Mangostano, il frutto tropicale Re degli antiossidanti

Il Mangostano è una pianta tropicale poco conosciuta in Italia, che produce frutti deliziosi ed estremamente salutari. Infatti, la mangostina – questo è il nome del frutto – è stata molto usata nella medicina popolare dei Paesi del Sud-Est asiatico perché, oltre a essere ricca di sostanze nutritive, è una fonte incredibile di antiossidanti.

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Rivoluzione cromatica per frutta e verdura, più ricche di fitonutrienti e antiossidanti

Alla base della Dieta Mediterranea c’è il consumo di tanta frutta e verdura. Siamo abituati alle insalate ricche, ai cesti di frutta e agli intensi colori dei vegetali che trionfano sulle nostre tavole. Non è ovviamente così per tutte le famiglie italiane (dati recenti hanno dimostrato che solo il 56% la segue in modo corretto), ma fanno comunque parte della nostra cultura. Forse però alcune certezze, come i colori di alcuni cibi, potrebbero saltare a favore di varietà nuove e molto salutari.

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Tè nero o tè verde? Non c’è nessuna differenza

 

Sono anni che vengono decantate le proprietà del tè verde. È diventato una sorta di mito del benessere, ricco di antiossidanti, senza caffeina, insomma un vero elisir di lunga vita. Che faccia bene, nessuno lo vuol mettere in dubbio, ma non bisogna per questo motivo disdegnare il più classico e pungente tè nero.

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Il pesce fa bene, ma bisogna stare attenti alla cottura

 

Il pesce è uno degli alimenti più indicati nella dieta quotidiana. È leggero, ricco di antiossidanti e acidi grassi buoni, come gli omega 3. Come tutti i prodotti, le sue qualità dipendono molto dal modo in cui viene cucinato. Questa tesi è sostenuta da un nuovo studio di un ricercatore dell’università di Chicago.

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Il vino protegge dai grassi cattivi

Quante volte abbiamo detto che un po’ di vino fa bene alla salute? Ormai non si contano più. Oggi aggiungiamo un interessante tassello a quest’informazione, grazie a uno studio italiano dell’Inran, l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione. Il vino protegge dalla circolazione nel sangue di grassi degenerati. In altre parole, gli esperti hanno verificato la capacità del vino di ridurre l’aumento nel sangue dei grassi ossidati dopo un pasto molto ricco.

Per la serie, un bicchiere non fa male.  La ricerca è stata condotta su un campione di 12 persone sane (metà donne e metà uomini), tra i 24 e i 35 anni. La prova del nove si è verificata quando i volontari hanno mangiato un doppio cheeseburger di 200g con 300ml di acqua. Dopo 2 settimane l’esperimento è stato ripetuto e il pasto è stato accompagnato con 300 ml di vino rosso.

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Fai il carico di antiossidanti con le noci

Le noci non hanno nulla da invidiare alle tanto decantate noci pecan, anzi, tra la frutta secca, sono le più ricche di antiossidanti. A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Scranton, in Pennsylvania, coordinata dal dottor Joe Vinson e presentata alla 241° conferenza dell’America Chemical Society.

Il team di studiosi, infatti, per quantificare il livello di sostanze antiossidanti ha preso in esame tutti i tipi di frutta secca, dalle noci comuni a quelle brasiliane, senza trascurare i pistacchi e le nocciole.

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La dieta rossa

Oggi torniamo a parlare di diete tematiche e lo facciamo non con un particolare alimento, ma con un colore, ossia il rosso; dopo avervi presentato la dieta bianca qualche tempo fa, ora è il turno della dieta rossa; come suggerisce il nome stesso, la dieta rossa è un regime alimentare basato sui cibi di colore rosso, in particolare la frutta e la verdura.

Gli ortaggi e la frutta di colore rosso sono ricchi di sostanze antiossidanti, in particolare di antocianine e licopene; le antocianine sono efficaci per la protezione dei vasi sanguigni e dei capillari, aiutano a migliorare la vista e prevengono l’arteriosclerosi; il licopene è ottimo per contrastare l’azione dei radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare, ed è utile per prevenire il tumore alla prostata e i tumori al seno e alle ovaie; la maggiore concentrazione di licopene si trova nella frutta e nella verdura mature.

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Pesce azzurro: calorie e Omega 3

Il pesce azzurro è sicuramente tra gli alimenti più sani ed equilibrati nella dieta e tra quelli più indicati per il mantenimento del peso forma. Rientrano nella grande famiglia dei pesci azzurri gli sgombri, il pesce spada, il tonno, le sardine, le acciughe e le aringhe. Questi pesci non solo sono buoni ma sono un vero toccasana per la salute perchè come dimostrato da varie ricerche, il loro consumo costante ha tra i suoi effetti un’azione antinfiammatoria, antiossidante e contribuisce a mantenere basso il colesterolo. Guardiamo quindi più da vicino tutte le loro virtù.

Grassi insaturi nel pesce azzurro

Il pesce azzurro, leggermente più grasso di altri pesci, contiene grassi insaturi che sono più sani e maggiormente digeribili rispetto ai grassi saturi delle carni rosse. Inoltre i pesci azzurri sono molto ricchi di grassi Omega 3 che, com’è noto, sono dei potenti protettori del nostro cuore e hanno proprietà antiossidanti. Dagli studi condotti su persone che soffrono di ipertensione è stato dimostrato che un regolare consumo di pesce azzurro riduce i rischi legati all’ipertensione.

Pesce azzurro, difesa contro il colesterolo

Esistono vari rimedi naturali che abbassano il colesterolo. Tra questi, il pesce azzurro svolge un ruolo decisivo. Nella lotta contro il colesterolo, esso infatti aumenta il tasso del cosiddetto colesterolo buono, quel colesterolo che evita che i grassi si attacchino e si depositino nelle pareti interne delle nostre arterie.

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Dieta sana e pistacchi per mantenere basso il colesterolo

Il colesterolo è chiamato anche il killer silenzioso. È un’espressione che fa un po’ ridere, ma che dà bene l’idea di come questo valore del sangue agisca senza dare alcun sintomo. Ecco perché è importante prevenire. Per fare ciò esistono tanti metodi diversi: prima di tutto una vita sana, tanto movimento e un’alimentazione corretta. Se a questo aggiungete una manciata di pistacchi al giorno, vedrete alzarsi il livello di antiossidanti abbassando quello del colesterolo.

A sostenere questa tesi è una ricerca della Pennsylvania State University che racconta le  preziose virtù per cuore e arterie dei pistacchi, che non riescono eliminare del tutto i rischi del colesterolo, ma regalano ottime possibilità di ridurlo. Perché? Prima di tutto perché contengono molta più luteina, beta-carotene e gamma-tocoferolo rispetto ad altri tipi di frutta secca.

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Le carote viola correggono i nostri errori alimentari

Secondo uno studio condotto da gruppo di ricercatori australiani dell’University of Southern Queensland, i cui risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Nutrition, la carota viola possiede eccellenti qualità anti infiammatorie, oltre alle già note proprietà anti ossidanti, e aiuta a correggere i danni causati da un periodo di stravizi alimentari.

Gli studiosi ne hanno infatti testato gli effetti sulla salute di  un gruppo di topolini da laboratorio a cui era stata somministrata dapprima una dieta ricca di grassi e carboidrati che aveva causato loro ipertensione, innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue e disfunzioni del fegato e del cuore; dopo sedici settimane è bastato aggiungera alla loro malsana dieta, per i due mesi successivi, del succo di carote viola e tutto è tornato alla normalità.

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Le proprietà afrodisiache della rucola

La rucola o rughetta era molto cara agli antichi soprattutto per le sue proprietà curative. I Romani, che ne consumavano anche i semi, le attribuivano qualità magiche e la utilizzavano nei filtri amorosi, ritenendola il più potente tra gli afrodisiaci. La sua coltivazione era spesso effettuata nei terreni che ospitavano le statue falliche erette in onore di Priapo, dio della virilità. Nel medioevo era proibito coltivarla nei monasteri in quanto considerata un potente eccitante.

Come affermava Plinio,

“Si crede ancora ne’ cibi sia facoltà di eccitare Venere, sì come per gli uomini è nella rughetta, e nelle cipolle per le bestie”.

Tra gli studi scientifici che cercano di dare spiegazione all’utilizzo afrodisiaco di queste piante, è interessante quello effettuato da ricercatori italiani appartenenti al dipartimento di Scienze farmacologiche dell’università di Milano e a quello di Scienze farmaceutiche e di Sanità Pubblica Veterinaria di Bologna. L’attenzione dei ricercatori si è incentrata su alcune piante utilizzate in questi casi ( Eruca sativa Mill, Ferula hermonis, Tribulus terrestris, Cinnamomum cassia e Epimedium brevicorum) ed in particolare su alcuni loro componenti in grado di inibire l’attività di un enzima chiamato Fosfodiesterasi-5 A . E’ su questo principio che si basa l’azione di alcuni noti farmaci adoperati nell’impotenza maschile.

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Una dieta sbagliata è nemica della fertilità maschile

Una dieta troppo ricca di zuccheri e carboidrati, il consumo eccessivo di alcolici, l’esposizione a pesticidi e metalli pesanti, sono nemici giurati della fertilità maschile. Ad affermarlo è Severino Antinori, il ginecologo presidente della World Association Reproductive Medicine (Warm) e del Congresso mondiale sull’infertilità maschile, che si terrà dal 24 giugno prossimo a Roma.

Come ha ricordato lo stesso Antinori all’Adnkronos Salute

La sterilità maschile si manifesta dopo almeno un anno di rapporti sessuali non protetti

e nella sua insorgenza hanno un ruolo fondamentale molteplici fattori fra cui l’esperto cita

…i farmaci o le cure mediche, ma anche l’inquinamento ambientale causato dai cosiddetti distruttori endocrini come pesticidi, metalli pesanti e fenomeni fisici come le radiazioni…le malattie a trasmissione sessuale, seguite da diabete, ipertensione e dalla rara sindrome di Cushing. Ma anche l’abuso di alcol e droghe oppure l’esposizione prolungata ad arsenico e piombo, i trattamenti chemioterapici o radioterapici e i traumi riportati al testicolo…

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Quanto fa bene la verdura di giugno

L’estate, complice il caldo e l’allentamento dei ritmi frenetici che caratterizzano l’inverno, è il momento migliore per pranzare portando in tavola unicamente piatti freschi come insalate e macedonie a patto che questi vengano preparati esclusivamente con frutta e verdura di stagione. Mentre vi abbiamo già descritto tutte le virtù della frutta di giugno oggi faremo altrettanto con le verdure che possiamo consumare in questo periodo per fare il pieno di salute.

Bietole

Le bietole non sono altro che le foglie della barbabietola. Ricche di sostanze anti-ossidanti e nitrati, cui devono il proprio effetto ipotensivo, le biete apportano solo 17 calorie per 100 grammi. Sono ricche di potassio, di conseguenza hanno effetto diuretico, e di vitamine A e C.

Cetrioli

I cetrioli hanno il pregio di essere poco calorici (solo 12 calorie per 100 grammi di prodotto) e ricchi di acqua a fronte di un modesto contenuto di sostanze nutritive; è notevole però il loro contenuto di vitamine K e C concentrate soprattutto nella buccia che non sempre viene consumata.

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Salsa barbeque, un potente antiossidante

A chi non piace il barbecue? Che sia a base di carne, pesce o di verdure, almeno una volta nella vita tutti lo abbiamo preparato, così come in genere abbiamo preparato la salsa barbeque per accompagnare la cottura degli alimenti. Ed è proprio questa salsa, a base di erbe e spezie, a essere una buona fonte di antiossidanti che svolgono un ruolo chiave nella prevenzione di infiammazioni, malattie cardiovascolari, tumori, malattie neurodegenerative.

Ad affermare ciò sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’University of Western Ontario, in Canada, che sostiene che la salsa barbecue svolge un’ottima azione preventiva per diverse patologie e una grande fonte di antiossidanti che contribuiscono a combattere l’invecchiamento. Il potere antiossidante della salsa barbeque che si trova comunemente in commercio dipende ovviamente dal tipo di produzione e conservazione.

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Combattere l’avanzare del tempo con magnesio e betacarotene

Restare giovani e in forma più a lungo è la legittima aspirazione di moltissimi di noi; e se qualcuno per raggiungere l’obiettivo si affanna a correr dietro alla chirurgia estetica, molti altri invece sono convinti, a ragione, che il medesimo scopo sia perseguibile attraverso l’adozione di uno stile di vita sano rappresentato anche, anzi soprattutto, da buone abitudini alimentari.

Noi stessi ne siamo fermamente convinti ed è per questo motivo che abbiamo sempre dato ampio spazio alle diete anti-invecchiamento, si veda, solo per fare un esempio, la dieta Perricone, e siamo stati ben felici di parlarvi delle straordinarie virtù degli anti-ossidanti, sostanze contenute in molti cibi, ottimi amici di salute e bellezza perchè in grado di contrastare la produzione di radicali liberi.

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Sostanze anti-ossidanti, quali cibi le contengono?

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I cosiddetti anti-ossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e contrastarne l’azione negativa. Mentre alcune di queste sostanze sono prodotte dal nostro organismo, gli anti-ossidanti endogeni, altre, gli antiossidanti esogeni, provengono invece da fonti alimentari.

Proprio al contenuto di anti-ossidanti sono dovute le proprietà anti-cancerogene attribuite ad alcuni alimenti. Gli anti-ossidanti, oltre a contrastare l’azione dei radicali liberi, stimolano il sistema immunitario, fluidificano il sangue, riducono la pressione arteriosa, hanno azione anti-batterica e anti-virale.

Le principali sostanze anti-ossidanti contenute negli alimenti sono i carotenoidi (betacarotene, licopene, luteina), i bioflavonoidi (vitamina P), le vitamine A, C ed E, ed alcuni minerali come zinco, selenio, rame e potassio.

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Radicali liberi, perchè è importante contrastarne l’eccesso

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I tanto temuti radicali liberi sono in realtà sostanze di “scarto” normalmente prodotte dal nostro organismo: si formano infatti all’interno dei mitocondri, cellule deputate alla trasformazione dell’ossigeno in energia, e sono costituiti proprio dall’ossigeno residuo non consumato.

Fu il chimico americano Denham Harman ad avanzare per primo, nel 1956, la teoria secondo la quale i radicali liberi accumulandosi nell’organismo con il passare degli anni lo danneggiano provocando i processi di invecchiamento e causando, secondo alcuni studi, patologie quali l’aterosclerosi.

In realtà esiste un equilibrio fisiologico fra la quantità di radicali liberi normalmente prodotti e la loro neutralizzazione da parte di meccanismi antiossidanti. I radicali liberi cominciano a rappresentare un problema quando il loro accumulo, per motivi che vedremo in seguito, diventa tale da non poter essere smaltito attraverso i normali processi anti-ossidativi. In questo caso è la struttura stessa delle cellule a risentirne in maniera precoce.

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Capelli forti e lucenti, ecco i cibi ideali

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Il nostro stile di vita alimentare influisce moltissimo sulla bellezza dei capelli: carenze o squilibri alimentari, uniti a fattori quali stress, smog e il vizio del fumo, possono danneggiarne infatti l’aspetto e la salute. Anche per questo è di fondamentale importanza seguire una dieta sana ed equilibrata, caratterizzata da un apporto adeguato di ciascuno dei nutrienti fondamentali.

In particolare, poichè i capelli sono costituiti per la gran parte da proteine, soprattutto cheratina, la carenza di questi nutrienti nella dieta causa l’assottigliamento del diametro del bulbo del capello e li indebolisce rendedoli sottili e sfibrati. Altrettanto dannosa per la salute della nostra chioma è la carenza di oligoelementi, minerali e vitamine, che può determinarne la caduta, mentre per mantenere vivo il colore naturale può essere utile consumare cibi ricchi di sostanze antiossidanti.

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