Maqui, la nuova bacca della lunga vita

Conosciute anche come “il mirtillo della Patagonia”, le bacche di Maqui sono uno degli alimenti più chiacchierati del web negli ultimi mesi. Sarebbero infatti delle bacche dalle elevate proprietà nutritive e dalle caratteristiche nutrizionali particolari, ed esattamente come le bacche di Goji sarebbero uno di quei cibi talmente ricchi di antiossidanti da poter essere considerati degli elisir di lunga vita.

I frutti della pianta del Maqui conterrebbero quindi un potente antiossidante, ed infatti sono molto ricche di antocianine, e in particolare di delfini dine, dei flavonoidi di origine vegetale che hanno anche un potere antibatterico contro agenti diversi agenti patogeni. Inoltre le bacche di Maqui avrebbero un’alta concentrazione di vitamine, in particolare dei gruppi E e B, proprio come quelle di Goji, le Acai e il ribes. Resta ancora da capire quali siano effettivamente i benefici per la salute, anche perché a livello scientifico non sono emerse conferme sufficienti di questi effetti straordinari. Quello che è certo è che alti livelli di delfinidine stimolano notevol­mente l’enzima della vita, ossia quell’interruttore metabolico presente in ogni cellula che aumenta la produzione di energia chimica fornita dalle calorie alimentari, e al contempo rallenta il processo d’invecchiamento.

In generale però, le bacche di Maqui sono considerate un ottimo rimedio per contrastare l’invecchiamento cutaneo, per controllare il colesterolo, per curare i malanni stagionali e le infiammazioni dell’apparato respiratorio e anche per dimagrire perché pare abbiano la capacità di far bruciare i grassi più rapidamente. Inoltre le bacche di Maqui hanno importanti proprietà medicinali: antibatteriche, toniche ed astringenti, analgesiche e febbrifughe, antitumorali e sono più antiossidanti delle bacche di Acai.

Antiossidanti, i dieci alimenti che ne sono più ricchi

alimenti antiossidanti

I radicali liberi sono la causa principale dell’invecchiamento precoce: per combatterli ci vengono in aiuto gli antiossidanti, delle sostanze che rallentano il processo ossidativo nel quale le cellule vengono attaccate in modo irreversibile accelerando il processo di invecchiamento, oltre a esporre l’organismo ad alcune malattie. Ecco perché è importante conoscere gli alimenti che contengono sostanze antiossidanti: includendoli nella dieta si può proteggere l’organismo dall’azione dei radicali liberi.

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La dieta contro l’invecchiamento cellulare

Per restare giovani a lungo non basta andare dal chirurgo plastico o dall’estetista, bisogna sedersi a tavola con la consapevolezza che la prevenzione inizia proprio da quello che abbiamo nel piatto. A sorpresa, negli ultimi anni, si sono dimostrati molto più attenti alle regole nutrizionali contro l’invecchiamento cellulare, gli uomini. Questo è quanto sostiene un’indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano.

Gli uomini, infatti, introducono più antiossidanti delle signore. Per la precisione hanno un apporto superiore di acido ascorbico, carotenoidi, licopene, retinolo, tocoferolo e zinco, rispetto alle coetanee. Purtroppo, nonostante gli sforzi, quasi il 33% del sesso forte risulta comunque ”scoperto” rispetto agli apporti di antiossidanti raccomandati.

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Test ORAC, misurare il potere antiossidante degli alimenti

Abbiamo già parlato dei radicali liberi, le sostanze di scarto prodotte dal nostro organismo, responsabili, quando non riescono ad essere smaltite e quindi si accumulano dando luogo al cosiddetto stress ossidativo, dei processi di invecchiamento precoce e del più generale decadimento del fisico.

Abbiamo anche visto che per contrastare l’azione dei radicali liberi è fondamentale assumere ogni giorno, attraverso la dieta, una buona quantità di sostanze antiossidanti (beta carotene, vitamine A ed E, zinco e selenio, acidi grassi omega 3 e omega 6) in modo da coadiuvare l’azione di quelle già prodotte dal nostro organismo, e quali alimenti ne costituiscono le fonti migliori (pesce, cereali integrali, verdure, legami frutta fresca e secca).

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La dieta delle arance

dieta delle arance

La dieta delle arance pur avendo questo nome, prevede il consumo di questi agrumi solo durante gli spuntini, il resto dei pasti sono a base di pesce, peperoni, legumi e cereali. Le principali caratteristiche di questo regime alimentare sono la capacità di rafforzare il sistema immunitario e di contrastare l’invecchiamento precoce, grazie all’azione antiossidante dei minerali e delle vitamine contenute in questi alimenti.

L’invecchiamento cellulare è dato dall’azione dannosa dei radicali liberi, delle molecole composte da un elettrone con carica negativa che, una volta prodotte, vanno in cerca di molecole con carica positiva; la reazione chimica che avviene dall’incontro di queste due cariche si chiama ossidazione, ed è la principale causa dell’invecchiamento precoce. Per contrastare l’azione dei radicali liberi si devono assumere dei componenti in grado di combatterli come le vitamine e i minerali.

Un buon modo per difendersi dall’invecchiamento precoce è assumere una buona dose di vitamina C, perché assicura la salute dei vasi sanguigni, l’assorbimento di ferro, rigenera il tessuto osseo e combatte il processo di ossidazione dei radicali liberi. Oltre che nelle arance, una quantità considerevole di vitamina C si trova nel ribes, nei kiwi, nei peperoni e nelle fragole.

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