Dieta del riso per dimagrire in 9 giorni

In molti sono convinti che la pasta o il riso siano alimenti che fanno ingrassare. Niente di più falso! In realtà un alimento come il riso è un valido alleato nella dieta perché dona un senso di sazietà duraturo, stimola la diuresi ed è facilmente digeribile. Il riso inoltre è ricco di vitamine del gruppo B ed ha anche un effetto detox utile dopo giorni di abbuffate. Con la dieta del riso in 9 giorni potrete perdere qualche chilo e rimettervi in forma.

Esistono tantissimi tipi di riso e se lo aggiungerete alla dieta con qualche piccolo accorgimento potrete perdere peso facilmente. Le regole da rispettare per la dieta del riso sono poche ma importanti. Innanzitutto il riso va accompagnato con le proteine magre perché in questo modo si aumenta il senso di sazietà. La prima fase della dieta dura 3 giorni e in questo periodo bisogna assumere 800 calorie al massimo ed evitare gli alimenti ad alto contenuto di sodio. Si possono mangiare quindi riso, verdure, frutta. Un esempio: colazione con una crema di riso dolce e frutti rossi, pranzo con riso integrale bollito condito con un filo di olio evo e un frutto, cena con una minestra di riso con verdure e verdure lessate a parte.

Nella seconda fase della dieta invece si possono assumere fino a 1200 calorie al giorno e bisogna sempre strutturare i pasti mettendo insieme una porzione di riso con molte verdure. Il pesce o la carne si possono mangiare una sola volta a settimana. Fate quindi attenzione: la dieta del riso può funzionare ma solo per periodi brevissimi di tempo, perché non si tratta di una dieta equilibrata e in ogni caso prima di seguirla chiedete consiglio ad un esperto nutrizionista.

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I diversi tipi di riso

Il riso è un alimento molto interessante da un punto di vista nutrizionale e offre anche una grande varietà di scelta: scopriamo i diversi tipi di riso che sono classificati da un registro nazionale che li raggruppa in base a caratteristiche comuni a cui poi si aggiungono le varietà straniere e commerciali.

diversi tipi di riso

Riso comune o originario

È un riso dai chicchi piccoli, utile per quasi tutte le preparazioni anche se si sconsiglia di usarlo per i risotti perché aumenta di volume e rilascia amido in cottura. Si presta bene alla preparazione di crocchette, dolci di riso, arancini. La cottura richiede circa 12 minuti.

Riso semifino

Ha chicchi leggermente più lunghi e grandi del riso originario e si presta alla preparazione di antipasti e timballi. Si cuoce in 13-15 minuti. In questa categoria troviamo il Vialone Nano e il Riso Padano.

Riso fino

Dai chicchi più lunghi, si cuoce in 14-16 minuti ed è adatto alla preparazione di contorni e di risotti. In questo gruppo si trovano il riso Ribe, il riso Parboiled e il riso Sant’Andrea. Quest’ultimo, meno conosciuto, assorbe più di altre varietà il condimento.

Riso superfino

I chicchi sono più grandi e la cottura è più lunga, richiede ben 18 minuti. Si usa soprattutto per i risotti. A questa classe appartengono il riso Carnaroli, che non scuoce; il riso Arborio, ottimo per le mantecature; il riso Roma, più ricco di amido e più versatile delle altre varietà, consigliato soprattutto ai principianti in cucina.

Riso trattato

Categoria a parte costituiscono i risi trattati. Tra di essi si segnala il Parboiled, preparato a partire dal riso fino tramite vapore acqueo che gelifica la parte esterna del chicco e trattiene vitamine e minerali in modo che non si disperdano in cottura. Fanno parte di questa classe anche il riso a cottura rapida, che viene essiccato ad aria calda; il riso precotto, che viene trattato al vapore come il Parboiled ma più a lungo, per ridurne i tempi di cottura; il riso arricchito a cui si aggiunge una soluzione vitaminica.

Altre categorie

A questo sottogruppo appartengono tipi di riso non italiano o con denominazioni non previste dalla legge ma presenti sul mercato e molto richiesti per specifiche preparazioni.

Riso Basmati

La più famosa tipologia di riso indiano, è molto aromatico.

Riso Thai

Dal chicco lungo, coltivato soprattutto nel sud-est asiatico, si usa soprattutto come contorno.

Riso Jasmine

Proveniente dalla Thailandia, è molto aromatico e solo il profumo lo rende distinguibile dalle due precedenti varietà a cui somiglia nell’aspetto e negli usi.

Riso Biyori

Il più utilizzato ed economico per la preparazione del sushi, è un riso pre-trattato dunque facile da lavorare.

Riso Tamanishiki

La varietà più pregiata utilizzata per la preparazione del sushi ma quasi introvabile sul mercato italiano.

Riso Venere

È un riso nero italiano che non appartiene alle categorie ufficiali perché è stato brevettato da un’azienda privata. Nasce da un incrocio tra una varietà italiana e una varietà asiatica. È un riso integrale, ricco di amido e molto versatile, utile per ogni preparazione ma poco indicato per il risotto.

Riso Ermes

Anche il riso Ermes è un incrocio, stavolta ottenuto ibridando il riso Venere con un riso indiano. La colorazione è rossa anziché nera ma le prestazioni sono simili a quelle del riso Venere.

Riso selvatico

Non si tratta propriamente di riso ma di una pianta graminacea del genere Zizania che cresce soprattutto in America. Il suo aspetto è molto simile al riso ed è commestibile, inoltre non contiene glutine.

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Riso, le virtù di uno dei cereali più diffusi al mondo

riso

Il riso è il cereale più diffuso al mondo dopo il grano, soprattutto nei paesi asiatici dove si concentra l’80% della produzione mondiale; si tratta di un alimento altamente nutritivo poichè, oltre ad essere ricco di carboidrati, ha un discreto contenuto di proteine, sali minerali, soprattutto fosforo e potassio, e fibre a fronte di un ridotto contenuto di sodio. Inoltre, grazie all’assenza di glutine, può essere consumato in tutta tranquillità dalle persone affette da celiachia. In media 100 grammi apportano 360 calorie.

Nonostante le varietà di riso attualmente conosciute siano circa un centinaio solo una dozzina di esse vengono impiegate a scopi alimentari in Italia e in Europa; tutte provengono da due sole sottospecie della varietà Oryza sativa: Oryza japonica (dalla quale derivano le varietà coltivate in Italia) e Indica (coltivata nei paesi tropicali).

Nel nostro paese il riso viene suddiviso in quattro gruppi: riso comune, riso fino, riso semifino e riso superfino; tale classificazione però non ha nulla a che vedere con le caratteristiche nutrizionali delle diverse varietà di riso quanto piuttosto con la forma del chicco. Vediamola brevemente:

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