Una dieta con poco sale non aiuta ad abbassare la pressione

Il recente studio condotto da Lynn L. Moore, della Boston University School of Medicine, presentato all’ Experimental Biology 2017 meeting, sembra essere destinato a far discutere molto. Partiamo dal risultato: secondo i ricercatori una dieta a basso contenuto di sodio, e quindi di sale, nel lungo periodo non aiuta a tenere bassi i livelli della pressione.

Lo studio mette sotto la lente di ingrandimento le linee guida sulla dieta americane, che raccomandano di limitare il sodio a 2,3 grammi al giorno e in particolare, dopo l’osservazione di 2632 persone tra 30 e 64 anni nell’arco di 16 anni ha fatto emergere che non è tanto il consumo del sale a influenzare l’innalzamento della pressione, quanto la presenza nella dieta di altri minerali come il potassio, il magnesio e il calcio.

> LA DIETA SENZA SALE PER SUPERARE LA PROVA COSTUME

Dall’analisi del Framingham Offspring Study è infatti emerso che alti livelli di potassio, calcio e magnesio portavano una pressione più bassa nel tempo e che le persone con più alti livelli di sodio (3717 milligrammi al giorno in media) e di potassio (3211 milligrammi al giorno) avevano la pressione sanguigna più bassa.

> DIETA IPOSODICA PER RIDURRE IL SALE IN CUCINA CON GUSTO

Attenzione: non si tratta di affermare che grandi quantità di sodio nella dieta non siano nocive o non abbiano influenza nei valori della pressione arteriosa ma Lynn L. Moore spiega che i risultati di questa ricerca dovrebbero aiutare a rifocalizzare l’attenzione sull’importanza di una dieta equilibrata in cui siano presenti anche alimenti ricchi di potassio, calcio e magnesio.

> I SOSTITUTI DEL SALE NELLA DIETA PER INSAPORIRE I PIATTI E PROTEGGERE LA SALUTE

Secondo la studiosa potrebbero anche esserci delle persone particolarmente sensibili al sale, la cui assunzione potrebbe causare disturbi pressori, ma lo studio rivela una cosa che prima ignoravamo: anche assumere potassio, calcio e magnesio aiuta a controllare la pressione.

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La dieta senza sale per superare la prova costume

Siete preoccupate della prova costume? Manca poco e purtroppo la ritenzione idrica la fa ancora da padrone. E allora provate la dieta less salt no fault (con meno sale non sbagli), messa a punto dalla nutrizionista e naturopata Elisabetta Orsi in collaborazione con Aquasalis, start up svizzera che ha formulato il primo sale senza sale. Ecco le regole da rispettare.

5 cibi eliminare ridurre cellulite prima estate

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Dieta iposodica per ridurre il sale in cucina con gusto

Togliere il sale alla nostra dieta può voler dire guadagnarci in salute, anche perché spesso lo aggiungiamo con troppa enfasi dimenticando che molti cibi, anche solo per questioni di conservazione, sono già salati. La dieta iposodica vuol dire alimentazione con poco sodio, ovvero senza superare la dose consigliata che varia tra 575 e 3500 mg/giorno.

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I biscotti fanno male alla linea? Ecco perché evitare questi dolci

Biscotti dietaUn biscotto tira l’altro, soprattutto quando sono piccoli, dolci e croccanti. Peccato che possono essere davvero molto dannosi per la linea, perché ricchi di grassi, di zuccheri e anche di sale. Avete mai guardato sulla confezione il numero di calorie per unità? Potreste restare basiti, perché anche i più piccoli hanno dalle 30 alle 50 calorie l’uno. Ciò vuol dire consumandone 5/6 si può arrivare a 300 calorie senza accorgersene.

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Dieta per le malattie renali: No a fosforo, sale e eccesso di proteine

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In occasione del 25° Congresso nazionale ANDID (Associazione Nazionale Dietisti) si è parlato anche delle malattie renali e del piano da seguire, che può ritardare la dialisi dei pazienti di oltre 1 anno, migliorando anche la qualità di vita. In Italia, le persone che soffrono di insufficienza renale cronica sono più di 6 milioni, oltre 50mila sono i pazienti in dialisi e circa il 10% della popolazione adulta presenta tutte le condizioni per sviluppare in futuro una malattia renale cronica.

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Sale, tutte le varietà e le proprietà nutrizionali

Il sale non è tutto uguale, esistono, infatti, molte varietà, ognuna delle quali possiede caratteristiche e proprietà nutrizionali differenti. Guardato spesso con sospetto, ed eliminato dalla dieta senza mezzi termini, il sale non è sempre così dannoso, soprattutto se consumato in piccole dosi.

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Come depurarsi in 3 giorni

Se avete fatto il cumulo di tossine e avvertite un senso di malessere generale, è ora di correre ai ripari! Come? Adottando uno stile di vita più sano in grado di favorire il riposo e la mitigazione dello stress, correggendo la dieta e inserendo alcuni integratori specifici che accelerino la depurazione.

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Meno sale nel pane lombardo per prevenire le malattie cardiovascolari

Il pane torna a essere protagonista delle nostre pagine. La settimana scorsa uno studio americano ha proposto di addizionarlo con la vitamina D per assicurare la giusta dose calcio alle ossa e prevenire l’osteoporosi, ora invece, in Lombardia, è partito un progetto per diminuire il sale. L’obiettivo? Prevenire e combattere le malattie cardiovascolari e dare un contributo all’adozione di comportamenti più consapevoli per la salute.

L’iniziativa si chiama “Con meno sale nel pane c’è più gusto. E guadagni in salute” e coinvolge circa 200 panificatori lombardi che si sono impegnati a produrre e a vendere pane con ridotto contenuto di sale rispettando gusto, fragranza e qualità e senza differenza di prezzo. La sperimentazione, l’anno scorso, ha riscosso molto successo: è ora il momento di passare ai fatti.

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Cellulite, i cibi per eliminare la ritenzione idrica

Per essere in forma per l’estate bisogna correre ai ripari già oggi, anche perché la cellulite non va via con un colpo di crema, purtroppo. Ci vuole molto di più e il primo elemento che va curato con molta attenzione è sicuramente l’alimentazione. La dieta incide sia sulla ritenzione idrica, sia sull’accumulo di grasso. Ci sono però delle regole alimentari che possono aiutarci a sconfiggere la buccia d’arancia, ovviamente vanno associate a una buona attività fisica.

C’è una pubblicità in televisione che dice: la cellulite è una malattia. Non la definirei così, anche se a certi livelli sicuramente diventa un grave problema di salute. Mi piace immaginarla con un sintomo di qualcosa che non funziona bene, in stile dr House. Per eliminare questo sintomo iniziamo consumando alimenti che favoriscono la circolazione. Prima di tutto le bevande: bere tanta acqua, anche quando non se ne ha voglia. Piuttosto sostituiamola con tisane e tè verde.

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Le spezie interferiscono con i farmaci

Le spezie sono dei prodotti ottimi per insaporire i piatti e ridurre il sale e i condimenti. Possono però influire su metabolismo dei farmaci, bisogna quindi fare molta attenzione ad assumerne in quantità. Proprio così. Nella medicina orientale è una prassi abbastanza collaudata: le spezie si utilizzano anche in campo terapeutico, alcune, infatti, proteggono dalle infezioni, tengono lontani i batteri o regolano il colesterolo.

Un recente studio, elaborato da un gruppo di ricercatori giapponesi, guidati da Yuka Kimura, ha analizzato l’azione delle spezie sul sistema dei citocromi: le strutture cellulari che metabolizzano i farmaci e che si trovano soprattutto in intestino, fegato e reni.

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L’alimentazione iposodica

dieta iposodica

Come evidenziato da molti studi, noi italiani siamo grandi consumatori di sale, tanto che ne assumiamo dieci volte in più delle dosi consigliate, forse perché tendiamo a preferire i cibi saporiti rispetti a quelli con un minor apporto di sale.  

I cibi troppo salati fanno male, non solo perché provocano la ritenzione idrica e la comparsa di quel fastidioso inestetismo che è la cellulite, ma soprattutto perché troppo sale mina il benessere e la salute del nostro organismo; infatti, l’eccesso di sodio è fra le principali cause dell’ipertensione e delle malattie cardiocircolatorie. Secondo gli esperti, la dose giornaliera raccomandata di sale è compresa tra 575 e 3500 mg/giorno, e quindi per scongiurare problemi di salute, è bene attenersi a queste dosi.

La prima regola è non usare il sale per condire ma usare le spezie, come il pepe, il peperoncino, l’origano, l’erba cipollina e la maggiorana che, oltre a donare sapore ai cibi, fanno bene al nostro organismo.

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Misurare il sale è meglio che assumere i farmaci anti-ipertensivi

Misurare il sale è meglio che assumere i farmaci anti-ipertensiviE’ ampiamente risaputo che misurare e controllare la quantità di sale che si assume è utile per prevenire l’ipertensione e dimagrire, oltre che aiutare a combattere la cellulite, problema che affligge molte donne in vista dell’estate. La novità è che controllare la quantità di sale ingerita può essere efficace come l’assumere farmaci contro l’ipertensione, in particolare nei soggetti con disturbi renali.

La notizia arriva da un team di ricercatori della Scuola di Medicina dell’University of Indiana e del Medical Center dell’University of Maryland, negli Usa, i quali hanno condotto un nuovo studio in cui è stato evidenziato come misurare l’assunzione giornaliera di sale all’interno della dieta può contribuire a controllare la pressione arteriosa, oltre a raggiungere più facilmente il peso ideale o secco, che sarebbe anche il peso che si ottiene dopo l’eliminazione dei liquidi in eccesso accumulatisi durante una eventuale sessione di dialisi.

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Opuntia per fianchi e glutei pesanti

Questo estratto naturale, abbinato ai massaggi drenanti e ad una dieta ricca di proteine verdi, limita l’assorbimento dei grassi, riattiva la circolazione e smuove i liquidi su fianchi, cosce e glutei. La conformazione a pera o florida è più tipica e frequente nel sesso femminile, anche in giovane età, specialmente nella donna che assume la pillola anticoncezionale. Il problema dei depositi a glutei, cosce e gambe è correlato soprattutto a liquidi rite­nuti e blocco della circolazione linfatica, con rista­gno di tossine nella matrice connettivale. Il rigon­fiamento può essere solo la prima fase della condi­zione, che può evolvere verso l’infiammazione e l’ingrassamento del tessuto sottocutaneo.

Spesso si associano problematiche della microcircolazione venosa oppure vene varicose. Sul piano emotivo i rigonfiamenti nella parte bassa del corpo possono essere indicativi di una personalità che teme  i cambiamenti, con un’emotività  e una sessualità un po’ bloccate. Sul piano alimentare è bene preferire le proteine dei legumi (piselli, ceci, fave e fagioli di soia, da gustare stufati o in minestra) a quelle della carne, soprattutto suina e bovina, ricca di scorie, che sovraccaricano l’attività dei reni e favoriscono la ritenzione;

Parsimonia anche con i latticini: latte e formaggi stagionati sottopongono il rene ad un superlavoro. Meglio non consumarli più di 3 volte alla settimana, preferendo latte vegetale (riso, miglio, soia) ma anche il latte di capra o di asina, che è più digeribile e meno tossico per i liquidi interni.

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Al via il progetto “Meno sale nel pane” per proteggere la salute

Il nuovo programma del Ministero della Salute si chiama “Guadagnare salute”, e ha iniziato il suo percorso con il progetto “Con meno sale nel pane c’è più gusto e guadagni in salute”, in virtù del quale 150 panificatori della Lombardia per un mese sperimenteranno la produzione di pane con un ridotto contenuto di sale, ovvero l’1,8% sul totale della farina anziché il 2% com’era fino ad adesso.

La dottoressa Daniela Galeone, direttore dell’Ufficio 2/o del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, spiega:

L’intento è quello di contribuire a combattere tutta una serie di malattie cardiovascolari, ma anche l’obesità e le patologie renali. Questo perché gli italiani consumano troppo sale.

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