La dieta migliore dopo un infarto: i cibi da evitare

L’infarto è una patologia che ogni anno colpisce duecentomila italiani e in un terzo dei casi si rivela fatale. Ecco perchè è importante imparare a mangiare cibi sani e salutari e, nel caso si sia da poco usciti da un infarto, adottare una dieta sana ed equilibrata, che prevede cibi cotti in modo leggero e con pochi grassi, tante verdure e frutta e nessun alcolico. E ovviamente niente fumo.

dieta post infarto

In generale, i cibi da evitare sono quelli che favoriscono l’aumento del colesterolo e dei trigliceridi, grassi o cucinati con metodi di cottura come la frittura. Ecco un elenco di cibi da evitare dopo l’infarto:

> BILL CLINTON HA SCELTO LA DIETA VEGANA DOPO L’INFARTO

  • Alimenti conservati sott’olio, cibi in scatola o in salamoia, alimenti precotti o preconfezionati, cibi da fast food
  • burro, margarina, strutto, lardo, pancetta, panna, yogurt e latte interi
  • salame e altri insaccati compresi i würstel
  • prodotti da forno confezionati,
  • fritture e cibi in pastella
  • condimenti salati come maionese, ketchup, salsa tipo soia, dadi ed estratti di carne
  • frutti troppo zuccherini come uva, fichi e cachi
  • bevande gassate e succhi di frutta confezionati
  • alcolici, superalcolici e altre bibite energizzanti. Concesse solo due tazzine di caffè al giorno.
  • Carne rossa, pane, crackers, grissini e altri prodotti da forno lievitati sono da evitare, consumare con attenzione ma non bandire.
  • Formaggi ad alto contenuto di grassi e sale (per esempio gorgonzola)
  • le uova ( concesse solo 2 alla settimana)

> DIETA A BASE DI FIBRE PER RIPRENDERSI DALL’INFARTO

Infine per riprendersi dopo un infarto è fondamentale mantenere il peso corporeo entro i limiti del peso forma e praticare attività fisica leggera con regolarità.

Mangiare soia protegge la prostata

soia prostata

Un team di scienziati ha recentemente dimostrato che una molecola poco nota, creata nell’intestino quando viene digerita la soia, è un potente inibitore naturale di un ormone maschile coinvolto nel tumore della prostata. Questa molecola, l’Equol, ha la capacità di arrestare completamente l’azione dell’ormone deidrotestosterone (DHT), che normalmente stimola la crescita della prostata aumentando la possibilità dell’insorgenza di questo tipo di tumore. Come afferma Kenneth Setchell, ricercatore che per primo ha identificato la molecola dell’Equol negli esseri umani alcuni anni fa

“Questa scoperta è molto importante dal punto di vista clinico, in quanto bloccare l’azione del potente androgeno DHT è un’ottima strategia per curare il cancro alla prostata. Questo metabolita naturale prodotto dagli isoflavoni della soia, che si trovano in gran quantità nei semi di soia, lo fa con notevole efficacia“.

I risultati della ricerca del dr. Serchell hanno dato vita ad altre numerose ricerche circa le proprietà dell’Equol e il suo reale coinvolgimento nella lotta contro il cancro alla prostata.

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Germogli di soia contro tumori e infarto

soia contro il tumore

Potrebbe arrivare presto sulle nostre tavole la “supersoia” contro tumori e malattie cardiovascolari. Questo, grazie a una ricerca canadese condotta da studiosi della McGill University, del Centre de recherche sur le grains e dell’Agriculture and agri-food Canada, coordinati da Philippe Seguin, e pubblicata sull’Agronomy Journal.

Lo studio è stato condotto allo scopo di determinare le concentrazioni di antiossidanti, soprattutto di alfa tocoferolo (vitamina E) , contenuti in diversi genotipi di soia cresciuti in condizioni diverse per individuare quello che ne presenta il contenuto maggiore e quindi le condizioni genetiche e ambientali che si trovano alla base di questa caratteristica che conferirebbe appunto alla soia una spiccata azione anti-tumorale e protettiva di cuore e arterie.

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