La dieta zona mediterranea di Barry Sears

Tra le diete maggiormente di moda, sicuramente quella con lo scettro dell’estate 2015 è la dieta zona mediterranea di Barry Sears, soprattutto perché ha dei seguaci molto famosi, come rapper italiano Fedez, che racconta di aver perso facilmente 7 chili, ma anche gli illustri Valentina Vezzali e Alex Zanardi.

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Dimagrire dopo le feste con la Dieta Zona. I consigli dell’esperto

Mancano sei mesi alla prova costume ed è importante sfruttare bene questo tempo, per rimettersi in forma e dimagrire dopo le feste. In media gli italiani hanno preso un paio di chili e in questo periodo dell’anno sono alla ricerca di una dieta dimagrante. Perché non provare la dieta zona? Sul nostro sito, trovate un dossier molto completo per conoscere questo interessante regime dimagrante, elaborato da Barry Sears, scienziato americano laureato in biochimica, e per personalizzare la Zona in base alle proprie esigenze.

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La dieta ormonale

Diamo ancora una volta la parola all’esperto su Dietaland. A parlarci di dieta ormonale è il dottor Paolo Scicolone, tecnologo alimentare. Il dottor Scicolone esercita la libera professione di consulente alimentare a Gela e Catania.

La dieta ormonale

Da quando Barry Sears ipotizzò l’importanza delle risposte ormonali all’assunzione di cibo traendone spunto per formulare la sua dieta a zona, l’interesse verso quest’argomento ha subito un inarrestabile crescendo. Negli ultimi anni l’endocrinologo belga Thierry Hertoghe ha riscosso un grande successo con l’uscita del suo libro “La dieta ormonale”. Una evoluzione straordinaria rispetto alla dieta a zona perché non si limita alla stimolazione di certi ormoni (insulina, glucagone, eicosanoidi) ma va oltre: una dieta che parte da uno studio ormonale del soggetto e finalizzata a produrre la massima efficienza e il corretto peso  lavorando sulla opportuna stimolazione delle ghiandole attraverso gli alimenti.

L’eliminazione dei famosi blocchi della dieta a zona e della distribuzione fissa dei macronutrienti risulta agevolare l’applicazione di questa dieta. Mettendo come punto di partenza gli squilibri e le carenze ormonali del soggetto, caratterizzandolo inquadrandolo da un punto di vista ormonale, e gli obiettivi da raggiungere si arriva alla formulazione di consigli dietetici personalizzati. Lo studio del profilo ormonale è, a detta dell’autore, valutabile anche da una osservazione delle caratteristiche somatiche e attraverso alcuni test che indagano su alcune caratteristiche funzionali, comportamentali e fisiche del soggetto.

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Dossier Zona: la Zona anti-età

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Secondo il dottor Barry Sears la dieta Zona, oltre a permettere di vivere più in forma e più a lungo e proteggere dall’insorgenza di patologie quali diabete, cardiopatie, osteoporosi e cancro, è in grado, insieme all’adozione di precise abitudini di vita, di arrestare e invertire il processo di invecchiamento.

Per illustrare questo suo punto di vista Sears ha elaborato la piramide dello stile di vita anti-invecchiamento pro Zona che propone tre strategie mirate a neutralizzare i quattro fattori che accelerano i processi di invecchiamento:

  • Eccesso di insulina;
  • Eccesso di radicali liberi;
  • Eccesso di cortisolo;
  • Eccesso di zucchero nel sangue (iperglicemia).

Come sempre le strategie proposte hanno l’effetto di indurre opportune modificazioni ormonali e consistono, in ordine di efficacia, nella restrizione calorica secondo la dieta Zona, nel praticare attività fisica moderata e nella riduzione dello stress attraverso la meditazione.

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Dossier Zona: la scelta dei cibi pro-Zona

Se il cibo funziona come una vera e propria medicina, ecco che, afferma Barry Sears, la cucina di chi intende seguire la Dieta Zona deve trasformarsi in una vera e propria farmacia. Proseguiamo quindi il nostro dossier di approfondimento sulla Zona con una sintetica carrellata sui  cibi che non devono assolutamente mai mancare nella dispensa e nel frigo del perfetto zonista e, soprattutto, su quelli che invece andranno accuratamente evitati, almeno finchè non si è entrati abbastanza in confidenza con questa strategia alimentare.

  • Gli alimenti da bandire subito

Per prima cosa Sears consiglia di far sparire dalla cucina tutti i cibi che definisce ostili e sostituirli con altri che invece vi aiuteranno ad entrare in Zona; almeno per la prima settimana di dieta andranno banditi tutti i carboidrati sfavorevoli quali pane, pasta, riso, cereali secchi, merendine, biscotti e frutta secca.

Vanno poi eliminate tutte le fonti di grassi saturi e grassi polinsaturi omega 6: oli di semi, grassi vegetali, margarina e latticini interi; scegliete olio extra-vergine di oliva in luogo dei primi e latticini magri al posto dei secondi. No anche ai salumi che vanno sostituiti con fonti di proteine magre quali carni di pollo e tacchino.

Da evitare anche la frutta secca i succhi di frutta e alcuni vegetali che Sears definisce anti-Zona: frutti quali datteri, banane, fichi, mango, papaya, prugne secche e uva passa e ortaggi e verdure ricchi di amidi quali zucche, barbabietole, carote, piselli, patate e granoturco.

Dossier Zona: come preparare un pasto pro Zona

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Come accennato nel primo articolo del nostro approfondimento dedicato alla Dieta Zona del dottor Sears, per entrare nella Zona e mantenersi in salute perdendo peso basta consumare ad ogni pasto, inclusi spuntini e merende, proteine, carboidrati e grassi nelle giuste proporzioni; è a questo tipo di pasto bilanciato che Sears si riferisce con il termine pro-Zona. Come promesso, oggi vedremo come si prepara un pasto pro Zona seguendo alcune semplici indicazioni che è lo stesso Sears a fornire nei suoi numerosi manuali:

  • Si comincia dalle proteine

Nella dieta Zona ciascun pasto comincia con una porzione di proteine; infatti senza il giusto apporto di proteine i muscoli si indeboliscono e il sistema immunitario perde la propria efficacia, questi nutrienti stimolano inoltre la produzione di glucagone, l’ormone che ordina all’organismo di liberare i carboidrati immagazzinati nel fegato, al fine di mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e fornire il necessario nutrimento al cervello, e frena la produzione di insulina. Un pasto che non apporta la quantità adeguata di proteine non sazia a sufficienza con il risultato che già dopo due-tre ore si torna a sentirsi affamati. Tali proteine devono però essere magre e non necessariamente provenire da alimenti di origine animale; tra le fonti di proteine magre troviamo pollo senza pelle, tacchino, pesce, tofu, chiara d’uovo, latticini magri e carne di soia.

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Dossier Zona: i principi generali

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La Dieta Zona del Dott.Barry Sears

La Dieta Zona rappresenta uno dei programmi dietetici più seguiti al mondo. A differenza di altre diete dimagranti altrettanto note, non si basa sul computo delle calorie giornaliere quanto piuttosto sulla modulazione degli ormoni attraverso l’alimentazione; il suo ideatore, il biochimico statunitense Barry Sears, individua infatti nel controllo dei livelli di insulina nel sangue il segreto per mantenersi in forma e vivere a lungo. In particolare, secondo Sears è l’eccesso di secrezione di insulina il motivo per cui si prende peso mentre, al contrario di quanto si crede, sovrappeso e obesità non hanno nulla a che vedere con l’eccessivo introito di grassi.

L’idea è che se si mantengono i livelli di insulina entro un certo limite, la cosiddetta Zona, è possibile non solo dimagrire in maniera efficace e duratura, ma anche prevenire un gran numero di patologie quali diabete, accidenti cardiovascolari e cancro, e migliorare la qualità della propria vita; infatti il controllo dell’insulina attraverso la dieta stabilizza automaticamente il livello degli zuccheri nel sangue e provoca di conseguenza una notevole diminuzione dell’appetito a fronte di un considerevole aumento di energia e concentrazione.

  • Come portare l’insulina nella Zona

Per mantenere i livelli di insulina entro la Zona basta mangiare ad ogni pasto la giusta combinazione di cibi; le calorie infatti si differenziano in base all’impatto ormonale dei diversi nutrienti da cui provengono; proteine, grassi e carboidrati hanno ciascuno un effetto differente sugli ormoni dal quale dipende il nostro stato di salute: i carboidrati stimolano la secrezione di insulina, le proteine quella di glucagone, i grassi modulano la produzione di una classe di ormoni denominati ecosanoidi. Ma in che modo questi ormoni influenzano il funzionamento del nostro organismo?

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