Reset metabolico, come si fa

Dimagrire, perdere peso, perdere una taglia: sono le parole che ci affliggono ogni volta che ci guardiamo allo specchio e che pensiamo alla nostra immagine. Molte diete propongono regimi alimentari basati su un quantitativo ridottissimo di calorie, o peggio ancora sul digiuno ma nessuno ci parla mai del reset metabolico, indispensabile per permettere al nostro organismo di bruciare più calorie e quindi di dimagrire.

risvegliare il metabolismo

Reset metabolico, cos’è

Il reset metabolico è una strategia nutrizionale che ha lo scopo di aumentare il dispendio energetico giornaliero. Per attuarlo potete affidarvi ad un esperto oppure provare da soli a calcolare una dieta inversa, detta anche “reverse diet”, cioè un regime alimentare non ipocalorico che vi aiuti a stabilire qual è la soglia di calorie che potete assumere senza ingrassare. Il reset metabolico funziona solo se all’organismo viene data prima una soglia di calorie superiore al suo fabbisogno e poi si diminuisce gradualmente.

> 7 CONSIGLI PER ACCELERARE IL METABOLISMO

Reset metabolico, come funziona

La domanda di partenza è: con quante calorie mantengo il mio peso stabile? Appuntate per una settimana tutto quello che mangiate e bevete cercando di mangiare correttamente ma senza pensare alla dieta. Aiutandovi con un’app, assegnate ad ogni cibo un quantitativo di calorie e dividete per sette: avrete le calorie giornaliere che avete consumato nel periodo in esame. Se alla fine della settimana di prova il peso è rimasto stabile vorrà dire che quello è il valore calorico con cui si mantiene il peso. Se invece siete dimagriti o ingrassati vorrà dire che quelle calorie per voi sono troppe o troppo poche. Partendo da qui, non vi resta che aumentare gradualmente le calorie che servono a mantenere costante il vostro peso; nella seconda fase, sempre gradualmente, dovrete diminuire le calorie per dare al corpo il segnale del dimagrimento.

> LA DIETA PER RISVEGLIARE IL METABOLISMO

Entrambe le fasi del reset metabolico sono molto lunghe e possono durare anche dei mesi, ecco perché è indispensabile rivolgersi ad un nutrizionista e programmare con lui un piano alimentare adeguato.

Metabolismo basale, i falsi miti da sfatare per dimagrire

dieta metabolismo

Il metabolismo è il cuore della nostra linea. Il nostro peso forma dipende dai processi metabolici. Lo abbiamo detto molte volte e spesso ci siamo occupati di metabolismo lento e veloce. Eppure sono numerosi i falsi miti e i luoghi comuni su quest’aspetto del corpo umano. Per confutare i dubbi un’organizzazione no profit americana, la  Shape Up America, ha realizzato un memorandum per capire che cos’è, come funziona e come si può misurare.

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Semi di psillio per combattere la stipsi

Chi soffre di stipsi sa bene quanto è fastidioso questo disturbo e quanto può essere difficile contrastarlo; se nonostante un’alimentazione ricca di fibre e il ricorso a diversi tipi di lassativi, la stitichezza non accenna migliorare, provate ad usare i semi di psillio.

Lo psillio, botanicamente noto con il nome di Plantago ovata, è una pianta erbacea i cui semi vengono usati da sempre come lassativo naturale, in quanto contengono al loro interno una mucillagine che a contatto con l’acqua, in questo caso dello stomaco, aumenta il suo volume e stimola le attività intestinali. I semi di psillio aumentano il volume del contenuto intestinale, ma non favoriscono la fermentazione; proprio per queste sue caratteristiche, lo psillio è ideale per combattere la stipsi, oltre ad avere un ottimo effetto antinfiammatorio sulle mucose dell’intestino e a lenire i disturbi causati dal colon irritabile.

I benefici dello psillio non si esauriscono solo con il miglioramento dell’attività intestinale, infatti le mucillagini dei semi di psillio contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo, riducendo l’assorbimento intestinale dei grassi e degli zuccheri.

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Spremuta di arancia: molti gli effetti benefici

arancia elisir di bellezza

Novembre è la stagione ideale per gustare gli agrumi e in particolare le arance che, a sorpresa, sono anche delle ottime alleate al peso forma: l’80-90% della loro consistenza è infatti fornita dall’acqua, cui poi si aggiungono fruttosio, una buona percentuale di sali minerali e di vitamine (a cominciare dalla C ma anche del gruppo B e P), molti acidi organici (tra i quali l’acido citrico) e fibre.

I nutrizionisti concordano nel sottolineare come le arance siano un’ottima fonte di an­tiossidanti, che oltre a essere in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare causato dai radi­cali liberi, contribuiscono a rendere più forte il si­stema immunitario e più attivo il metabolismo. Le arance sono le più gettonate tra tutti gli agrumi, e si trovano con molta facilità dai primi giorni di novembre fino a primavera inoltrata. Poco caloriche (circa 35-40 calorie per etto); le arance sono suddivise in due grandi gruppi: le pigmentate con le varietà tarocco, moro e sanguinello, ideali da spremere e le bionde con le varietà naveline, ovale e valencia, ottime da mangiare.

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