Dieta Dukan, la fase di stabilizzazione

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Alla fine di ogni dieta, prima di cantare vittoria, bisogna ricordarsi che la cosa più importante non è tanto il peso perso quanto il non riprenderlo: quante volte si dimagrisce ma subito dopo si riacquistano i chili faticosamente perduti, magari anche con gli interessi? Proprio per evitare questo ogni dieta che si rispetti si conclude con un periodo di mantenimento, che aiuta l’organismo ad assestarsi al nuovo peso. Questo è anche il caso della dieta Dukan che prevede alla fine proprio la fase di mantenimento.

La quarta fase della celeberrima dieta Dukan è, appunto, la fase di stabilizzazione o mantenimento e dura praticamente tutta la vita. Se siete arrivati a questo punto vuol dire che avete resistito alle dure fasi di attacco e di crociera e che avete rafforzato l’obiettivo raggiunto con il consolidamento: adesso non vi resta che mantenerlo e non riprendere i chili persi.

Dopo mesi di ristrettezze alimentari, finalmente potete tornare a mangiare tutto quello che volete, o quasi: sì, perché per non riprendere i chili persi dovete seguire alcune regole. La prima di queste regole consiste nel riservare un giorno alla settimana alle proteine pure, ovvero consumare soltanto cibi proteici, come nella fase di attacco. Può essere scelto qualsiasi giorno della settimana anche se Pierre Dukan consiglia il giovedì.

Altra regola molto importante è quella di assumere ogni giorno tre cucchiai di crusca d’avena per aiutare la digestione, ridurre la quantità di calorie assorbite e aumentare il senso di sazietà. La terza regola è quella di fare quotidianamente un po’ di attività fisica per mantenere alto il metabolismo e stare in forma.

Nonostante nella fase di stabilizzazione si possa mangiare di tutto, il dottor Dukan consiglia di evitare i seguenti alimenti:

formaggi grassi, latte intero, pane bianco o di mais, lombata, costata di manzo e di vitello, pelle del pollo, carne di maiale.

 

Photo Credit | Thinkstock

 

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