Il riso integrale biologico: proprietà dietetiche, terapeutiche e mediche!

riso integrale biologico

Il riso integrale biologico è  un ottimo alimento per chi soffre di allergie e di intolleranze alimentari perché rinforza la mucosa intestinale e il sistema immunitario, prevenendo le infiammazioni digestive. Tra l’altro, il riso integrale combatte anche il colesterolo ed è utilissimo per chi soffre di colite e fermentazione intestinale. Non ultimo, le fibre contenute nel riso aiutano anche a contrastare la formazione di polipi intestinali.

Per avere un’idea del patrimonio nutritivo che si perde nel consumare il riso bianco raffinato, basta ricordare che la percentuale di sali minerali si abbassa fino al 70% e anche l’amido, le vitamine e le proteine si riducono visibilmente. E la fibra? Sparisce del tutto! Questa è una grave perdita perché la fibra contribuisce a mantenere l’organismo in salute e l’amido pare abbia un ruolo determinante nel prevenire i tumori al colon perché genera, una volta raggiunto il tratto intestinale, delle sostanze antiossidanti capaci di prevenire le neoplasie in questa sede.

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Le tisane per stare meglio

tisane che fanno bene

Abbiamo più volte sottolineato l’importanza delle tisane: del resto già il nome dice tutto: “ti sana”, ovvero “ti guarisce”. In effetti le tisane a base di erbe sono utili per superare tanti piccoli disturbi, di certo non sostituiscono le medicine, ma aiutano a vivere meglio. Oggi vi presentiamo le ricette di tre tisane molto utile per depurarsi e per contrastare i disturbi di stagione.

La tisana per depurarsi

Ingredienti: 30 g. di radice di rusco, 25 g. di frutti d’anice, 25 g. di radice di gramigna, 20 g. di radice di tarassaco.
Preparazione: versate un cucchiaio di miscela d’erbe in 250 ml d’acqua; portate a ebollizione per 3 minuti, togliete dal fornello e lasciate riposare per 20 minuti prima di filtrare.

Questa tisana è molto depurativa ed è utile anche per chi ha problemi di ritenzione idrica; bevetene due o tre tazze al giorno per facilitare l’eliminazione dell’acqua trattenuta dai tessuti.

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Il binge eating disorder: cause e possibili cure

binge eating disorder

Il Binge Eating Disorder in italiano Disturbo da ali­mentazione incontrollata è un recente disturbo del comportamento alimen­tare. Si tratta di una pato­logia che spinge il sog­getto a compiere grandi abbuffate non accompa­gnate da quelle strategie per compensare l’ inge­stione di cibo in eccesso che si ritrovano nella buli­mia nervosa. Le persone che manifestano questo disturbo assumono, in un tempo limitato, quantità di cibo esagerate, con la sensazione di perdere il controllo dell’atto del mangiare.

Queste situazioni si ripetono più volte la settimana, anche in mo­menti in cui non si ha una sensazione fisica di fa­me. Quindi, il problema principale sembra consi­stere in una difficoltà a controllare l’impulso ad alimentarsi. Questo spie­ga perché, nella maggior parte dei casi, in questi soggetti sia presente una condizione di sovrappeso o di obesità. Il disturbo sembra colpire il 2-3 % della popolazione, ma il 30 % degli obesi. In gene­re colpisce soggetti tra i 30 e 140 anni. Perché si possa parlare di Bed occorre che coesistano un certo numero di compor­tamenti come il fatto che le abbuffate devono avve­nire almeno due volte alla settimana; devono verificarsi per un periodo di al­meno sei mesi; devono, in genere, essere indipendenti dallo stimolo della fame; quasi sempre, le abbuffate devono avvenire in solitudine; il sog­getto non prova gratificazíone, ma un forte senso di colpa; non esistono meccanismi di compen­sazione, al contrario di quanto avviene per la buli­mia nervosa.

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La dieta ayurvedica

dieta ayurvedica

L’ayurveda è una millenaria medicina indiana che regola anche l’alimentazione, prediligendo piatti a base di legumi, conditi con spezie e aromi, e accompagnati da tè e tisane, con il risultato di eliminare in gonfiori e bruciare i cuscinetti di grasso.

Secondo l’ayurveda, i chili di troppo sono dovuti alle tossine accumulate dal cibo non metabolizzato bene oppure digerito male; per migliorare la digestione, e quindi eliminare i chili di troppo, bisogna mangiare piatti caldi e speziati accompagnati da una  bevanda tiepida

I legumi sono molto nutrienti e contengono pochi grassi, ma spesso vengono trascurati dai regimi alimentari perché provocano gas e flatulenze, inconvenienti che, secondo l’ayurveda, si possono eliminare aggiungendo le spezie ai piatti preparati con i legumi.

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La prevenzione a tavola

prevenzione a tavola

Mangiamo troppo e non sempre scegliamo i cibi giusti. Troppi grassi, troppo zucchero, troppo sale. E il nostro organismo ne risente. Oggi sappiamo che molte malattie annoverano tra i fattori di rischio gli stili di vita alimentari sbagliati. Alcune ricerche, per esempio, hanno di­mostrato che il 30 per cento dei tumori è legato in qualche modo al cibo. Ci sono alimenti che li prevengono, altri che li favoriscono. E il progresso delle conoscenze nel campo della genetica sta scoprendo anche “perché” succede.

 Per questo gli esperti consigliano una sana alimentazione come punto di partenza per la prevenzione. Certo, le attenzioni che possiamo adottare quando mettiamo una pietanza in tavola non sono tutto. Però, di sicuro, sono il primo passo. E, tutto sommato, anche il più semplice. Spiega Salvatore Ciappellano, docente di Alimentazione e nutrizione umana presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Milano

“Tutto quello che ingeriamo e il modo in cui lo facciamo, va a modificare l’organismo in misura rilevante. Il nostro patrimonio genetico, cioè le informazioni scritte nel DNA che ci portiamo dietro dalla nascita, influisce per circa il 30 per cento sul nostro destino. L’aspettativa di vita, a quali malattie andremo incontro, quale sarà il nostro stato di salute nel corso degli anni: tutte queste variabili sono quindi condizio­nate per circa il 70 per cento dai cosiddetti fattori ambientali.”

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Come arrivare in forma alle feste di Natale

peso forma per le feste

Arrivare alle feste di Natale con il proprio peso forma in modo da concedersi qualche tentazione in più non è impossibile, basta seguire una sana alimentazione accompagnata da un po’ di attività fisica. Il modo per mangiare sano esiste: basta affidarsi alla frutta e alla verdura di stagione, cercando di consumarne cinque porzioni al giorno; come? Ad esempio, potrete integrare la vostra colazione con un frutto, bere una spremuta a metà mattina, mangiare un piatto di verdure crude o un’insalata a pranzo, fare merenda con un frutto e uno yogurt, e consumare un piatto di verdure cotte a cena.

L’alimentazione non dipende solo da frutta e verdura, vediamo insieme quali sono le altre indicazioni per arrivare al top alle feste di Natale. Variate la dieta, mangiate di tutto ma in quantità limitate, non saltate la colazione, e neanche la merenda e gli spuntini. Prediligete la cucina leggera, riducendo al minimo i grassi e i condimenti: basterà usate le cotture e vapore o il forno a microonde, e per insaporire i piatti usate le erbe aromatiche.

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Piatti pronti, fanno bene o male?

piatti pronti

I piatti pronti fanno sempre più di frequente la propria comparsa sulle tavole degli italiani: primi piatti, sughi pronti, insalate e verdura in busta hanno registrato, secondo dati diffusi da Coldiretti, un aumento delle vendite nel 2008 pari al 16% per i primi e la 14% per i sughi. Il motivo del loro successo si nasconde senza dubbio nella praticità e velocità della preparazione che ci permette di portare in tavola quando vogliamo deliziosi manicaretti anche se non abbiamo il tempo o la voglia di cucinarli noi stessi.

Ma in che modo consumare cibi pronti in luogo di quelli cucinati in casa con ingredienti freschi incide sulla nostra salute? Tralasciando in questa sede i cosiddetti freschi refrigerati (verdure, insalate, pasta ripiena, macedonia di frutta), bisogna  tenere presente che tanto i cibi in scatola (legumi, ortaggi, cereali lessati, carne, tonno e zuppe) quanto quelli in brick (passati di verdure, zuppe e minestre) e in busta anche quando non contengono conservanti vengono preparati con l’aggiunta di esaltatori di sapidità, quale il glutammato monosodico, farine, lieviti e aromi che ne distorcono il sapore originario.

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Rimedi omeopatici per ridurre chili e appetito

rimedi omeopatici antistipsi

L’ultimo atto della terapia antistipsi ti aiuta a liberarti definitivamente dalla pigrizia intestinale. Non solo: con la terza settimana di cura elimini la fame nervosa che spesso si manifesta dopo i trattamenti depurativi. Quindi, sospendi i rimedi della prima e seconda settimana e segui i consigli di questo post. Con quale risultato? Smetti di sentirti gonfia ed eviti gli accumuli di scorie e ristagni.

Durante le 3 settimane di cura antistipsi non dimenticare di pesarti anche 2-3 volte al giorno: così potrai verificare come reagisce il tuo corpo alla depurazione intestinale. Spesso i fermenti lattici da soli non sono sufficienti a ripristinare la flora microbica intestinale. In questi casi ci possono dare una mano i prebiotici. Si tratta di sostanze come inulina, fruttosio, lattitolo, che a livello del colon riducono la proliferazione  di batteri patogeni e stimolano la crescita di fermenti lattici, favorendo una migliore funzionalità intestinale.

Si trovano nelle banane, nel miele, nell’ aglio, nella cipolla, nei fagioli e nei porri. In commercio i prebiotici sono spesso associati ai fermenti lattici, ma una « banana al giorno ce ne fornisce la giusta dose quotidiana. L’intestino evacua più facilmente e regolarmente; la pancia è più morbida e alla palpazione non è più dolente e dura come all’inizio della cura; il peso cala ulteriormente (almeno un altro chilo alla terza settimana); l’addome è sgonfio e privo di antiestetiche flaccidità.

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Dessert extra light: Crêpes con le pere

crepes alle pere

Le feste di Natale sono quasi alle porte e l’obiettivo di tutte è mettersi a dieta per prepararsi alle abbuffate natalizie; ma come resistere alla tentazione di mangiare qualcosa di dolce? Semplice, preparando uno estremamente leggero. Vi starete domandando se esistono dolci così, ebbene la risposta è sì; ne è un esempio la ricetta che vi stiamo per illustrare, e cioè quella delle crêpes con le pere, che pensate, contengono solo 95 calorie a porzione! Insomma: un ottimo compromesso tra linea e voglia di dolci.

Crêpes con le pere

Ingredienti

Tre pere molto mature, 125 grammi di yogurt intero cremoso, 20 grammi di miele, 130 grammi di farina, un uovo, 250 ml di latte, 10 grammi di olio extravergine, limone, un pizzico di sale, cannella in polvere.

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La dieta per chi pranza fuori casa

dieta pranzo fuori

Molte persone credono che restare in forma, o dimagrire, sia più difficile se si è costretti a pranzare ogni giorno fuori casa; in realtà però sempre più di frequente bar, ristoranti e gastronomie offrono proposte alternative ai tradizionali piatti ipercalorici che contraddistinguono il menu, più alla portata di chi non vuole appesantirsi troppo durante la pausa pranzo e/o non vuole correre il rischio di prendere qualche chilo di troppo.

E’ sufficiente quindi orientarsi su cibi più sani e nutrienti, di norma meno calorici, e non eccedere con le quantità e i condimenti che sarà meglio aggiungere da sè. Se si pranza ogni giorno fuori poi diventa ancora più importante fare tutte le mattine una prima colazione completa ed equilibrata con latte, biscotti o fette biscottate e frutta fresca di stagione. Allo stesso modo è opportuno organizzarsi per lo spuntino di metà mattina per non cadere nelle insidie celate dalle macchinette degli snack oppure farsi bastare al bar una spremuta o un cappuccino prestando molta attenzione alle tutt’altro che innocue brioches.

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Dieta e pasta: seguiamo i consigli per la dieta mediterranea

dieta e pasta

Le diete, nei libri, sulle riviste e in internet se ne trovano a mazzi. Alcune sono dettagliate, con tipi di cibo, orari e dosi. Quasi fossero farmaci. Altre sono in­vece schemi generali, consigli e indicazioni, da interpretare e adattare alle proprie esigenze. Commenta il nutrizionista dott. Ciappellano:

«La maggioranza delle diete, più o meno salutari, o quelle spacciate per miracolose, sono derivate da quella che viene co­munemente chiamata dieta mediterranea»

Prodotti poveri, della tradizione contadina, ric­chi di vitamine e minerali an­tiossidanti, poca carne, tanto pesce e tanta pasta: è questa in linea di massima la dieta del Mare Nostrum. Precisa:

«Dal punto di vista concettuale la dieta mediterranea potrà appa­rire vecchia e fuori moda, ma di sicuro è ancora quella che ad oggi garantisce una riduzione del rischio di tantissime malat­tie»

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La dieta olistica

la dieta olistica

Le diete tradizionali, spesso, si limitano a curare l’aspetto nutritivo del regime alimentare, trascurando quello psicologico della persona che lo seguirà: proprio il contrario della dieta olistica, che, invece, dà la massima importanza alla psiche. Secondo la disciplina olistica, per eliminare i problemi di peso e i disordini alimentari bisogna superare l’insicurezza delle persone in soprappeso, cercando di capire perché mangiano troppo e male.

Per compiere questo primo passo verso il dimagrimento è necessario tenere un diario alimentare sul quale appuntare quello che si mangia, in che quantità e in che momento della giornata, in modo da verificare il budget calorico giornaliero e il rapporto tra il cibo e gli stati d’animo.

Questo tipo di indagine viene effettuata dai dietologi sostenitori della pratica olistica, ma se siete dotati di particolare forza di volontà potete farlo anche da soli, soprattutto per rendervi conto di quali stati d’animo e momenti vi spingono a mangiare di più e peggio.

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Dieta disintossicante, il menu settimanale

dieta per le feste

Le feste natalizie sono in vista, bisogna rassegnarsi. La pubblicità comincia a bombardarci di messaggi golosi e ci invita a riempire la dispensa di pandori, panettoni, torrone e cioccolata da offrire agli amici durante le serate passate in casa e sentiamo che, irrimediabilmente, finiremo per cedere al richiamo. Poco male se il mese di stravizi alimentari che si annuncia ci trova in forma, ossia in linea e depurate. Ma se così non fosse? Se non fossimo ancora riuscite a buttare giù quei due-tre chiletti dono delle vacanze estive? Se avessimo già accumulato abbastanza tossine da allarmare il fegato?

Niente paura, la soluzione è una bella dieta detox a base di frutta, verdura, cereali e legumi delle cui caratteristiche vi abbiamo parlato in dettaglio solo qualche giorno fa. Oggi invece vi facciamo un regalo di natale in anticipo: il programma settimanale.

Lunedì

Colazione: 1 tazza di latte con 30 grammi di cereali

Spuntino: frutta fresca di stagione

Pranzo: 60 grammi di riso integrale con piselli- melanzane grigliate

Merenda: frutta fresca di stagione

Cena: insalata di lattuga e rucola-30 grammi di pane integrale

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Rigenerare la flora intestinale con limone e lycopodium

ripristinare la flora batterica

La stipsi che determina sovrappeso, gonfiore e rallentamento metabolico si risolve – oltre che con la depurazione – rigenerando la flora batterica. Questa patina di “batteri buoni” che conservano sano e attivo l’intestino è infatti di fondamentale importanza per mantenere regolare l’evacuazione, conservare la pancia piatta sgonfia e assimilare il cibo in maniera corretta evitando che si trasformi in adipe. Per la seconda settimana di cura, ci concentre­remo quindi sui rimedi che rivitalizzano la flora batterica ed eliminano le fermentazioni.

Il limone è uno dei più potenti disintossicanti naturali; ricchissimo di vitamina C aiuta soprattutto il fegato a neutralizzare le tossine, evitando che si riversino nel tratto intestinale. Al mattino, circa 10 minuti dopo avere bevuto il bicchiere d’acqua naturale, assumi il succo di limone intiepidito (scegli limoni possibilmente biologici) nel modo seguente: un cucchiaino il primo giorno, 2 cucchiaini il secondo giorno e così via fino ad assumere il succo di mezzo limone. Attenzione! Un inconveniente possibile della cura è l’acidità di stomato: in questi casi è sufficiente diluire il succo in un bicchierino d’acqua per ridurne la potenziale azione irritante.

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La dieta a base di frutta e verdura di stagione

dieta frutta e verdura

Questo è un periodo dell’anno nel quale la natura si riempie di colori e propone frutta e verdura ricche di proprietà benefiche per la salute e per la bellezza; allora via libera a piatti a base di zucca, barbabietole, cachi, melagrane, porri e mandarini. Frutta e verdura di stagione sono un vero e proprio concentrato di antiossidanti, in grado di proteggere l’organismo dall’aggressione dei radicali liberi, e a donargli queste proprietà sono proprio i pigmenti che colorano le foglie, i frutti e gli ortaggi.

Secondo la cromoterapia i colori sono in grado di agire a livello psicofisico e di migliorare anche il rapporto con il cibo; insomma, mangiare alimenti dai colori brillanti mette subito di buon umore. Vediamo insieme quali sono le verdure e la frutta che non devono mancare nei nostri piatti in questo periodo.

Innanzi tutto, la zucca, e non solo per il suo brillante colore arancione, ma soprattutto per il suo alto contenuto di fibre e di sali minerali, e per la sua estrema digeribilità; poi i porri, per le loro proprietà diuretiche e mineralizzanti; il rafano, che grazie alle sue qualità antibatteriche, rafforza le difese dell’organismo, e le barbabietole che sono estremamente ricche di minerali e favoriscono la digestione.

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La dieta per i capelli sani

dieta capelli sani

Dopo la classica caduta dei capelli autunnale, conseguenza dello stress causato al capello dalle prolungate esposizioni al sole, i guai per la bellezza della nostra chioma non sono certamente finiti; la ripresa del lavoro a pieno ritmo, con il conseguente stress, smog e inquinamento sono tutti fattori che danneggiano il capello che risulta così spento e appesantito. Una possibile soluzione al problema è rappresentata da un’alimentazione corretta e bilanciata in cui non manchi nessuno dei nutrienti, fondamentali e non.

Per mantenersi sani infatti i capelli hanno bisogno di tutte le sostanze nutritive contenute negli alimenti; le medesime necessarie al nostro benessere psicofisico: amminoacidi, i precursori delle proteine, contenuti in carne, pesce e legumi (indispensabili per avere capelli forti), carboidrati, grassi, vitamine e sali minerali.

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Nocciole, calorie e valori nutrizionali

nocciole

Le nocciole sono i frutti del nocciolo, un albero spontaneo tipico dei paesi dal clima mediterraneo; la raccolta delle nocciole avviene in autunno, ovvero quando hanno raggiunto la loro piena maturazione e l’involucro è capace di staccarsi con facilità; alla raccolta seguono operazioni di pulitura e di essiccazione in modo da conservare l’alimento il più a lungo possibile.

Se decidete di acquistare delle nocciole con il guscio, dovete conservarle in un luogo asciutto e a temperatura ambiente, mentre se preferite comprarle sgusciate, e quindi tostate, mantenetele all’interno di un contenitore chiuso, al riparo dalla luce del sole e consumatele entro pochi giorni.

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Pancia gonfia? Via la stipsi in tre settimane

Per molte persone il problema principale è essenzialmente un in­testino “bloccato”, che  non si scarica regolarmen­te o lo fa con estrema difficoltà. Molte di queste persone hanno un peso normale e proporzionato all’altezza e all’età. Il problema è quindi circoscrit­to alla pancia, che è gonfia e pesante, dura e dolen­te. Questa è la caratteristica della stitichezza, che colpisce ben 13 milioni di italiani (9 sono donne): ci fa sentire grassi, quando in realtà il nostro peso è normale.

I fattori in gioco possono essere molti: in particolare, in autunno si beve di meno, si mangia spesso fuori casa, aumenta il cari­co di stress, si fa meno attività fisica. E la stipsi ine­sorabilmente peggiora. Come sbloccare la situazione, allora? Le diete drastiche non servono, anzi, possono addirittura peggiorare la stitichezza. E anche i lassativi alla lunga possono irritare la mucosa intestinale. Si tratta soprattutto di disintossicarsi dalle scorie e convertirsi a cibi più naturali, ricchi di fibre e di grassi “lubrificanti”.

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