Succo di cavolo, i benefici

Tra i tanti regimi alimentari che vengono pubblicizzati, soprattutto con l’avvicinarsi delle feste, quelli che prevedono l’inserimento del succo di cavolo sono sicuramente tra i più curiosi. Fermo restando che i centrifugati di frutta e verdura siano ottimali per l’organismo, cerchiamo di capire quali effetti ha questa bevanda sul nostro corpo.

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Cavoli e spinaci amici della vista

Consumare più frutta e verdura aiuta a mantenersi in salute ma per prendersi cura degli occhi sono in particolare cavoli e spinaci amici della vista. Queste verdure aiutano a proteggerci dalla degenerazione maculare senile e dall’insorgere della cataratta.

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I pigmenti gialli, cioè luteina e zeaxantina, sono essenziali per il mantenimento della salute dell’occhio ma l’uomo non è in grado di sintetizzarli e vanno integrati con l’alimentazione, esattamente come le vitamine. Fungendo da filtro, proprio come un occhiale da sole naturale, proteggono l’occhio.

Lo ha spiegato Michela Carruba, direttrice del Dipartimento di farmacologia e tossicologia medica dell’università degli Studi di Milan dove questa settimana ha avuto luogo il convegno “La salute oculare in tavola: prevenire le malattie oculari” che si è concentrato sull’importanza dell’alimentazione per la salute degli occhi.

I disturbi oculari senili, quali appunto cataratta e maculopatia, sono legati all’età e in Europa ne soffrono oltre 3 milioni di persone ma le stime prevedono che nell’arco di 20 anni il numero si raddoppierà. È dunque importante mettere a punto una strategia preventiva efficace e pare che possa partire proprio dalla nostra tavola. La dottoressa Carruba ha infatti specificato che:

“Siamo quello che mangiamo. La luteina in particolare ha una concentrazione elevatissima nella macula, la zona centrale dell’occhio, che arriva fino a 3-4 volte quella nel sangue. Diversi studi, condotti sia in vitro sia su grandi popolazioni, hanno evidenziato che chi mangia 5 porzioni di frutta e verdura al giorno riduce fino al 50% il rischio di ammalarsi di degenerazione maculare.”

Intervenire con una corretta alimentazione, che ha ricadute benefiche su tutti gli aspetti della nostra salute, è certamente un primo passo ma alcuni alimenti sono più utili di altri. Si tratta appunto di cavoli e spinaci che sono tra le verdure le più ricche di luteina, ma otterremo buoni effetti anche con tutte le verdure a foglia verde, con alto contenuto di carotenoidi.

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Le diete più di moda nel 2014 e nel 2015

Le diete seguono le mode. In teoria non dovrebbe essere così, anzi in teoria ognuno di noi dovrebbe avere una dieta personalizzata e seguirla per lungo tempo al fine di perdere peso in modo armonico senza mandare in tilt il proprio metabolismo. Sappiamo bene, però, che non funziona realmente così, anche perché fa davvero molta più gola una promessa di rapido dimagrimento. Quali sono state quindi le tendenze?

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Easy chou, integratore alimentare a base di cavolo

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Il campo degli integratori alimentari è molto vasto e offre diverse soluzioni per le pù svarite esigenze: da chi vuole dimagrire a chi ha bisogno di un’integrazione di alcune sostanze nutritive. L’integratore del quale vogliamo parlarvi oggi è decisamente particolare: si chiama Easy Chou ed è, in pratica, una zuppa di cavolo in capsula; scopriamo meglio di cosa si tratta.

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Cinque cibi che non devono mai mancare nella dieta

Sono 5 gli alimenti che non dovrebbero mai mancare nella nostra dieta se desideriamo conservare la salute il più a lungo possibile. Quali sono? Bulgur, ceci, semi di girasole, cavolo e spaghetti squash. La maggior parte delle persone, a una prima lettura, sarà convinta di conoscerne massimo 3 cibi su 5, ma non è vero e soprattutto non si tratta di prodotti difficili da reperire.

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Ottimi brucia grassi: cardo e cavolo

cardo e cavolo brucia grassi

Sicuramente il fegato è un organo centrale del metabolismo. E’ deputato alla trasformazione e all’immagazzinamento dei principi nutritivi (carboidrati, proteine e grassi) introdotti con la dieta, alla detossíficazione delle sostanze nocive e alla loro trasformazione in prodotti di scarto. Questi ultimi vengono poi immessi nella bile, attraverso la quale raggiungono l’intestino per essere eliminate. Tra i segnali iniziali di un sovraccarico del fegato possono esserci stanchezza, sonnolenza, sbadigli frequenti, pigrizia, umore depresso.

Il peso può essere normale (ma poco alla volta inizia ad aumentare) oppure si avverte un gonfiore diffuso. In seguito, si modifica l’attività intestinale, con alterazioni dell’aspetto delle feci o della frequenza delle evacuazioni (stipsi e/o diarrea, anche alternate). La pancia è tesa e dolente e può esserci steatosi (accumulo di grasso nel fegato), aumento del livello di cole­sterolo nel sangue, aumento delle transaminasi.

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