indice glicemico, cioè inferiori a 40, medio, cioè tra 40 e 70, e alto, vale a dire maggiore di 70.

Tanto per fare un esempio, le patate lesse hanno un indice glicemico pari a 70, decisamente più alto rispetto alla pasta cotta al dente che ha un IG pari a 45; la pasta al dente ha un indice inferiore a quella scotta, perché le molecole non sono già rotte dalla cottura e il cibo si trasforma più lentamente in glucosio.

In sintesi, i regimi basati su questo valore reputano favorevoli, perché a basso IG, tutta la verdura, tranne le patate, quasi tutta la frutta, alcuni cereali, come orzo e avena, e sfavorevoli tutti i carboidrati raffinati, vale a dire pasta, pane, riso, dolci e zuccheri.

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