La dieta di Laura Pausini: la cantante ha perso 16 chili

Laura Pausini ha perso 16 chili. Non che fosse mai stata grassa, ma Laura è abituata a questi cambi repentini di forma fisica dovuti forse a un metabolismo un po’ lento e ad una certa facilità ad ingrassare dopo qualche sgarro. Insomma, sia come sia, la cantante italiana adesso è in splendida forma e in una recente intervista ha parlato della sua dieta dimagrante, che poi non è una dieta ma un regime alimentare che nel tempo le ha consentito di perdere tutti questi chili con qualche rinuncia.

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Stando a quanto ha riferito la Pausini – che non ha nessun problema ad ammettere di esser stata in evidente sovrappeso – sono stati molti i sacrifici e le rinunce che ha dovuto fare per ritornare in forma. Sembra che dalla sua dieta siano stati banditi i carboidrati complessi, gli zuccheri e le leguminose, optando per un largo consumo di proteine e immaginiamo anche di verdure. Laura Pausini ovviamente è stata seguita in tutto il percorso da un medico nutrizionista anche perchè, come lei stessa ha spesso affermato, le diete fai da te non solo sono fallimentari ma possono anche essere pericolose per il nostro organismo.

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La dieta della cantante italiana 43enne sarebbe stata così rigida ed inflessibile da non ammettere neanche lontanamente una semplice pizza margherita una volta a settimana. E il motivo è semplice: se laura decide di assaggiare qualcosa extra o di mollare un attimo la presa, immediatamente ingrassa nuovamente. Insomma, resisti Laura perchè sarebbe davvero un peccato vanificare gli obiettivi che ha raggiunto in due anni, da quando ha cambiato stile alimentare.

Photo Credit| Laura Pausini Official via Facebook

Dieta: per dimagrire non bisogna avere fretta

La fretta è cattiva consigliera, anche in fatto di dieta. Per riuscire a perdere peso realmente e non recuperarlo è necessario cambire totalmente stile di alimentazione e per ottenere questo risultato ci vuole tempo. Perdere dieci chili in sei settimane non solo è un obiettivo sbagliato dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista mentale.

Per ottenere buoni risultati e soprattutto non riprendere i chili persi è importante recuperare il vero senso del dimagrimento, che non è solo un lungo periodo di restrizioni e senso di fame ma un percorso che prevede il recupero, ma un’occasione per rimettersi in forma imparando delle buone abitudini che possano diventare parte del nostro modo quotidiano di alimentarci. E pian piano, senza eccessiva fretta, anche l’ago della bilancia dovrebbe cominciare a scendere.

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Una dieta giusta fa perdere tra 500 e 800 gr a settimana, non elimina nessun alimento e nessuna classe di alimenti. Si mangia tutto, si cucina con pochi grassi ed evitando preparazioni industriali e non si fanno eccessive restrizioni, altrimenti si passa tutto il tempo a pensare a quello che non si può mangiare sognando che arrivi il momento di riprendere a mangiare come prima.

Per dimagrire dunque bisogna avere molta pazienza perchè la vera dieta, quella che diventa stile quotidiano, dura tutta la vita. Imparate ad aspettare che la dieta faccia lentamente il proprio corso perchè prendere coscienza del bisogno di tempo è un passo importante per il vero cambiamento.

Evitate anche si stabilire chili e tempi della dieta prima di cominciare a dimagrire. L’impazienza vi porterà a fare uno sforzo eccessivo che magari non è in linea con lo stile di vita o con il particolare momento che state vivendo. Capita a tutti un momento no e tutti abbiamo un lato debole e la dieta efficace è quella che entra in sintonia perfetta con il nostro stile di vita.

Infine: nessun obiettivo rigido. Sgarrare ogni tanto è normale per non rendere la dieta insostenibile.

Dieta Lemme, è pericolosa?

Alberico Lemme, farmacista, è l’ormai noto autore della “filosofia alimentare” che avrebbe fatto perdere 17 chili a vip come Flavio Briatore in poco più di un mese. Nota anche come la dieta degli “spaghetti a colazione”, proprio perché propone di mangiare grandi quantità di pasta come primo pasto della giornata, la dieta Lemme è ultimamente anche al centro del dibattito in tv tra sostenitori e assoluti oppositori.

Ma la dieta Lemme fa veramente male? Per rispondere a questa domanda abbiamo cercato di analizzare le sue regole. Di buono la dieta Lemme ha di sicuro l’obbligo di rispettare determinate fasce orarie per consumare i pasti. Questa infatti è un’ottima abitudine perché il nostro corpo ad esempio è più disposto ad assimilare meglio i carboidrati durante le prime ore della giornata e molto meno la sera.

Su altri aspetti della dieta invece bisogna essere molto più attenti. Ad esempio il dottor Lemme suggerisce la totale rinuncia al sale, che però – sebbene andrebbe regolato nella nostra alimentazione – non può essere del tutto eliminato perché si corre il rischio di avere capogiri, debolezza e cali di pressione.

Un’alimentazione in cui si possono mangiare quantità illimitate di pasta a colazione e di carne a pranzo è rischiosa anche perché non educa al corretto rapporto con il cibo, un rapporto che implica anche la scelta di alimenti variegati, come carboidrati, proteine verdure e frutta, senza rinunciare a niente. Infine la dieta Lemme propone un dimagrimento troppo veloce per non essere pericoloso. Una dieta salutare deve permettere di perdere al massimo 4 chili al mese o poco più. Perdere molto peso in poco tempo può significare fare un danno irreparabile al nostro corpo che perde sia la massa grassa che i tessuti nobili della massa magra.

 

La dieta dell’olfatto per perdere peso velocemente

dieta olfatto

La dieta, si sa, dipende da molte variabili, come il fabbisogno calorico, lo stile di vita e anche l’olfatto; proprio così: anche questo senso, come del resto la vista, può essere utile per aiutarci a perdere peso, addirittura velocemente. La dieta dell’olfatto o dieta S, infatti promette di dire addio ai chili di troppo in breve tempo.

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La dieta dei tre giorni per perdere subito tre chili

dieta dei tre gioni

Dimagrire tre chili in tre giorni non è impossibile, almeno stando a tutti gli estimatori di una nuova dieta che sta spopolando un po’ in tutto il mondo: si tratta della dieta dei tre giorni che, appunto, promette di far perdere tre chili in tre giorni. Questo regime alimentare dimagrante è molto rigido: si mangia veramente poco e proprio per questo non va protratto per più dei tre giorni previsti ma, semmai, ripetuto dopo due settimane.

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La dieta del cotone, l’ultima follia per perdere peso velocemente

dieta del cotone

Dimagrire a ogni costo, anche a quello di perdere la salute. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, sono circa 3 milioni gli italiani, in prevalenza giovani, che soffrono di disturbi alimentari. Di diete strane, sbilanciate e anche dannose per la salute ne avevamo sentito parlare a bizzeffe ma quella di cui vi parleremo oggi le supera tutte: ci riferiamo alla dieta del cotone, ossia alla pratica di ingerire dei batuffoli di cotone imbevuti di qualche sostanza, in modo da raggiungere il senso di sazietà senza mangiare e, quindi, senza ingrassare.

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La dieta Avenue per perdere fino a tre chili a settimana

dieta avenue

Il successo delle diete iperproteiche non sembra fermarsi: ne nascono sempre di nuove che fanno proseliti esattamente come, se non di più, delle precedenti. Oggi vi parleremo della dieta Avenue, un regime dietetico iperproteico misto che promette di far perdere fino a tre chili alla settimana, grazie a un programma alimentare che combina cibi tradizionali a specifici preparati.

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La dieta oloproteica

dieta oloproteicaSempre più spesso si sente parlare di diete proteiche come ultima frontiera del dimagrimento veloce e certo; molto meno si sa, invece, della dieta oloproteica che, in pratica, si fonda sull’assunto opposto: invece di essere basata principalmente sulle proteine, questa dieta prevede un regime alimentare ipoproteico e povero di carboidrati. Cerchiamo di capire cos’è la dieta oloproteica.

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Fluoxetina per dimagrire, le controindicazioni

Fluoxetina-dimagrire-controindicazioniQuando si parla di farmaci e di perdita di peso bisogna fare molto attenzione: spesso vengono indicati come dimagranti dei farmaci che non lo sono affatto o che hanno tutt’altre funzioni; un esempio è la Fluoxetina. La Fluoxetina cloridrato è in realtà un farmaco antidepressivo, meglio conosciuto con il nome di Prozac, usato per curare la depressione, i disturbio ossessivo-consultivi e la bulimia nervosa, erroneamente considerato un farmaco per dimagrire.

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Il Metodo P.I.N.K.

Da Oltreoceano arrivano sempre novità in fatto di diete e infatti anche oggi vi vogliamo illustrare un regime dietetico dimagrante proveniente dagli States, ovvero il Metodo P.I.N.K.. Nonostante i puntini tra un parola e l’altra, che indicano chiaramente che si tratta di una sigla, questa dieta richiama immediatamente alla mente il rosa e quindi il mondo femminile, e in effetti è proprio così; vediamo, quindi, nel dettaglio in cosa consiste il Metodo P.I.N.K..

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Dimagrire velocemente conviene davvero?

Dimagrire in fretta è il sogno di tutti coloro che decidono di mettersi a dieta, e in alcuni casi può anche diventare una realtà: il dimagrimento veloce è possibile ma bisogna considerare il rovescio della medaglia, ossia il fatto che i chili persi si riacquistano e a volte anche di più. Diversi studi confermano questo fatto e sottolineano che è più importante stabilizzare il peso forma rispetto alla dieta stessa. Cerchiamo di capire, quindi, i meccanismi che si nascondono dietro al dimagrimento veloce associato alla ripresa dei chili faticosamente perduti.

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La dieta Lemme

Oggi continuiamo i nostri approfondimenti sulle diete più note occupandoci della dieta Lemme, che più che una dieta vera e propria è una “filosofia alimentare”, almeno secondo le intenzioni del suo ideatore, cioè il Dottor Alberico Lemme; come tutte le diete, anche la Lemme, ha diversi estimatori ma anche molti detrattori, vediamo, quindi, di capire in cosa consiste questa dieta e quali sono i suoi punti di forza e quali, invece, quelli deboli.

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La dieta del sambuco

Già in passato vi avevamo parlato delle proprietà dimagranti del sambuco e, in particolare del succo da esso ricavato, molto utile per eliminare i chili in eccesso e depurarsi grazie al suo notevole contenuto di principi attivi.

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La dieta dei tre giorni

Ridurre il giro vita, asciugare glutei e cosce, eliminare una taglia e perdere due chili in sole 72 ore si può? Pare proprio di sì, con la dieta dei tre giorni che promette di riacquistare la silhouette in poco tempo. Se poi volete depurare a fondo l’organismo potete continuare con  una settimana di mantenimento che promette un ulteriore dimagrimento. Tranquille, non aspettatevi un regime dietetico da una manciata di calorie al giorno: nei tre giorni di dieta dovrete assumere circa 1.000-1.100 calorie che non sono tante ma neanche poche come di solito lo sono nei regimi detox.

La dieta dei tre giorni è a base di cibi proteici, e non prevede il consumo di zucchero, pasta, cereali, legumi e patate: l’unico carboidrato ammesso è il pane e comunque integrale e da assumere al mattino durante la prima colazione.

Al contrario, via libera alle verdure, mentre semaforo rosso per la frutta, ad eccezione di pompelmo e ananas dalle proprietà drenanti, perché considerate troppo zuccherine. La dieta dei tre giorni prevede anche il consumo di tisane dall’effetto drenante e rilassante.

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La dieta metabolica

dieta metabolica

La dieta metabolica è stata messa a punto dal medico canadese di origini italiane, Mauro di Pasquale. E’ una dieta che promette un dimagrimento veloce fondato sul “dosaggio” dei carboidrati allo scopo di abituare il corpo a bruciare i grassi. La prima fase prevede quindi, come molte altre diete iperproteiche, una drastica riduzione del consumo di carboidrati a favore di grassi e proteine per almeno 12 giorni, cui seguono due giorni in cui questi nutrienti vengono reintegrati pienamente nell’alimentazione allo scopo di evitare la perdita delle proteine muscolari.

Quindi, dopo le prime quattro settimane di dieta, nelle quali ciascuno dovrà determinare la quantità minima di glucidi che gli occorrono per non incorrere negli inevitabili, spiacevoli effetti collaterali come nausea, cefalea e stanchezza dovuti alla formazione di corpi chetonici, si cominciano ad alternare 5 giorni di scarico e due di carico dei carboidrati (seconda fase della dieta metabolica).

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