La cannella aiuta a ridurre gli effetti di una dieta ricca di grassi

Un pizzico di cannella e si contrastano gli effetti di una dieta troppo ricca di grassi. E’ quanto dimostrano i risultati di una ricerca preliminare fatta sugli animali e presentata a Minneapolis durante le Scientific Sessions della American Heart Association’s Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology | Peripheral Vascular Disease del 2017.

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Secondo lo studio ad opera dei ricercatori Vijaya Juturu della OmniActive Health Technologies Inc a Morristown nel New Jersey, la cannella aiuta a ridurre la formazione di grasso corporeo, in special modo nella zona della pancia, inoltre attiva processi antinfiammatori e antiossidanti protettivi per l’organismo. Il consumo regolare di cannella inoltre aiuterebbe a ridurre la glicemia, i grassi nel sangue, l’insulina e tutte le molecole che sono note per essere coinvolte nel processo che porta i grassi ad essere immaganizzati nel nostro corpo.

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La ricerca è stata condotta su due gruppi di topolini, sottoposti ad un’alimentazione squilibrata e troppo ricca di grassi. Il primo gruppo di animali, che assumeva un integratore a base di cannella, alla fine delle dodici settimane di ricerca è risultato essere più in salute rispetto al secondo gruppo che non assumeva la cannella.

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Studi precedenti hanno inoltre evidenziato che la cannella può prevenire o trattare anche altri disturbi grazie alle sue proprietà antisettiche, neuroprotettive. Ed è anche considerata un potente afrodisiaco.

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Cannella, la spezia brucia grassi perfetta per perdere peso

La cannella ci ricorda l’inverno e le feste di natale. Questa spezia dovrebbe essere usata di più, perché alleata della salute e della linea. E’ quanto emerge da uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori del Nestlé Research Center che, insieme agli studiosi dell’Università di Tokyo, hanno osservato come l’aldeide cinnamica, sostanza principale che conferisce il particolare aroma, favorisce la perdita di peso.

cannella

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Spezie brucia grassi, quali sono?

Le spezie sono alleate preziose per la nostra linea, e non dovrebbero mai mancare in cucina, anche perché conferiscono sapore e consistenza a molti piatti, rendendo appetitosa persino una ricetta ipocalorica.

Inoltre, l’uso delle spezie aiuta a ridurre le quantità di sale e i condimenti in generale, apportando anche vitamine e sali minerali importanti come il potassio, il magnesio e il calcio. Senza considerare che alcune spezie sono in grado di stimolare il metabolismo.

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Le spezie interferiscono con i farmaci

Le spezie sono dei prodotti ottimi per insaporire i piatti e ridurre il sale e i condimenti. Possono però influire su metabolismo dei farmaci, bisogna quindi fare molta attenzione ad assumerne in quantità. Proprio così. Nella medicina orientale è una prassi abbastanza collaudata: le spezie si utilizzano anche in campo terapeutico, alcune, infatti, proteggono dalle infezioni, tengono lontani i batteri o regolano il colesterolo.

Un recente studio, elaborato da un gruppo di ricercatori giapponesi, guidati da Yuka Kimura, ha analizzato l’azione delle spezie sul sistema dei citocromi: le strutture cellulari che metabolizzano i farmaci e che si trovano soprattutto in intestino, fegato e reni.

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Cannella contro cardiopatie e diabete

La cannella riduce il rischio di insorgenza di malattie cardiache e diabete. La scoperta è di un gruppo di ricercatori  francesi e statunitensi, guidati dal dottor Richard Anderson del Beltsville Human Nutrition Research Center dello United States Department of Agricolture. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of American College of Nutrition, ha coinvolto un campione di 22 soggetti interessati dalla condizione clinica che tipicamente precede il diabete, caratterizzata da livelli elevati di glucosio nel sangue e definita pre-diabete.

Nel corso di undici settimane alla metà di essi è stata somministrata due volte al giorno, una dose di cannella pari a 250 mg mentre alla restante parte è stato dato un placebo. Le analisi del sangue successivamente effettuate avrebbero dimostrato, nel gruppo a cui era stata data la cannella, una riduzione del livello di glicemia addirittura del 23%.  Il merito, secondo i ricercatori, sarebbe degli antiossidanti contenuti nella spezia; sarebbero questi ad agire positivamente abbassando il livello di zuccheri nel sangue.

Gli anacardi, anti-diabetici naturali

Anche gli anacardi si mettono in fila per far concorrenza ad altri anti-diabetici naturali come l’eucalipto, la cannella ed i fagioli. È questo quanto scoperto dai ricercatori delle Università di Montreal, in Canada, e l’Università di la Yaoundé, nel Cameroun. Secondo i ricercatori sarebbe proprio l’anacardo a contenere dei composti attivi, come per esempio l’acido oleico, che hanno virtù anti-diabetiche. Gli estratti provenienti dai semi, ma anche dalle foglie e dalla corteccia, stimolano l’assorbimento muscolare di glucosio necessario per la produzione dell’energia.

Tuttavia,come afferma il dott. Pierre S. Haddad, professore di Farmacologia presso l’Università di Montreal e direttore del team del Canadian Institutes of Health Research for Aboriginal Anti-Diabetic Medicines, nonchè autore di questo studio,

“Di tutti gli estratti testati, solo quello di semi di anacardo ha stimolato notevolmente l’assorbimento del glucosio nel sangue dalle cellule muscolari. Questo estratto probabilmente contiene dei composti attivi che possono avere potenziali proprietà anti-diabetiche.”

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La dieta delle spezie

dieta delle spezie

Le spezie, complice la passione per la cucina etnica, sono sempre più apprezzate. Possono essere aggiunte anche ai piatti più semplici e danno un sacco di novità e di benessere rendendo anche una ricetta ipoca­lorica sfiziosa e invitante. Permet­tono di ridurre la quantità di sale e condimenti, sono ricche di vitami­ne e sali minerali come calcio, po­tassio, magnesio e manganese. Esaltano i sapori delle pietanze e alcune (pepe, peperoncino, noce moscata, zenzero, curry) sono to­nici naturali, in grado di stimolare, anche se in modo blando, il meta­bolismo.

Per questo sono amiche della linea e, sapientemente ag­giunte ai menù di chi è a dieta, aiutano a perdere peso più rapida­mente. Tutte le spezie hanno poi spiccate proprietà digestive. Contrastano i gonfiori e hanno una funzione di­sintossicante. La dieta delle spezie fornisce circa 1.300 calorie al giorno e aiuta a perdere 4 chili in un mese. Prevede pesce, legumi e carni bianche ricchi di proteine e poveri di grassi. Mentre le quantità di latticini e carne rossa sono controllate per evitare un eccessivo apporto di grassi saturi. Grande spazio è dato alle verdure di stagione, preziose per il loro contenuto di fibre, vitamine e sali minerali. Al mattino appena sveglie bere un bicchiere di acqua oligominerale tiepida con un cucchiaino di radice fresca di zenzero tagliata o grattugiata al momento

Lunedì:

Colazione: un vasetto di yogurt magro con un pizzico di cannella e 3 mandorle.
Spuntino: un bicchiere di spre­muta di arance
Pranzo:60g di riso cotto con 200g di zucca a pezzetti e un piz­zico di curry: 50g di prosciutto crudo magro: 200g di insalata di sedano e lattuga
Merenda: un frutto di stagione
Cena: 200g di cavolfiori al vapore; 150g di petto di tacchino grigliato; 200g di insalata; 50g di pane

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Dimagrire mangiando cibi a medio e basso indice glicemico (terza settimana)

dimagrire abbassando indice glicemico

Nell’ultima settimana di cura fai attenzione all’indice glicemico (IG) degli alimenti, ossia alla velocità con cui un cibo fa aumentare glicemia, insulina e peso. Sono da evitare alimenti con ig elevato quindi:

Zucchero, birra, fecola di patate, farina di riso, patate al forno, patatine fritte, pane bianco, riso cotto, carote cotte, farina bianca, mais, latte di riso, pop corn, rapa cotta.

Cibi con IG medio 3-4 volte la settimana: Riso basmati, cachi, kiwi, muesli (senza zucchero), pasta integrale, riso integrale, cuscus integrale, farro integrale, kamut integrale, piselli in scatola, segale.

Ecco cosa puoi mangiare senza problemi: Fagioli, yogurt, piselli, ceci, ricotta, lenticchie, pomodori, mele pere, prugne e – ogni tanto – un pezzettino di salsiccia!

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Dolce light natalizio: le bruschette dolci

panettone light

Per riutilizzare in maniera ancora più “dietetica” gli avanzi di pa­nettone (ma anche di pandoro), un ottimo trucco è quello di tagliarlo a fettine sottili e di farlo tostare al forno per qualche minuto. Quando il dolce appare indurito e croccante, puoi guarnirlo con un velo della gelatina di melagrana e frutti rossi che ti abbiamo proposto nella ricetta di qualche post fa. Così lo trasformi in un bruschetta dolce che non supera le 170 calorie a fetta.  Tagliato a fette sottili e tostato al forno, il panettone si “sgrassa” e diventa più appetitoso e saziante

Vuoi ridurre ulteriormente le calorie? Tosta le fettine sottili di pandoro o panettone e, quando le estrai dal forno, cospargile ancora calde con un pizzico di spezie in polvere. Puoi scegliere tra cannella (anti adipe), chiodi di garofano (migliorano la digestione), zenze­ro (un ottimo tonico epatico), oppure il curry, il mix di spezie gialle originario dell’India che facilita la metabolizza­zione dei grassi. Servi le fettine speziate con una tazza di tè verde sia come dessert o come merenda: appagherai con un unico gesto linea e palato!

Come togliere adipe dalla pancia: incenso e caffè verde

circonferenza pancia

Se la circonferenza della pancia supera i 102 cm serve un programma bruciagrassi più generalizzato, che non sia limitato all’addome. Infatti, in queste situazioni l’accumulo di grasso è diffuso anche ad altri distretti del corpo e penetra i tessuti in profondità. E per eliminarli può essere necessario un po’ più di tempo, almeno un mese. I semi di caffè verde (Coffea arabica) so­no ricchi di antiossidanti e caffeina. Han­no un’azione bruciagrassi naturale: sciolgono gli accumuli lipidici, facilitando la perdita di peso.

Inoltre riducono la fame di zuccheri. Assumere una capsula di estratto di caffè verde per 15-30 giorni, sempre alla mattina. La caffeina può avere effetto eccitante e provocare insonnia, nervosismo, tachicardia e agitazione: smettete subito l’assunzione se notate che questi sintomi si intensificano Due o tre volte al giorno praticate un massaggio utiliz­zando 3 gocce di oli essenziali di incenso e cannella di­luiti in 10 ml di olio di rosa mosqueta.

Queste essenze possiedono un’azione drenante, riattivano la circolazione linfatica e rendono più morbidi i tessuti dove si sono accumulati i grassi maggiormente difficili da sciogliere. Per 15 giorni, evita le farine bianche, intasano il metabolismo e stimolano uno degli ormoni più implicati nell’ingrassa­mento della pancia: l’insulina. Sono troppo pieni di grassi animali e di zuccheri che favoriscono l’accumulo di trigliceridi.

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