Proteine, quante porzioni di carne la settimana?

Il Generale Dieta ha raccolto le curiosità di molti di voi. Qualcuno si è chiesto quanta carne occorra mangiare durante la settimana. Proviamo a dare una risposta, ovviamente partendo dal concetto di proteine. Intanto, ricordiamoci che il consiglio generale è sempre quello di variare il più possibile la propria alimentazione, alternando carne, pesce, uova e legumi. Ovviamente, in questo menù devono esserci anche i latticini e i formaggi.

È bene non esagerare con la carne rossa: direi una volta la settimana e preferire invece durante gli altri pasti quella bianca o gli altri alimenti della categoria “proteine”. Ma cosa sono? Sono un gruppo di composti organici formati da sequenze di aminoacidi legate tra loro attraverso legami peptidici. Sono depositarie del codice genetico e tra le tante funzioni che svolgono nel nostro sangue, trasportano sostanze importanti come l’emoglobina e gli ormoni e intervengono anche nella coagulazione.

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Il pesce “vegetariano” tutela di più la salute

Mangiare pesce fa bene alla salute, ma non è sufficiente. È necessario sapere anche di cosa si sono cibati i pesciolini che finiscono nel nostro piatto. A dirlo è il progetto europeo ‘Aquamax‘ (‘Sustainable aquafeeds to maximise the health benefits of farmed fish for consumers‘) che sostiene che i salmoni e le trote salmonate d’allevamento sono più buone, se nutrite con mangime a base di verdure.

I ricercatori  hanno studiato i benefici nutrizionali dei pesci allevati con una dieta che sostituisce alcuni degli ingredienti marini con verdure. Hanno valutato se il salmone allevato può ancora essere considerato un cibo sano quando il 50 per cento della sua dieta si basa su mangimi vegetali. Questa ricerca cambia un po’ le carte in tavola, perché quando siamo abituati a parlare di agricoltura biologica, facciamo un po’ più fatica a pensare anche all’alimentazione dei pesci, ma la catena alimentare inizia da lontano.

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Pranzo di Natale: quante calorie consumeremo?

Il pranzo di Natale, nella tradizione culinaria italiana, è sempre molto ricco di piatti saporiti e anche belli da guardare. Come resistere ai peccati di gola? Pensiamo al tipico cenone: aperitivo, antipasto, primo piatto, secondo piatto, frutta, dessert…ah! dimenticavo i contorni! Quante calorie ingeriamo in media con un singolo pasto?

Aperitivo: stuzzichini e cocktail

Bene…in genere durante l’aperitivo si bevono alcolici e analcolici e si mangia qualche stuzzichino. Un bicchiere di alcolico apporta da 100 calorie a 250 calorie. Se all’alcool aggiungiamo i vari stuzzichini il numero di calorie sale: le calorie di un pezzetto di formaggio stagionato sono circa 80, un pezzetto di torta salata circa 50, noccioline (pistacchi, arachidi, ecc.) circa 50, ecc. Se poi si aggiunge la maionese (per ogni cucchiaio circa 70) che arricchisce il sapore il conto va in tilt! Forse meglio scegliere succhi analcolici (ananas, pompelmo, ecc.) ed evitare il passatempo preferito: sgranocchiare!

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Mestruazioni precoci con una dieta troppo ricca di carne

Secondo uno studio condotto all’Università di Brighton, coordinato dal dottor Imogen Rogers e pubblicato sulla rivista scientifica Public Health Nutrition, un consumo eccessivo di carne predispone le bambine a manifestare il menarca, ovvero le prime mestruazioni, in anticipo rispetto alle coetanee che seguono una dieta più bilanciata. Gli studiosi hanno inoltre rilevato come dal ventesimo secolo l’età media in cui il menarca fa la propria comparsa si sia abbassata notevolmente e hanno messo in relazione questi dati proprio con l’aumento del consumo di carne registrato negli ultimi decenni.

La ricerca ha preso in esame 3.000 dodicenni britanniche, le cui abitudini alimentari sono state confrontate con l’età di insorgenza del primo ciclo mestruale. Le bambine sono quindi state suddivise in due gruppi: quelle che avevano già avuto il menarca e quelle che non lo avevano ancora avuto; dall’analisi dei dati è emerso che consumare all’età di tre anni otto porzioni di carne a settimana, e dodici porzioni a sette anni, aumenta del 75% la possibilità di avere mestruazioni precoci

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Perché è utile mangiare più pesce che carne

mangiare pesce

Nutrizionisti e dietologi consigliano di diminuire il consumo di carne in favore di quello di pesce anche d’inverno; purtroppo, però, la maggior parte della gente è abituata a vedere il pesce come un alimento più adatto alla stagione estiva che a quella invernale: in realtà non è affatto così: il pesce è adatto a tutte le stagioni.

Sfatiamo un po’ di luoghi comuni; innanzi tutto non è vero che è meno nutriente della carne, infatti apporta proteine nobili esattamente come la carne,ed in più è ricco di molti minerali come il fosforo e lo iodio. Non ci sono problemi neanche sul piano della digeribilità, in quanto è povero di tessuti connettivi, ovvero quei tessuti duri che tengono insieme i fasci muscolari, e si mastica più facilmente; a questo va anche aggiunto che il pesce contiene meno grassi della carne, e quelli che ci sono di qualità migliore.

L’unica attenzione che dovete avere nei confronti del pesce è quella di sceglierlo fresco e di ottima qualità perché, proprio per la loro delicatezza, le carni si deteriorano facilmente. Per verificare la freschezza del pesce che state acquistando, dovete controllare la consistenza soda della carne, la pelle, che deve essere lucida e tesa; inoltre, le branchie devono essere intatte e il ventre integro, l’occhio vivo e brillante, la coda e le pinne non devono essere rovinate, e l’odore non deve essere sgradevole.

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