I dolcificanti naturali, cosa sono e dove sono contenuti

Oggi dedichiamo il nostro approfondimento ai dolcificanti, ovvero a tutte quelle sostanze che si usano per addolcire i cibi o altre sostanze destinate al cavo orale, come colluttori e farmaci; i dolcificanti, o edulcoranti, possono essere naturali oppure prodotti in laboratorio e, in questo caso, si definiscono sintetici; vediamo, quindi, di spiegare le caratteristiche e le proprietà dei principali dolcificanti naturali.

I dolcificanti naturali

I dolcificanti naturali sono quelli che si trovano in natura nella frutta e nella verdura; questi tipi di dolcificanti hanno la proprietà di dare consistenza ai cibi e di avere un effetto rinfrescante, non a caso sono molto di essi sono utilizzati nella produzione di caramelle e gomme da masticare.

Non esiste una dose giornaliera raccomandata vera e propria, anche se, secondo le tabelle di riferimento stilate dagli esperti, non dovrebbero essere superati i 20 grammi al giorno per gli adulti e i 10 grammi per i bambini; in caso di consumo eccessivo, si può assistere all’insorgenza di effetti indesiderati quali mal di pancia, dissenteria e flatulenza, senza contare che alcuni di essi sono piuttosto calorici e quindi possono danneggiare la linea.

Quali sono i dolcificanti naturali

Saccarosio. Il saccarosio non è altro che il comune zucchero da cucina, quello bianco per intenderci; viene estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero e poi sottoposto a un processo di raffinazione; è composto da glucosio e fruttosio, contiene 4 calorie per ogni grammo e possiede un indice glicemico molto alto, pertanto deve essere consumato in quantità limitate sia per non provocare danni alla salute che alla linea. Viene utilizzato soprattutto per la sue proprietà altamente dolcificanti e di conservazione.

Fruttosio. Il fruttosio si trova nella frutta e nel miele e viene usato in alternativa allo zucchero soprattutto nell’industria dolciaria e delle bibite; possiede circa 4 calorie per grammo, una capacità dolcificante 1,8 volte in più rispetto allo zucchero ma non richiede insulina per essere utilizzato e quindi può essere usato anche dai diabetici.

Sorbitolo. Il sorbitolo si ottiene soprattutto dalle bacche del sorbo, ma si trova anche nelle alghe rosse, nelle mele, nelle pere, nelle susine e nelle ciliegie; il suo potere calorico e di 4 calorie per grammo ed è usato soprattutto come aromatizzante e additivo alimentare.

Xilitolo. Lo xilitolo possiede un potere dolcificante molto simile a quello del saccarosio con la differenza che ha il 40% in meno di calorie; viene estratto da betulle, fragole, lamponi, prugne e dal grano ed anche un prodotto di fermentazione di molti vini. Lo xilitolo è molto usato per produrre gomme da masticare e caramelle perché non provoca l’insorgenza della carie, ma attenzione: consumato in quantità superiori ai 50 grammi giornalieri può provocare la diarrea.

Glucosio. Il glucosio è il composto organico più diffuso nel mondo animale e vegetale e allo stato naturakle si trova negli ortaggi, nella frutta ed è presente anche nella composizione dell’amido.

Glicirizina. Questo edulcorante si trova soprattutto nella liquirizia ed è usato come aromatizzante e dolcificante; a causa di alcuni effetti sull’organismo, però, gli esperti consigliano di limitarne l’uso.

Lattosio. Il lattosio è l’unico dolcificante di origine animale in quanto si trova in soluzione nel latte ed è in grado di dolcificare meno del saccarosio.

Mannitolo. Il mannitolo deriva dalla manna e si trova in alcuni vegetali quali cipolle, carciofi, funghi e alghe; possiede un potere dolcificante inferiore del 50% rispetto al saccarosio ma è molto usato come diuretico.

Stevia. Questo dolcificante naturale si estrae dalla Stevia, una pianta arbustiva originaria del Brasile e del Paraguay e si caratterizza per non contenere calorie e per non alterare il livello di zucchero nel sangue nonostante sia in grado di dolcificare 400 volte in più del saccarosio; inoltre, la Stevia possiede proprietà digestive ed ipotensive ed è in grado di proteggere le mucose e la cute del tratto orale.

Altri dolcificanti naturali

Oltre alle sostanze descritte fino ad ora, esistono altri dolcificanti naturali che possono essere usati per addolcire bevande o piatti da usare al posto dello zucchero.

Miele. Oltre alle sue note proprietà benefiche, il miele è anche un ottimo dolcificante: contiene molti zuccheri naturali e, avendo una buona quantità d’acqua, risulta meno calorico rispetto allo zucchero tradizionale.

Zucchero di canna. Si estrae dalla canna da zucchero e non viene raffinato; si presenta sotto forma di cristalli di colore bruno ed è perfetto per dolcificare le bevande in alternativa allo zucchero raffinato.

Malto. Viene estratto dalla germinazione di alcuni cereali come riso, orzo e mais e contiene proteine, minerali e aminoacidi; è molto usato per dolcificare i dolci.

Sciroppo d’acero. Si ricava dalla linfa dell’acero canadese e possiede un alto potere dolcificante; può essere usato in alternativa al miele per addolcire il latte e alcuni dolci.

Prossimamente su Dietaland, l’approfondimento dedicato ai dolcificanti sintetici: continuate a seguirci!

 

Photo Credit: Thinkstock

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3 commenti su “I dolcificanti naturali, cosa sono e dove sono contenuti”

  1. Crediamo si dovrebbe evitare di demonizzare i dolcificanti, fondamentali invece in alcuni specifici regimi alimentari (ad es. diabete). Per quanto riguarda ad es. il malto poi, non viene considerato che l’indice glicemico è simile a quello dello zucchero, e pertanto di uno inadeguato in alcune situazioni.
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