Carenza di sali minerali: come migliorare l’assorbimento

I sali minerali sono sostanze indispensabili per la salute dell’organismo, per le funzioni nervose, per l’accrescimento di ossa e muscoli e per la produzione di energia. I macroelementi sono quelli presenti nel nostro corpo in misura maggiore e si tratta di calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, cloro e zolfo. Microelementi sono quelli presenti in tracce o piccole quantità e si tratta di ferro, zinco, rame, iodio, selenio, cobalto, manganese, nichel ed altri.

Dall’alimentazione troviamo un ottimo supporto per l’introduzione dei sali minerali necessari ai processi del nostro organismo ma cosa fare in caso di carenza di sali minerali?

Carenza di sali minerali, sintomi

Alcuni tra i sintomi più comuni della carenza di sali minerali sono anoressia, nausea, vomito, aritmie e debolezza. Casi molto gravi di carenze di minerali possono portare anche a rachitismo, osteoporosi, demineralizzazione delle ossa e coma. Anche la mancanza dei microelementi essenziali (ferro, rame, zinco, fluoro, iodio) può avere gravi conseguenze come anemia, sclerosi multipla, nanismo e fragilità delle arterie. In caso di carenze, ad esempio perchè si pratica intensamente attività sportive che aumentano la sudorazione, stress o di difetti di assimilazione possono essere assunti gli integratori di sali minerali.

I 10 ALIMENTI PIU’ RICCHI DI SALI MINERALI

Assorbimento dei sali minerali

Uno dei problemi quando si assumono gli integratori è capire qual è il reale assorbimento dei sali minerali nel nostro organismo. Moltissimi di loro infatti possono essere esplulsi facilmente, senza essere assimilati, anche solo urinando.

ALIMENTI CHE CONTENGONO VITAMINE E SALI MINERALI

Ecco allora alcune utili indicazioni:

  • il calcio è assorbito più facilmente in presenza di vitamina D.
  • l ferro più disponibile all’assorbimento si trova nel pesce, nella carne e in alcuni vegetali, mentre quello presente nelle uova e nei derivati del latte è più difficilmente assimilabile.
  • alcune sostanze, come gli antiacidi, possono ostacolare l’assorbimento del fosforo, mentre frutta, verdura e cereali limitano l’assimilazione dello zinco.
  • non tutti i tipi di magnesio sono facilmente assimilabili. In linea generale, i sali di magnesio meglio assorbiti sono quelli in cui il minerale si trova legato a composti organici (gluconato, aspartato, piruvato, malato, citrato, pidolato, lattato, orotato).

Le 5 diete per dimagrire più seguite del 2017

Non è soltanto per affrontare la prova costume che si decide di fare la dieta, piuttosto la dieta sta pian piano diventando un modo per cambiare stile di vita, migliorarlo o cambiare abitudini sbagliate nell’alimentazione che a lungo andare possono portare ad accumulare chili di troppo. Eccovi un elenco delle 5 diete più seguite del 2017, tra cui troverete qualche vecchia conoscenza e anche qualche metodo di cui non fidarsi troppo:

1. Dieta Sirt

Seguita da Adele e da Pippa Middleton, questa dieta punta ad aumentare l’assunzione dei cosiddetti cibi sirt, cioè quelli in grado di stimolare la sirtuina, ormone implicato nel digiuno che aiuta a massimizzare il dimagrimento. I primi giorni di questo regime alimentare sono abbastanza duri ma dal quarto giorno in poi diventa quasi una normale dieta ipocalorica, ad alto contenuto di cibi sirt. Promesse: 3 chili solo nella prima settimana.

DIETA SIRT, PERDERE PESO ATTIVANDO IL GENE MAGRO

2. Dieta Dukan dei sette giorni

La criticassima dieta Dukan, molto restrittiva e iperproteica, è ritornata nella sua versione più soft. Si tratta di seguire un regime in 7 giorni che ricomincia ogni lunedì. Primo giorno solo proteine, il secondo giorno si possono aggiungere le verdure e così via fino ad arrivare a sabato e domenica nei quali si può mangiare tutto, anche i carboidrati.

3. Dieta Lemme

Sarà vero, oppure è un grande bluff? Pare che nonostante le pagliacciate televisive la dieta Lemme riscuota ancora un grande successo. Si mangia pasta a colazione, carne a pranzo e cena, niente sale  e niente zucchero. E Lemme sostiene di avere ideato una versione vegetariana nella quale si possono mangiare tantissimi tipi di verdure.

DIETA LEMME, E’ PERICOLOSA?

4. Dieta vegana

Aumentare il consumo di frutta e verdura, in questo caso in dosi massicce. Il principio della dieta vegana è quello di eliminare tutti gli alimenti di origine animale, compresi latticini e uova. Le proteine animali sono sostutuite da quelle vegetali provenienti da legumi. Attenzione alle carenze proteiche.

FILOSOFIA ALIMENTARE, L’INTERVISTA AL DOTTOR LEMME

5. Dieta Plank

Molto simile alla dieta Dukan, anche in questo caso si tratta di una dieta iperproteica nella quale i carboidrati sono concessi solo al mattino. Lo schema da seguire prevede colazione solo con caffè non zuccherato e un panino piccolo e poi pranzi e cene a base di proteine e verdure.

 

Alimenti che contengono vitamine e sali minerali

In estate si suda molto, si perdono molti liquidi e per stare bene e non sentirsi affaticati e spossati potrebbe essere necessario aumentare le quantità di vitamine e sali minerali che assumiamo normalmente con l’alimentazione. Anche chi fa molto sport, ha bisogno di reidratarsi dopo l’allenamento e di riequilibrare la quota dei liquidi e dei sali minerali. A questo scopo si possono assumere gli integratori specifici ma un ottimo aiuto ci viene anche da alcuni alimenti che, introdotti nella nostra alimentazione quotidiana ci aiutano ad assumere più vitamine e più sali minerali.

alimenti ricchi sali minerali

Alimenti che contengono vitamine

Si tratta soprattutto di frutta e verdura e per sapere quali vitamine contengono in più elevate quantità si può fare riferimento ai colori: le verdure a foglia verde come broccoli e spinaci contengono Vitamine A, B6, B9, C, Ferro, Calcio e Magnesio; la frutta e le verdure di colore rosso come fragole, ciliegie, pomodori e mele contengono Vitamine A e C, Potassio e Magnesio; verdure giallo e arancio come carote, pesche, albicocche, arance ed agrumi in genere, sono ricche di Vitamine C, B1, B6 e Ferro; infine frutta e verdura di colore blu e viola – frutti di bosco, uva, melanzane, prugne – contengono Vitamine A, C e K e minerali come Calcio, Magnesio, Ferro, Potassio e Manganese.

VITAMINE, COSA SONO E PERCHE’ SONO IMPORTANTI

Alimenti che contengono sali minerali

Nonostante i sali minerali costituiscano circa il 6,2% del peso corporeo hanno funzioni fondamentali per sostenere i processi biologici e l’accrescimento ma anche le funzioni nervose. Lo zinco è presente nella carne, nel latte, formaggio, uova, crostacei, cereali integrali, noci e legumi.

LE PIU’ IMPORTANTI FONTI DI SALI MINERALI

Cereali, legumi, mandorle, noci contengono anche molto magnesio. Il potassio è presente in cibi come ortaggi, frutta (in particolare le banane) e carne. Il calcio lo troviamo nel latte e derivati, ortaggi verdi, legumi, cereali. Infine lo iodio, che regola la funzionalità della ghiandola tiroidea, lo troviamo nel sale marino (iodato è meglio), nel pesce, nei molluschi marini, nelle verdure e nelle uova.

Gelato allo yogurt light, ricetta senza gelatiera

E’ estate, avete voglia di un gelato ma temete di dover fare poi i conti con le calorie. Il problema si può aggirare con la nostra ricetta del gelato allo yogurt light, una preparazione semplicissima che vi consentirà di mangiare un ottimo gelato fatto in casa, un gelato ipocalorico senza gelatiera che potrete aromatizzare utilizzando la frutta che preferite. Noi abbiamo scelto le fragole perchè sono un frutto profumatissimo e poco calorico, volendo si potrebbero utilizzare anche le pesche o la più calorica banana ma il procedimento è sempre lo stesso.

GELATO NELLA DIETA: FA INGRASSARE?

Ingredienti:

  • 300 gr di yogurt greco 0% di grassi
  • 300 gr di fragole intere congelate (o di altra frutta a pezzetti sempre congelata)
  • un cucchiaio di miele
  • 200 gr di fragole fresche

Preparazione:

  1. Tagliate le fragole in due e mettetele in freezer a congelare per almeno 12 ore. Se decidete di cambiare la frutta, dovrete comunque congelarla.
  2. Tagliate a cubetti le fragole fresche.
  3. In un mixer abbastanza potente mettete le fragole congelate, lo yogurt greco e il miele. Azionate il mixer e fate andare, mescolando di tanto in tanto a lame ferme, fino a quando otterrete una crema corposa.
  4. Adesso distribuite il composto in un contenitore rettangolare e formate uno strato di massimo 4 cm. Aggiungete le fragole fresche e amalgamate. Livellate il gelato e riponetelo in freezer per circa 3 ore. Ogni 40 minuti prelevatelo dal freezer e mescolatelo con un cucchiaio per rompere i cristalli di ghiaccio.
  5. Dopo circa 3 ore il gelato è pronto per essere servito.

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Dieta del finocchio: perdi 4 chili in cinque giorni

La dieta del finocchio è l’ultima novità nel campo delle diete dimagranti fast che promettono di perdere molti chili in pochissimi giorni. Anche se siamo sempre restii a proporre regimi alimentari restrittivi o sbilanciati dobbiamo comunque affermare che una dieta che mette al centro un ortaggio come il finocchio tanto male non può fare.

Il finocchio infatti è un alimento depurativo, disintossicante e drenante che combatte il gonfiore ed è stato inserito all’interno di un regime ipocalorico, 1330 calorie al giorno, che dovrebbe far perdere 4 chili in 5 giorni. Effettivamente il finocchio è privo di grassi e molto ricco di acqua. Ricchissimo anche di fibre, è un ottimo spuntino spezzafame alleato per chi non vuole fare spuntini grassi o ricchi di zucchero.

LA DIETA DEL FINOCCHIO PER SGONFIARE LA PANCIA

La dieta del finocchio prevede pranzi e cene per 5 giorni a base di finocchio, sicuramente una noia mortale e un sacrificio enorme,ma a ben pensarci non è neanche tanto male se pensate che i finocchi poco calorici ma anche ricchi di fibre insolubili che stimolano l’azione dell’intestino, e fibre solubili che danno un senso di sazietà e riducono l’assorbimento di zuccheri e grassi. Se avete problemi di digestione o problemi di accumulo di aria nel colon, l’alimento ideale per contrastare il senso di pesantezza e il gonfiore.

DIETA DEL FINOCCHIO PER DRENARE E DEPURARE IL CORPO

Attenzione agli eccessi. Nonostante i molti pregi di questo ortaggio, pensare di alimentarsi per settimane con solo finocchio è una follia che vi consigliamo vivamente di non fare. In più considerate che il finocchio ha potenzialità allergologiche e in soggetti sensibili potrebbe causare allergie, arrossamenti, orticaria.

Se la dieta non funziona può essere colpa di un batterio

Mangiate di meno, controllate bene la vostra alimentazione, eppure non riuscite a perdere peso? La colpa potrebbe essere del vostro intestino. Secondo quanto spiegato nel libro del gastroenterologo francese Gabriel Perlemuter, una flora batterica scarsa, con pochi tipi di batteri, è associata a un peso maggiore ed è uno dei principali motivi per cui alcune persone sperimentano un fallimento della dieta. Il microbiota, cioè l’insieme di tutti i batteri che popolano il nostro intestino, è caratteristico di ogni persona e secondo il dottor Perlemuter potrebbe influenzare il modo in cui perdiamo, o non perdiamo, peso.

PERCHE’ LA DIETA NON FUNZIONA?

Perlemuter ha spiegato che anche seguendo una dieta con lo stesso apporto calorico non si dimagrisce tutti allo stesso modo perchè ognuno di noi ha il suo metabolismo. Quindi, oltre alle calorie ci sono anche altri fattori che favoriscono l’aumento di peso e uno di questi, importantissimo, è la presenza o assenza di determinati batteri intestinali.

QUANDO LA DIETA NON FUNZIONA: COSA FARE?

In particolare, i ricercatori hanno individuato che lo squilibrio tra due grandi famiglie di microrganismi, i bacteroidetes, minoritari, e i firmicutes, eccessivi, potrebbe spiegare perchè le diete non funzionano negli obesi. La ricerca è importante perchè puntando sui batteri buoni e privilegiando cibi probiotici a tavola si può contrastare l’aumento del peso.

SE LA DIETA NON FUNZIONA E’ COLPA DELLO STRESS

Infatti un’alimentazione ricca di grassi animali, tende ad impoverire il microbiota mentre alimenti utili sono le verdure ricche di fibra (cicoria, carciofi, asparagi, radicchio, broccoli, bietole, fagiolini e spinaci).

Come deve essere la dieta dimagrante adatta ai celiaci

L’1% della popolazione mondiale soffre di celiachia e anche in Italia questa patologia è ancora fortemente sottodiagnosticata, sta crescendo sempre di più la conoscenza di questa malattia e con essa anche il numero delle diagnosi. Chi soffre di celiachia deve assolutamente abolire del tutto il glutine dalla sua dieta, eliminando quindi pane, pasta, pizza, dolci e tutti quegli alimenti che contengono il glutine, sia fatti in casa che industriali. Quindi, come deve essere una dieta dimagrante adatta ai celiaci? Cosa si può mangiare per fare una dieta bilanciata senza rischiare carenze nutrizionali?

LA DIETA MEDITERRANEA PER I CELIACI

Innanzitutto, in commercio esistono alimenti alternativi (pasta, pane, crostini) prodotti completamente senza glutine che possono essere un valido sostituto dei classici pane e pasta. Attenzione però: spesso i prodotti gluten free sono ricchi di oli, zuccheri e additivi utilizzati per dare ai prodotti morbidezza e fragranza e quindi possono risultare molto calorici. L’ideale sarebbe provare a fare almeno il pane in casa utilizzando il mix di farine permesse che si trova in farmacia.

CELIACHIA: DIETA NO PROBLEM

Anche un celiaco per dimagrire deve ridurre le calorie. Per una donna, con un dispendio medio di energie giornaliero, va bene una dieta che si aggira attorno alle 1200 calorie al giorno e dalla quale sono esclusi i prodotti contenenti glutine, ma anche gli zuccheri.

DIETA SENZA GLUTINE PER NON CELIACI: CI SONO RISCHI?

In alternativa alla pasta si può mangiare il riso (50 gr al massimo per ogni pasto), per accompagnare le insalate di possono mangiare 2 gallette di riso. Via libera a patate (80 gr al massimo) in sostituzione di pane e pasta, verdure di tutti i tipi, carne, pesce, frutta in dosi controllate (al massimo 130 gr a pasto). Come in ogni dieta, è consigliabile eliminare gli zuccheri raffinati e i dolci senza glutine e bisognerebbe bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Saltare la colazione per dimagrire con la dieta due pasti al giorno

La nuova dieta che viene dalla Gran Bretagna si chiama “dieta due pasti al giorno” ed è un regime alimentare che prende ispirazione dalle più famose diete mima digiuno e propone di saltare la colazione in modo da creare un intervallo di digiuno, completamente senza cibo, nell’organismo per un periodo di circa 16 ore.

La dieta dei due pasti al giorno è stata ideata dal personal trainer britannico Max Lowery che sostiene di aver perso il 10% del suo grasso corporeo semplicemente saltando la colazione e facendo pasti completi ma sani a pranzo e a cena. La sua dieta è un’alternativa alla dieta del digiuno intermittente, quella che prevede di digiunare 2 giorni a settimana e di mangiare normalmente negli altri cinque.

DIETA DEL DIGIUNO ALTERNATO

Il problema di questa dieta infatti è che nei giorni di digiuno si soffre molto e poi, per risposta, si è spinti a mangiare troppo nei giorni di libertà. Saltando un pasto invece si può approfittare dei benefici del digiuno sull’organismo e si riesce ad essere più costanti.

DIETA GIAPPONESE DEL DIGIUNO: IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’

Sebbene i nutrizionisti siano d’accordo con i benefici del digiuno sull’organismo, l’idea di saltare la colazione non convince del tutto. Numerosissimi studi hanno confermato che una colazione completa è indispensabile per iniziare bene la giornata, con la giusta dose di energie.

LA DIETA FAST PER DIMAGRIRE CON DUE GIORNI DI DIGIUNO A SETTIMANA

Inoltre il metabolismo basale al mattino è più veloce e si bruciano più calorie. Secondo i nutrizionisti quindi, nel caso in cui si voglia seguire una tale dieta dei due pasti al giorno, sarebbe preferibile saltare la cena e non la colazione, oppure sostituire la cena con un pasto leggerissimo, ad esempio a base di due mele cotte e poi andare a letto presto.

Dieta: annusare il cibo fa ingrassare

Adesso penserete che sia un’assurdità eppure una recente ricerca, coordinata dall’Università di Berkeley e pubblicato su Cell Metabolism, ha ottenuto il risultato strabiliante di stabilire che anche annusare i cibi fa ingrassare. Quindi, la nostra capacità di percepire gli odori potrebbe avere conseguenze anche sul mtabolismo e potebbe essere una delle cause per cui non riusciamo a dimagrire nonostante un’alimentazione a base di cibi sani poco grassi.

L’esperimento è stato condotto in laboratorio su tre gruppi di topi: i supersmellers (quelli con un olfatto molto pronunciato) i regular (normali annusatori) e un ultimo gruppo composto da topi ai quali era stata somministrata una sostanza che aveva inibito l’olfatto.

DIMAGRISCI CON L’AROMATERAPIA

Alla fine dello studio gli scienziati hanno scoperto che i topi privi dell’olfatto avevano assimiliato il 10% di grasso in meno rispetto agli altri topolini, e una parte di loro era riuscita perfino a dimagrire. Cosa ne potremmo dedurre? E’ possibile che un tale meccanismo funzioni bene anche sugli umani: inibire per un periodo di tempo l’olfatto in modo da riuscire a perdere qualche chilo però non è stato ancora possibile determinare se gli umani rispondano allo stesso modo dei topi all’annullamento del senso dell’olfatto.

SNIFFARE LA FRUTTA AIUTA A DIMAGRIRE

Una cosa però è già evidente: numerose osservazioni condotte su pazienti anziani, con un olfatto ridotto, o pazienti che hanno perso l’olfatto a causa di traumi o di malattie come il morbo di Parkinson, hanno messo in relazione queste persone con l’anoressia. Fino ad ora non era chiaro cosa legasse i diversi fenomeni ma oggi la causa dell’anoressia di questi pazienti potrebbe essere messa in relazione con la mancanza dell’olfatto.

Se successive ricerche dovessero dimostrare che la sospensione temporanea dell’olfatto funziona anche sugli umani, questo potrebbe essere un nuovo strumento per la lotta contro l’obesità.

Per dimagrire: più alimenti salutari e meno ossessione per la dieta

L’articolo scientifico pubblicato nell’edizione di giugno 2017 dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition dal dr Lukas Schwingshackl e i suoi collaboratori, ci dà lo spunto per riflettere su come dovrebbero cambiare le nostre abitudini alimentari: diminuire il consumo di alimenti insani piuttosto che aumentare quelli salutisti.

Il consumo di alimenti salutari come frutta, verdura, pesce e cereali integrali è legato dalle evidenze sciantifiche ad una diminuzione sensibile della mortalità. Si stima infatti che il 70% della mortalita’ attribuibile a malattie non trasmittibili, sia da mettere in relazione con lo stile di vita, e questo include ovviamente anche l’alimentazione.

I ricercatori hanno calcolato che le persone che non fumano, sono fisicamente attive e seguono una regime alimentare salutare vivono abitualmente 10-15 anni di piu’, in media, rispetto agli altri e vivono anche con una maggiore qualita’ della vita.

DIMAGRIRE SENZA DIETA: ECCO COME FARE

I dodici gruppi di alimenti che i ricercatori hanno relazionato con il rischio di mortalità sono stati i cereali integrali, quelli raffinati, le verdure, la frutta, la frutta secca, i legumi, le uova, i prodotti caseari, il pesce, la carne rossa, la carne lavorata e le bevande zuccherate. Dallo studio emerge che mettere al primo posto nella dieta il consumo di “alimenti che diminuiscono il rischio”, tra cui i cerali integrali, le verdure, la frutta, la frutta secca o i legumi, diminuisce il rischio di mortalita’ del 56%.

DIMAGRIRE MANGIANDO E SENZA RIPRENDERE PESO IN 10 SEMPLICI MOSSE

Ma il punto è un altro. I ricercatori, per non creare equivoci, hanno fatto l’esempio del pesce. Nel caso del pesce, e’ possibile che un elevato consumo sia benefico perchè sostituisce quello delle carni rosse o elaborate. Ma mangiare molto pesce potrebbe, per eccesso, sostituire il consumo di alimenti importanti come quelli di origine vegetale poco elaborati. Inoltre, la presenza inevitabile di contaminanti ambientali nel pesce è un fattore da prendere seriamente in considerazione quando se ne mangiano abbondanti quantità. Probabilmente, almeno in questo caso, di più non è meglio.

A DIETA UN SOLO GIORNO A SETTIMANA PER DIMAGRIRE SENZA SACRIFICI

Dunque, qual è la conclusione? I ricercatori sono giunti a stabilire che è preferibile diminuire o addirittura eliminare il consumo di alimenti insalubri, ma questo non deve voler dire essere ossessionati da una dieta nella quale si mettono insieme alimenti salubri come verdure, frutta o cereali integrali. E’ piu’ importante non consumare di continuo alimenti insalubri, piuttosto che ossessionarsi con una dieta sana. L’equilibrio, anche in questo caso, è la giusta misura.

Diet to go, la nuova tendenza della dieta a domicilio

Sei a dieta e non sai cosa mangiare, oppure non hai il tempo per preparare dei piatti cucinati ad hoc. La soluzione di chiama Diet to go, ed è una nuova piattaforma che sta spopolando perchè permette a tutti di ordinare comodamente a domicilio piatti dietetici già cucinati. La startup è stata fondata solo un anno fa da Anna Zocco e Alessandro Costa e in questo momento è attiva solo a Milano e Monza ma l’idea è geniale.

La società produce pasti completi e bilanciati, studiati anche nell’apporto calorico che va da 1200 a 1500 calorie al giorno. Ogni cliente può disporre di un menu personalizzato e di un piano dietologico al quale corrispoonde un piano di pasti giornalieri e il bello è che non c’è nessun bisogno di fare la spesa perchè i piatti arrivano a casa pronti da mangiare.

BEDETOX, LA DIETA VEGANA A DOMICILIO

Si può prenotare per un singolo giorno oppure per una interna settimana, al costo di 39 euro giornalieri e 180 euro settimanali. Insomma non proprio un servizio economico, ma si possono ottenere ulteriori sconti se si prenota per più settimane.

DIETA A DOMICILIO PER TORNARE IN FORMA

Diet to go propone tre diversi tipi di menu per rispondere alle esigenze e ai gusti di tutti. C’è il menu vegetariano, il menu mediterraneo oppure il menu detox senza glutine e senza lattosio, perfetto anche per chi soffre di intolleranze o altri disturbi. Ma si può anche richiedere la consulenza di uno specialista e farsi prescrivere un menu personalizzato da seguire in base alle proprie esigenze.

 

Una dieta con troppi grassi causa l’80% dei tumori al colon

Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Cleveland Clinic ha dimostrato una possibile correlazione tra un’alimentazione ricca di grassi e il tumore al colon-retto negli Stati Uniti. Il tumore del colon-retto è una patologia molto comune negli Stati Uniti, che colpisce più di 130 mila nuovi casi ogni anno. Secondo lo studio un’alimentazione poco equilibrata potrebbe essere la causa principale di queste malattie.

I LAMPONI NERI PREVENGONO IL CANCRO ALL’INTESTINO

Il gruppo di ricerca guidato dal dottor Justin Lathia e dal dottor Matthew Kalady ha effettuato un esperimento sui topi da laboratorio, ai quali sono state iniettate cellule collegate allo sviluppo dei tumori al colon. Poi i topi sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato nutrito con una dieta ad alta percentuale di grassi, l’altro ha ricevuto una normale alimentazione. La scoperta dei ricercatori è stata che la dieta a base di grassi ha incrementato velocemente la crescita delle cellule cancerose.

QUANTO LA NOSTRA DIETA PUO’ INFLUENZARE L’INSORGERE DI TUMORI?

Dunque i risultati dello studio mostrerebbero che esiste una correlazione tra la crescita dei tumori e una dieta a base di grassi, che tende ad alimentare la crescita delle cellule anormali. In particolare, in America è stato documentato un aumento dei casi di tumore al colon-retto nelle persone sotto i 55 anni e il rischio di contrarre questa malattia aumenterebbe nei soggetti che sono abituati alla dieta tipica da fast food oppure ricca di alimenti molto grassi.

PREVENZIONE CANCRO AL COLON, IMPORTANTE ANCHE PER LE DONNE

Il tumore al colon-retto è il terzo più comune negli Stati Uniti ed è per questo che la ricerca pare aver raggiunto risultati rilevanti, che potrebbero essere utili per studiare trattamenti mirati capaci di bloccare questo processo ma potrebbero anche dare stumenti preventivi efficaci, come il controllo dell’alimentazione, per evitare del tutto l’insorgenza di questa patologia.

La dieta Stork per dimagrire la pancia

La nuova dieta che è diventata famosissima in america si chiama dieta Stork, l’autore è il medico Travis Stork, autore di molti libri sulle diete e dell’ultimo intitolato “To Lose Your Belly Diet“, che in italiano suona come “la dieta per perdere la tua pancetta”.

Il dottor Stork è sostenitore accanito dei probiotici e della dieta del microbiota ed è convinto che anche i batteri intestinali siano coinvolti nel modo in cui noi riusciamo a perdere peso oppure ad ingrassare. Ed è proprio su questo principio che si basa la sua dieta, ormai divenuta bestseller in America e da settimane ai primi posti della classifica dei “diet book”. Il libro è uscito a dicembre ma continua ad essere tra i più venduti e apprezzati.

LA DIETA PER LA PANCIA PIATTA DI ROSANNA LAMBERTUCCI

Le ragioni d questo successo sarebbero da ricercare nel nuov approccio che propone la dieta Stork. A partire dal fondamentale ruolo svolto dai batteri intestinali, Stork assicura che questi ultimi hanno un ruolo importante nella perdita e nell’aumento del peso. Non conosciamo ancora l’impatto preciso, ma secondo quanto detto dallo stesso Stok in recenti interviste, la dieta potrebbe aiutare a combattere il problema dell’obesità negli Stati Uniti d’America.

LA DIETA PER DIMAGRIRE PANCIA E FIANCHI

I principi della dieta Stork sono in molti aspetti simili a quelli di altre diete. Innanzitutto si devono assumere tre porzioni di verdure a foglia e verdure ricche di fibra al giorno, insieme a due porzioni di frutta a basso contenuto di zucchero, come mirtilli, more, lamponi e pere.

COME AVERE LA PANCIA PIATTA IN DUE GIORNI

Poi si possono mangiare due porzioni di cereali integrali al giorno, insieme a sei o sette porzioni di proteine e di queste fanno parte non solo carne e pesce, ma anche i legumi e e la frutta a guscio. E poi il principio comune a tutte le diete: evitare qualsiasi alimento ricco di zuccheri, le bevande gassate e i succhi di frutta industriali e ovviamente bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno.

Istat: gli italiani seguono un’alimentazione corretta con più pesce nella dieta

La dieta degli italiani sta cambiando di nuovo, e questa volta pare che gli effetti della crisi si stiano piano piano attenuando, anche se ancora in maniera molto lieve. L’Istat infatti ha certificato in questi giorni che sebbene la spesa media alimentare per le famiglie italiane sia rimasta praticamente uguale (447, 96 euro mensili nel 2016), si sta sempre di più diffondendo un’attenzione per l’alimentazione corretta.

Insomma, la crisi economica e la necessità di regolare la spesa alimentare, avrebbero influito positivamente sulle scelte alimentari degli italiani che adesso preferiscono alimenti freschi, carne e pesce e tornano a frequentare locali e ristoranti.

LA DIETA DEGLI ITALIANI, COM’E’ CAMBIATA DAL DOPOGUERRA AD OGGI

Emerge un dato interessante che riguarda il consumo della carne, che sebbene resta la componenente alimentare più importante ha diminuto la sua presenza nel carrello della spesa (-4,8% sul 2015). Cresce invece la spesa per la frutta (+3,1%) e soprattutto per pesce e prodotti ittici (+9,5%).

FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO, SCONOSCIUTO AL 75% DEGLI ITALIANI

Aumenta anche la spesa per servizi ricettivi e ristorazione, che sale del 4,8%, tornando così ai livelli precedenti alla crisi. Gli italiani quindi hanno qualche denaro in più da spendere per frequentare ristoranti e servizi ricreativi o culturali. Salgono infatti del + 2,9% e le spese per beni e servizi ricreativi, spettacoli e cultura. Insomma gli italiani mangiano meglio, anche fuori di casa, e si concedono qualche divertimento in più.

COLDIRETTI: 1 ITALIANO SU 3 COMINCIA LA DIETA PER LA PROVA COSTUME

Si riduce il gap tra Nord e Sud ma aumenta il divario tra chi vive nelle grandi città metropolitane e chi negli altri comuni. Le famiglie residenti nelle città metropolitane hanno avuto una marcata crescita della spesa media mensile per beni e servizi non alimentari.

Dieta delle 8 ore per dimagrire 4 chili in 7 giorni

Dimagrire 4 chili in 7 giorni, è questa la promessa della dieta delle 8 ore, un regime alimentare abbastanza estremo che promette risultati veloci a prezzo di sacrifici notevoli. Il principio della dieta oggetto del libro di David Zinczenko e Peter Moore è quello del digino a intermittenza e più in particolare dell’alternanza tra momenti in cui è concesso mangiare (8 ore) e momenti di digiuno (le restanti 16 ore) durante i quali l’organismo dovrebbe attingere ai grassi di deposito per recuperare le energie necessarie.

DIETA FAST PER DIMAGRIRE CON 2 GIORNI DI DIGIUNO A SETTIMANA

Funziona così: 8 ore utili per mangiare e 16 ore di obbligatorio digiuno, per 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. Questo è lo schema base della  dieta delle 8 ore. L’ultimo pasto della giornata deve essere fatto tra le 16:00 e le 18:00, a seconda che si inizia a mangiare alle 8 del mattino  o alle dieci. Durante le 16 ore di digiuno è consentito solo bere acqua, caffè, tè e nient’altro.

DIETA DEL DIGIUNO ALTERNATO

Potete già notare che si tratta di un regime alimentare estremo, abbastanza restrittivo, sicuramente inadatto a chi conduce uno stile di vita che necessita un continuo apporto di energia. Difficile pensare di iniziare le attività della giornata, ad esempio al mattino presto, quando il corpo è a digiuno da almeno 12 ore e l’orario della colazione è lontano. Insomma, non ci convince molto l’idea e in realtà neanche le promesse dei risultati.

LA DIETA MIMA DIGIUNO E’ MENO EFFICACE DI QUELLA TRADIZIONALE

Innanzitutto, gli autori sottolineano che anche nelle ore in cui è concesso mangiare bisogna regolare le porzioni e scegliere con attenzione gli alimenti, gli spuntini non sono concessi e il rischio di una dieta così drastica è che, anche se inizialmente si perde peso, i chili persi si riprendano velocemente.

Assolti genitori che hanno alimentato il figlio con la dieta vegana

Anche se la dieta vegana e la dieta vegetariana sono entrate di diritto tra i regimi alimentari alternativi, il dibattito sulla possibilità di far seguire questo tipo di alimentazione ai bambini è ancora aperto. Il più recente fatto di cronaca però ci racconta un epilogo diverso dal solito: i genitori che avevano fatto seguire al figlioletto di 15 mesi una dieta vegana sono stati infatti assolti per non essere stati loro la causa della lentezza dell’accrescimento del bambino.

Lavvocato Prisco, legale dei genitori,  è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano e ha spiegato  i fatti. Un bambino di 15 mesi ha avuto un ritardo nell’accrescimento e un calo ponderale. I genitori, preoccupati, lo hanno portato in ospedale dove i sanitari hanno scoperto che il piccolo seguiva un’alimentazione vegana e hanno deciso di segnalare il caso alla procura dei minori cominciando subito ad alimentarlo in modo onnivoro.

NO ALLA DIETA VEGANA PER GLI UNDER 16: PENE SEVERE PER I GENITORI

Si è quindi aperto un procedimento giudiziario nei confronti dei genitori per accertare le eventuali responsabilità ma il Tribunale, dopo un anno, ha constatato che nonostante il bambino avesse ricominciato la sua alimentazione vegana era cresciuto normalmente e non avevaa avuto nessun problema di salute. Le accuse quindi sono cadute e i genitori sono stati assolti.

PRO E CONTRO DELLA DIETA VEGANA

I problemi precedenti del bambino secondo il tribunale erano legati alla contrazione della sesta malattia e ad un periodo di inappetenza del bambino, che per vari motivi mangiava molto di meno. Insomma, per la legge la dieta vegana “non rappresenta una scelta biasimevole”. Il caso potrebbe aprire nuove discussioni sull’opportunità di sottoporre i bimbi, anche molto piccoli, ad alimentazioni alternative alla classica dieta mediterranea, finora l’unico regime alimentare ad essere totalmente approvato dai medici.

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3 migliori app per fare la dieta e mantenersi in forma

Anche la tecnologia ci può aiutare a mantenerci in forma. Ad esempio esistono moltissime app che aiutano nell’obiettivo di cambiare alimentazione, mantenersi in forma e addirittura perdere qualche chilo. Stiamo parlando di un aiuto, non di un consiglio nutrizionale serio, perchè come sapete la dieta va fatta sotto il consiglio di un dietologo o un nutrizionista che prima di dare un piano alimentare indaghi sullo stato di salute generale.

applicazione dieta

Cominciare a mangiare meglio però è qualcosa che possiamo fare anche da soli e in questo caso le app ci aiutano tantissimo. Ecco quali sono le 3 migliori app per fare la dieta e mantenersi in forma:

1. Il mio dieta trainer

Si tratta di un app facile e intuitiva che vi aiuta a controllare cosa state effettivamente mettendo nel piatto, quanta acqua avete bevuto durante il giorno e quali sono i progressi che state raggiungendo. E poi ci sono anche utilissimi consigli per tenere a bada la fame nervosa, la voglia di dolci e i cali di volontà.

LE MIGLIORI APP PER PERDERE PESO VELOCEMENTE

2. Mela Rossa

Il team di Mela Rossa propone una dieta facile da seguire che potete scegliere sulla base delle vostre abitudini alimentari e dei cibi che più vi piace mangiare. Inserendo i dati richiesti sulla corporatura e sullo stile di vita, l’app calcola una dieta (mai troppo restrittiva) che vi aiuterà a dimagrire lentamente ma con costanza. Noi, l’abbiamo provata e non è una dieta restrittiva o squilibrata.

WHAT’S IN MY KITCHEN, UN APP PER GESTIRE IL FRIGORIFERO

3. Contatore calorie My Fitness Pal

Si tratta di un app che vi permette di ricercare all’interno del database l’alimento che state per mangiare e ne calcola le calorie. A questo punto vi suggerisce quante altre calorie potete assumere per pasto a seconda dei dati personali che avete inserito.

FOODZY, L’APPLICAZIONE PER MANGIARE SANO

Se esagerate sarete avvisati, e lo stesso vale se mangiate troppo poco. Ovviamente l’app funziona solo se ad ogni pasto inserite tutto quello che state davvero mangiando. Bellissimo anche il riconoscimento dei codici a barre dei prodotti industriali.

Come deve essere la dieta per l’estate?

Per affrontare il caldo e l’afa anche l’alimentazione deve adeguarsi alle temperature, non solo per stare bene ma anche per non restare a corto di energia. E se a questo aggiungiamo la nostra perenne insoddisfazione per l’aspetto fisico e chili di troppo, il gioco è fatto: è necessario cambiare stile alimentare. Ma come deve essere la dieta dell’estate?

Secondo i nutrizionisti, l’idratazione è fondamentale e questo porta a un bisogno di bere di più, ad esempio acqua e succhi vegetali o di frutta ma senza zucchero, e a un maggiore consumo di frutta e verdura. In estate abbiamo bisogno di alimenti che ci idratino e ci diano sali minerali, vitamine e antiossidanti. Questi si trovano in abbondanza in frutta e verdura di diversi colori.

DIETA DELL’ESTATE

Fondamentale anche l’assunzione dell’Astaxantina, una sostanza protettiva della pelle ed efficace contro il danno delle radiazioni solari di cui è ricca la carne del salmone. La vitamina PP e la vitamina F proteggono la pelle dal sole e si trovano nelle arachidi, nel pesce spada, nel salmone, nel tonno.

TUTTI I BENEFICI DELLA FRUTTA ESTIVA

La Vitamina E, potente antiossidante contrasta l’invecchiamento della pelle ed è contenuta nelle cozze, nei gamberi, nel merluzzo, nelle sarde, nel tonno, triglie, mais, frutta secca e olio d’oliva. Infine i famosi omega 3 e omega 6, necessari per la produzione di collagene e rilastina.

LA FRUTTA ESTIVA CHE FA BENE ALLA SALUTE

Se poi oltre a stare bene volete anche perdere qualche chilo, ecco alcune regole: i carboidrati vanno assunti solo nelle prime ore del mattino e al massimo a pranzo; a cena si possono assumere proteine insieme a verdure ma senza carboidrati per intensificare la formazine di massa magra; mai saltare i passi e limitare gli zuccheri e i grassi. E poi l’ultimo consiglio è godersi la bella stagione e le vacanze: la salute del corpo è anche conseguenza della salute della mente.