5 migliori alimenti antitumorali

Per varie ragioni nel nostro corpo possono sviluparsi dei tumori. Mangiare sano e condurre uno stile di vita sano, con il giusto spazio per il relax e l’attività fisica, è il primo passo per una corretta prevenzione del cancro perchè se è vero che uccide più di tante altre malattie, è anche vero che attraverso la dieta, l’attività fisica e l’allenamento corporeo si può agire per prevenirlo. Ecco quali sono i 5 migliori alimenti antitumorali.

1. Pesce

Il pesce sta al primo posto tra gli alimenti salutari. Grazie agli Omega 3 protegge dalle malattie cardiovascolari e dai tumori al pancreas e al colon, riduce lo stato infiammatorio e i livelli di trigliceridi nel sangue. Per questo motivo il pesce andrebbe mangiato almeno 2 volte a settimana.

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2. Legumi e cereali non raffinati

Sono ricchi di fibra, rallentano la velocità di assorbimento degli zuccheri e tengono pulito l’intestino, evitando anche i gonfiori di pancia. Tra i legumi spicca la soia, ottima per la protezione contro i tumori al seno e alla prostata.

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3. Curcuma, zenzero e curry

La curcuma è la spezia che ha il maggiore potere antinfiammatorio, ma per essere assorbita si deve assumere insieme al pepe nero. Lo zenzero aumenta l’attività di quelle proteine necessarie per la morte delle cellule malate. Dunque la soluzione potrebbe essere consumare il curry che contiene curcuma, pepe nero e zenzero.

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4. Tè verde

Riduce i livelli di colesterolo e contiene antiossidanti e composti fenolici che secondo alcuni studi scientifici avrebbero spiccate qualità antitumorali, come la catechina egcg, che è efficace nel riduce l’infiammazione ed è utile nel bloccare nei vasi sanguigni la formazione di masse tumorali.

5. Cioccolato fondente

Saranno felici i golosi perchè tra gli alimenti antitumorali troviamo anche il cioccolato fondente. Contiene gli stessi polifenoli del tè verde ed ha le stesse caratteristiche nel prevenire il tumore solo che contiene una maggiore concentrazione di catechine. Ancora meglio! Attenzione a non abusarne per non rovinare la linea.

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La dieta mediterranea riduce i rischi di cancro al seno in menopausa

La dieta mediterranea e i suoi benefici sono al centro di numerosi studi e ricerche. Oggi l’ennesimo studio, questa volta olandese, evidenzia come una dieta ricca di verdure, pesci, legumi, noci e olio di oliva sia in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di tumore al seno, specie nell’età della menopausa.

I risultati ottenuti sono stati rilevati dopo l’osservazione di 62.573 donne di età compresa fra i 55 e i 69 anni in un arco di tempo di vent’anni, alla fine dei quali i ricercatori della Maastricht University hanno notato che una dieta dove il consumo di cereali raffinati, carne rossa e zuccheri fosse ridotto al minimo e l’alcol completamente escluso, riduceva del 40% la probabilità d’insorgenza di carcinomi estrogeno-negativi, cioè una delle più gravi tipologie di tumore al seno, contro i quali la terapia ad ormoni può non essere efficace. Riguardo all’alcol, nonostante la dieta mediterranea ne consenta l’assunzione in piccole quantità, la sua comprovata incidenza nel cancro al seno lo rende un alimento da bandire dall’alimentazione.

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Come ha spiegato il professor Piet van del Brandt sull’International Journal of Cancer, che ha pubblicato i risultati dello studio, la ricerca mette in luce come i modelli alimentari possano influenzare il rischio di contrarre il cancro al seno, la dieta mediterrana è collegata a un rischio ridotto di carcinoma estrogeno-negativo, però la prevenzione resta la migliore – e fondamentale – arma a nostra disposizione per non ammalarci di tumore. Dieta ed esercizio fisico sono parte di uno stile di vita sano ma bisogna sempre essere informati sulle patologie, sui possibili sintomi e fare i controlli previsti per le donne a seconda dell’età.

> NANOPARTICELLE NATURALI E DIETA MEDITERRANEA CONTRO IL CANCRO AL SENO

Campagna Nastro Rosa 2013, la dieta e l’attività fisica per prevenire il tumore al seno

 

Il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno, malattia che purtroppo tocca moltissime donne, anche abbastanza giovani: la Campagna Nastro Rosa ha l’obiettivo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di signore circa l’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella, informando sugli stili di vita da adottare e sui controlli diagnostici da effettuare. Ecco quindi che cogliamo l’occasione per ricordare che un po’ di attività fisica e di dieta possono essere fondamentali per proteggersi da questa malattia.

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Tisana di Manto della Vergine contro il tumore al seno

tisana di manto vergineErbe aromatiche e piante officinali sono da sempre considerate dei toccasana per diversi disturbi non a caso erboristeria e fitoterapia sono discipline che stanno ricevendo sempre più consensi oltre ad essere spesso sdoganate dalla scienza. Oltre ai cosiddetti “rimedi della nonna” nostrani, faremmo bene a guardare anche anche alle tradizioni orientali: proviene, infatti, dall’India e dal Pakistan la ricetta di una tisana che sarebbe in grado di curare alcuni tipi di cancro, tra cui quello al seno.

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Nanoparticelle naturali e dieta mediterranea contro il tumore al seno

nanoparticelle e dieta mediterraneaSecondo le stime, ogni anno sono 38.000 le donne che, in Italia, vengono colpite dal tumore al seno ma, fortunatamente, grazie alle cure e ai farmaci innovativi, sono sempre più numerose coloro che riescono a vincere la battaglia contro questa terribile malattia. Grazie alla migliore qualità della vita, alla diagnosi precoce e alle nuove terapie, aumentano i casi di guarigione e le prospettive di sopravvivenza. Una di queste terapie innovative è NabTM paclitaxel, la prima nano-chemioterapia target per le pazienti con carcinoma mammario avanzato.

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Tumore al seno, due giorni di dieta a settimana per ridurre il rischio

Secondo uno studio condotto dalla dottoressa Michelle Harvie del britannico Wythenshawe Hospital (Manchester), e riportato dal Daily Telegraph, bastano due giorni di dieta alla settimana per ridurre del 40% il rischio di tumore al seno nelle donne obese e in sovrappeso. Lo studio ha preso in considerazione due gruppi di donne: uno ha seguito una dieta restrittiva da 650 calorie, l’altro un regime dietetico sul modello della dieta mediterranea da 1500 calorie. In entrambi i casi la dieta è stata seguita solo per due giorni a settimana, nell’arco di sei mesi.

E’ stato così che gli studiosi hanno potuto osservare in entrambi i gruppi non solo una perdita di peso ma anche il calo di livello di alcuni ormoni coinvolti nell’insorgenza del cancro al seno, quali leptina e insulina, e di una proteina infiammatoria con un ruolo analogo. Gli ormoni sono scesi rispettivamente del 20 e 25%, mentre per la proteina incriminata il calo è stato del 15%.

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Caffè, rimedio naturale contro il tumore al seno

Arriva dall’Università di Toronto un’importante novità in materia di prevenzione: il caffè, già noto per la sua azione stimolante sul sistema nervoso e sul muscolo cardiaco, potrebbe rivelarsi un valido aiuto per combattere l’insorgenza del tumore al seno. E’ stato infatti dimostrato che i fitoprogesteroni contenuti nella caffeina riducono il rischio di mutazione dei geni BRCAI e BRCA 2, che espongono le donne ad un alto rischio di ammalarsi di cancro al seno. Lo studio, diretto dal dottor Steve Narod e dal suo team di ricercatori, ha preso in esame il rapporto tra il consumo di caffè e il rischio di insorgenza del carcinoma mammario.

La ricerca ha coinvolto 1690 donne ad altro rischio, provenienti da 40 centri ospedalieri diversi, di cui sono state analizzate le abitudini in relazione al consumo di caffè durante la giornata attraverso un questionario. Così si è scoperto che la probabilità di ammalarsi, fra le donne con mutazioni genetiche a rischio che bevono da 1 a 3 tazze di caffè ogni giorno, è ridotta del 10% rispetto alle non bevitrici. Lo stesso rischio si riduce del 25% per le donne che bevono 4 o 5 tazzine di  caffè al dì, e addirittura del 69% per le vere e proprie estimatrici della caffeina che ne bevono più di 6 tazzine.

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Soia e tumore al seno: la protezione è certa!

Il consumo di soia ridurrebbe recidive e mortalità dopo il tumore al seno. Lo sostiene uno studio del Shanghai Breast Cancer Survival Study, che ha coinvolto oltre cinquemila donne tra 20 e 74 anni. Gli effetti positivi si riscontrano sia nei tumori estrogeno dipendenti sia negli altri.

“Sapevamo che nei Paesi ad elevato consumo di soia l’incidenza dí carcinoma mammario è più bassa: l’indagine cinese è una conferma ufficiale”

 commenta Adriana Albini, responsabile della ricerca oncologica dell’lrccs Multimedica di Milano. Ma non si tratta di un caso isolato. Secondo uno studio della stessa Albini, anche il tè verde contribuisce a bloccare i tumori.

 «Un’altra indagine, che il mio gruppo ha condotto con 2 cardiochirurgo Francesco Donatella, ipotizza che molecole estratte da ginkgo biloba, uva, vino rosso, curry e peperoncino, assunte con la normale alimentazione, possano proteggere il cuore dagli effetti tossici dei farmaci antitumorali».