Chili superflui dopo le vacanze? Eliminiamoli con la Macadamia

chili dopo vacanze macadamia

Non sempre vacanza fa rima con bellezza, perché troppo spesso al rientro ci ritroviamo qualche chiletto in più. In nostro aiuto ci viene la macadamia. E’ un albero sempreverde che raggiunge i 12 metri di altezza, originario dell’Australia ma oggi diffuso anche in molti paesi africani e asiatici. Il suo frutto, utilizzato a scopo alimentare e cosmetico, è una noce, dolce e di consistenza cremosa, protetta da un guscio bruno; ricche di grassi monoinsaturi, le noci di macadamia contengono anche buone quantità di calcio, fosforo, proteine e vitamine A, B1 e B2.

Di partitolare importanza è il loro contenuto di acido palmitoleico, recentemente al centro di uno studio sulla longevità coordinato dal genetista Annibale Puca presso l’Istituto Scientifico MultiMedica. Il meccanismo d’azione di questo acido grasso monoinsaturo sarebbe legato in parti­colare alla produzione di insulina, che il lipide sem­bra in grado di equilibrare, contrastando diabete e obesità e rallentando l’invecchiamento. L’acido palmitoleico è però scarsamente presente nella dieta mediterranea e per questo gli esperti suggeriscono di consumare proprio alcune noci di maca­damia ogni giorno, contengono grandi quantità.

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Organismo intossicato? Prova con la solidago virga aurea

solidago virga aurea

Numerosi sono i tipi di scorie alimentari che in estate rischiano di aumentare il lavoro di fegato e reni, rallentando il metabolismo. Oltre all’alcol, ci sono tossine che spesso passano in secondo piano, come i coloranti e gli aromi artificiali. Gelati, sciroppi, granite e cocktail estivi sono gli alimenti più camuffati con additivi e di cui è difficile verificare il contenuto (spesso sono serviti nei bar e quindi l’etichetta non può essere verificata).
Sarà quindi meglio evitare il consumo di cibi e bevande dai colori appariscenti e, nel caso, usare un integratore vegetale per disintossicarsi: Solidago virga aurea

La solidago è una pianta erbacea dai fiori gialli, diffusa nei pascoli dell’Italia centro-settentrionale. Ha priorità diuretiche, disintossicanti, antinfiammatorie e decongestionanti. I flavonoidi e le saponine presenti nelle sommità fiorite della solidago hanno la capacità di stimolare la diuresi e quindi di favorire l’eliminazione delle tossine idrosolubili, ossia quelle che si possono sciogliere in acqua attraverso l’urina  e di ridurre i liquidi in eccesso nell’organismo.

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La cassia: l’integratore naturale se ingrassi su fianchi e glutei!

cassia nomane

Una dieta ad alto contenuto di grassi può appesantire il metabolismo a causa dell’elevato apporto di calorie (basti pensare che un cucchiaio di olio vegetale o di burro sfiora le 100 kcal). Tuttavia, un’alimentazione ricca di grassi provoca anche uno squilibrio dell’orolo­gio biologico interno, mandando così in tilt i normali ritmi del metabolismo e provocando squilibri ormonali e sovrappeso. Occorre quin­di rivedere la dieta e assumere l’integratore giu­sto: la Cassia nomane.

La cassia è una pianta spontanea tropicale, non va confusa con la più nota cassia angustifolia, la quale ha proprietà prevalentemente lassative. La cassia nomane è ricca di flavonoidi e di altre sostanze che inibiscono l’azione della lipasi, gli enzimi del pancreas deputati alla digestione dei grassi. In questo modo riduce del 30% l’assorbimento dei grassi limitando così l’apporto calorico complessivo e diminuendo il livello di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Potresti essere intasata di grassi se:

  • L’adipe si accumula prevalentemente nella parte inferiore della pancia, a livello di fianchi e glutei.
  • La tua dieta è molto ricca di cibi origine animale (burro, margarina  formaggi e salumi).
  • In genere, sei molto golosa di alimenti fritti e unti.
  •  Hai spesso la sensazione di avere la pancia gonfia a breve distanza dall’ultimo pasto.
  • Hai elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue

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Banaba contro fame e voglia di dolci

banaba contro adipe all'addome

Le brusche fluttuazioni dei livelli di zucchero nel sangue (glicemia) e quindi dell’insulina sono tra le principali imputate nell’aumento del peso corpo­reo. Inoltre sono proprio loro a stimolare la fame (comunemente detta “nervosa”) e il desiderio di cibo, specie di dolci, pane, focacce ecc. Per ri­durre queste fluttuazioni e mantenere regolari i livelli glicemici, si deve migliorare la qualità dell’alimentazione e la distribuzione dei car­boidrati nella giornata. Inoltre ci può essere d’aiuto l’insulina naturale: quella contenuta nella Banaba.

Verifica col test qui sotto se il rallentamento metabolico è dovuto a un eccessivo consumo di zuccheri, e poi scopri come “aggiustare” la dieta e quali cibi privilegiare mentre as­sumi la Banaba, l’integratore che sblocca il metabolismo:

  1. Il grasso accumulato si concentra su pancia e tronco (torace, dorso e cervico-nucale)?
  2. La tua dieta comprende porzioni di carboidrati eccessive (rispetto all’attività fisica svolta nel giorno), consumate soprattutto nelle ore serali (a cena o in generale dopo le 18)?
  3. Sensazione di fame intensa a breve distanza dall’ultimo pasto?
  4. Fame eccessiva e “nervosa” di dolci e farinacei (pizza, focacce, crackers ecc.)?

Ti riconosci in questo quadro clinico? Il  tuo blocco metabolico è dovuto all’eccesso di zuccheri. Per prima cosa, visto che ami i carboidrati, li dovresti consumare prevalentemente nella prima parte della giornata, ossia a colazione e pranzo.  In ogni pasto cerca di introdurre le fibre alimentari (contenute soprat­tutto in insalate e verdure a foglia verde, cereali integrali, crusca): riducono il tasso di assorbimento degli zuccheri, contenuti negli alimenti. A merenda sgranocchia 3 mandorle e 3 nocciole, che lubrificano il metabo­lismo senza provocare picchi di insulina.

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Oligoelementi: i minerali essenziali per il nostro organismo (terza parte)

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Dopo avervi illustrato i 14 minerali più importanti per il nostro organismo, prendiamone in rassegna altri 7, i cosiddetti minori, che svolgono comunque importanti funzioni.

Argento. È un metallo prezioso che però sembra giocare nell’organismo un ruolo secondario, anche se ha un’importanza fondamentale nella combinazione rame-oro-argento, indicata per tutti gli stati affaticamento, negli stati depressivi e contro l’invecchiamento precoce.
Bismuto. Ha un ruolo molto importante nelle affezioni infiammatorie della sfera otorinolaringoiatria, in particolare per quanto riguarda la gola.
Molibdeno. Il nostro corpo ne contiene circa 9 mg, ed una carenza di questo minerale è molto rara e potrebbe essere all’origine di alcuni tumori all’esofago. I cibi che lo contengono sono: grano saraceno, avena, fave, semi e grano germogliato.

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Oligoelementi: i minerali essenziali per il nostro organismo (seconda parte)

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Qualche giorno fa abbiamo cominciato ad illustrarvi le caratteristiche dei principali oligoelementi; oggi scopriremo quali sono gli altri sette minerali indispensabili per il benessere del nostro organismo e quali alimenti li contengono, in modo da poterli integrare nella dieta. È importante che fra di essi ci sia un perfetto equilibrio, in altre parole, un eventuale eccesso, come pure una carenza, provocano condizioni di disordine organico; del resto, in un organismo sano regna un equilibrio perfetto, ed è l’alterazione di questa condizione a determinare uno stato di malattia.

Magnesio. Il magnesio è il complemento del calcio, entrambi questi minerali sono indispensabili per lo sviluppo delle ossa e dei denti. Mentre il calcio favorisce la contrazione muscolare, il magnesio ne favorisce la decontrazione, da qui la sua importanza per le cellule cardiache; l’eccesso di uno può provocare la carenza dell’altro; inoltre, il magnesio consente un miglior utilizzo della vitamina B6. Il fabbisogno giornaliero di magnesio varia da 300 a 500 mg ed contenuto nelle nocciole, nella soia, nei cereali integrali, nel sesamo e nelle verdure verdi ad eccezione degli spinaci.

Manganese. Questo minerale è importante nei processi enzimatici responsabili dello sviluppo osseo e della lubrificazione delle articolazioni. Gli alimenti che lo contengono sono: verdure verdi, barbabietole, frumento, tuorlo d’uovo, nocciole e semi.

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Oligoelementi: i minerali essenziali per il nostro organismo (prima parte)

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Gli oligoelementi sono i minerali contenuti in minime quantità nell’organismo, come per esempio il rame, lo zinco, il magnesio; essi hanno una funzione di controllo molto potente, a volte addirittura determinante, su tute le funzioni vitali.

Gli oligoelementi hanno un ruolo chiave in una serie di reazioni e di processi dell’organismo che consentono la vita e il benessere; se invece non sono presenti, o sono insufficienti, queste funzioni non avvengono in modo corretto, o addirittura, possono non avvenire affatto.

Questi minerali non possono intervenire direttamente nelle attività di reazione, ma la loro presenza è indispensabile, in quanto svolgono la funzione di catalizzatori: delle funzioni enzimatiche, cioè quei procedimenti che sono alla base delle funzioni cellulari, e anche se non possono partecipare attivamente alle reazioni stesse, la loro presenza è ugualmente indispensabile. 

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Le bacche di acai: un potente aiuto dimagrante?

E’ da qualche tempo che si sente parlare delle bacche di Acai ( più precisamente dal 1997 in quanto vengono commercializzate in Italia) in relazione alla perdita di peso! Edoardo Villa Santa da diversi anni  ha contribuito al progetto Sviluppo sostenibile proprio per le bacche da Acai e ha sostenuto diversi test presso l’Università di Novara finalizzati agli effetti positivi che le bacche avrebbero sul nostro organismo. A proposito del rapporto tra il consumo delle bacche di Acai e la perdita di peso Villa Santa afferma che:

“Acai non ha proprietà dimagranti effettive, o meglio, contenendo amminoacidi aiuta il metabolismo ad assorbire e bruciare i grassi più velocemente. La purea di Acai in versione surgelata con sciroppo di guaranà contiene un 25% di fibre idrosolubili e quindi dona una sensazione di sazietà con la sola assunzione di ca. 200gr. 200gr di Acai costituiscono da soli un pasto sostitutivo, ipocalorico e ipernutriente. In questo caso ci si nutre ingerendo poche calorie e quindi può essere inteso come integrazione alimentare in una dieta. Il guaranà in aggiunta sappiamo essere un anoressizzante e quindi toglie un po’ la fame. Bisogna sottolineare però che ogni bustina da 100gr contiene ca. 0,5 gr di guaranà e quindi 1mg di caffeina, quindi in quantità molto ridotte e di bassa azione. Direi quindi che non è comunque da paragonare ai prodotti come kilocal o cose del genere.Di sicuro le compresse di Acai non hanno tali poteri se non, per contro, un’attività antiossidante molto importante. Bisogna però sempre verificare la percentuale di polvere di Acai all’interno di ogni capsula. Le nostre per esempio contengono il 100% di Acai disidratato, ma ne esistono sul mercato alcune che invece ne contengono solo il 30% ca”

 

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Il lievito di riso rosso per contrastare il colesterolo alto

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Avete il colesterolo alto? Altro che fitosteroli, medicine ed altri rimedi chimici, la risposta arriva direttamente dalla Cina e si chiama lievito di riso rosso. Questo tipo di lievito, utilizzato da millenni in Cina, si ricava dalla fermentazione di una muffa (il Monascus purpureus), partendo dal comunissimo riso bianco. Da qui nasce una particolare statina, ben tollerata dal organismo umano.

 

 Uno studio effettuato presso il Chestnut Hill Hospital, University of Pennsylvania School of Medicine, e Jefferson-Myrna Brind Center for Integrative Medicine di Philadelphia, avrebbe evidenziato come questo tipo di lievito avrebbe degli effetti positivi nella lotto al colesterolo cattivo o ldl. Lo studio ha esaminato l’alimentazione di 62 persone affette da colesterolemia: i partecipanti, per 24 settimane, sono stati sottoposti ad una particolare dieta e a esercizio fisico.

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Gli europei poco convinti da vitamine ed integratori

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Secondo una ricerca Nielsen, tra gli americani si è diffusa la mania di assumere vitamine ed integratori nella propria alimentazione; al contrario in Italia e in Spagna solamente l’8% dei consumatori ne assume con regolarità . In particolare, il 40% dei consumatori intervistati nel corso dello studio afferma di fare uso di vitamine e integratori alimentari, ma meno del 60% sono consumatori abituali e quotidiani.

Nel  Nord America e nei paesi asiatici il consumo maggiore rispetto all’Europa o all’America Latina. I livelli di guardia si stanno registrando  nelle Filippine e in Tailandia dove due terzi (66%) degli intervistati afferma di usare questi prodotti, seguiti dagli USA con un ragguardevole 56%. Tuttavia, molti consumatori asiatici non ne fanno un uso quotidiano, ed è per questo motivo che gli USA risultano primi in classifica con il 44% di tutti gli intervistati che afferma di fare uso di vitamine ed integratori alimentari su base quotidiana.

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Efedra vietata? Finalmente

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La Food and Drug Administration (FDA), l’auto­rità sanitaria americana, è stata esplicita e categorica sui supplementi diete­tici a base di efedra, cono­sciuta anche con il nome di Ma-Huang, adoperati soprattutto per dimagrire ma anche per la capacità stimolante e per migliora­re le prestazioni sportive. Poiché, in seguito ad at­tente valutazioni scientifiche sui benefici, sui rischi e sugli effetti avversi ri­portate dall’uso della pian­ta, utilizzare prodotti con­tenenti efedra ed efedrina è da considerarsi pericolo­so per la salute.

La FDA ha iniziato un’opera di “sensi­bilizzazione“‘ e di “messa in allerta” tra i consuma­tori di questi supplementi. Contemporaneamente però l’organismo america­no, rimproverato anche per un eccessivo ritardo, ha notificato alle aziende produttrici l’intenzione  di pubblicare una direttiva finale in cui si dichiarerà che, visto l’elevato e ingiustificato rischio per la salute, la vendita in tutto il territorio statunitense di tali prodotti sarà vietata a 60 giorni dalla pubblica­zione della lettera stessa. Nella grande confusione e deregolamentazione del mercato statunitense relativo ai supplementi ali­mentari, l’efedrina, alca­loide contenuto nelle fo­glie delle piante di efedra e, tra queste, l’Efedra sini­ca e distachya (famiglia Efedracee), era già stata proibita, anche in prodotti dimagranti, dal Natíonal Football League, dall’A­merican National Colle­giate Athietic Association e, ovviamente, dal Comi­tato Olimpico Internazio­nale, in virtù del suo utiliz­zo come stimolante per migliorare le prestazioni atletiche.

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Integratori brucia grassi con effetto termogenico

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Gli integratori brucia-grassi di origine naturale si dividono principalmente in diuretici e termogenici: mentre gli integratori diuretici favoriscono il ricambio di liquidi ed esercitano la propria azione soprattutto sui tessuti interessati da cellulite e cuscinetti, con il nome di integratori termogenici si indicano tutte quelle sostanze la cui  funzione lipolitica è dovuta alla presenza di elementi in grado di accelerare il metabolismo.

Questo tipo di integratori contiene spesso caffeina o altre sostanze con effetti simili (erba mate, tè verde, guaranà, cola), talvolta mescolate tra loro. Tuttavia, se gli integratori termogenici sono in grado di aumentare il metabolismo, essi hanno un effetto analogo sulla frequenza cardiaca e respiratoria e sulla pressione arteriosa. Per questo motivo, superate le dosi consigliate, possono dare luogo a spiacevoli effetti collaterali quali insonnia, ansia, tachicardia, vomito, nausea e cefalea.

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Alga Kelp per riattivare il metabolismo

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Con il termine Kelp si fa riferimento a diversi tipi di alghe tutte appartenenti al genere Laminaria. L’alga Kelp in particolare è un alga bruna e cresce negli ambienti marini dell’oceano Pacifico. Le vengono riconosciute proprietà come stimolante metabolico ad azione ipolipemizzante ed ipoglicemia, proprietà sazianti, azione antiossidante e lassativa, drenante e anticellulite.

L’alga kelp, come tutte le alghe brune, ha un elevato contenuto di iodio, per questo motivo è utilizzata come ausilio nell’attivazione della funzionalità tiroidea, ed è utile quando un metabolismo eccessivamente lento impedisce di perdere peso nonostante una dieta dimagrante. Gli integratori a base di alga kelp vengono quindi assunti come coadiuvanti nella cura dell’obesità soprattutto quando questa è aggravata dal metabolismo rallentato e dalla diminuita attività tiroidea.

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L’energia dell’eleuterococco

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Da più di 2000 anni la medicina tradizionale cinese utilizza la radice di eleuterococco (il nome scientifico è Eleutherococcus senticosus) per la prevenzione delle infezioni dell’apparato bronchiale, per i raffreddori e le influenze.

Oggi si sa che questa pianta, detta “Ginseng siberiano”, perché cresce spontaneamente nel nord della Russia, è dotata anche di forti proprietà tonico-adattogene: aumenta il vigore e la resistenza fisica, innalza la soglia di resistenza a stimoli stressanti ed ha una forte azione tonica.
 
Fisicamente l’eleuterococco è un arbusto alto due o tre metri, spinoso e dalle foglie palmate; i suoi fiori sono piccoli e riuniti in ombrelle, e come per il ginseng “classico”, la parte importante è la radice, perché contiene i principi attivi, e cioè glucosidi, polisaccaridi e composti fenolici. L’eleuterococco combatte efficacemente la stanchezza mentale e fisica, e contrasta la spossatezza accompagnata da nervosismo e tensione: l’ideale per superare i tipici disagi che si associano all’arrivo della bella stagione.

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Ginseng, un integratore naturale

Ginseng

Il ginseng è una radice che proviene dall’Oriente, ed è inconfondibile con la sua forma che ricorda quella del corpo umano, con diramazioni che suggeriscono l’idea di braccia e gambe: non per niente in cinese jen-shen significa “simile all’uomo”. Con il termine ginseng si indicano tre piante: il Panax Ginseng, nativo della Cina, il Panax Quinquefolius, di origine americana, e l’Eleutherococcus senticosus, la varietà siberiana.

Il ginseng deve le sue proprietà tonificanti a un gruppo di sostanze che prendono il nome di ginsenosidi, alle vitamine del gruppo B e C, agli aminoacidi, al manganese e agli oligoelementi.
Il ginseng è utilizzato come energizzante in molte bevande prodotte industrialmente, ma è ancora più efficace se viene usato come ingrediente di infusi e tisane casalinghe.

Questa pianta svolge un’importante azione adattogena e antistress: non solo innalza la resistenza alla fatica e la generale capacità di lavoro psico-fisico, ma stimola anche la risposta del sistema immunitario, rafforzando le capacità di adattamento al mutare delle stagioni.  Diverse ricerche hanno anche dimostrato l’azione antidepressiva del ginseng, capace di inibire la sintesi di certi neuromediatori implicati nella depressione.

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I prodotti dimagranti

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E’ possibile secondo voi riuscire a dimagrire senza fatica? A quanto pare sì. Sono infatti tantissimi i prodotti dimagranti venduti in farmacia ma anche nei supermercati che vengono acquistati da moltissime persone (a volte con troppa facilità) e che promettono risultati miracolosi, il più delle volte senza faticare.
Anche in questo caso, così come accade per gli integratori alimentari non occorre prescrizione medica. Tuttavia vogliamo consigliarvi vivamente di sentire il parere di un medico prima dell’acquisto e di non fidarvi solo del passaparola.

I vari prodotti venduti in commercio svolgono azioni diverse. Ci sono quelli che riducono il senso di fame, quelli che eliminerebbero i grassi e gli zuccheri ed altri ancora che dicono di accelerare il metabolismo. Per rendere efficaci questi prodotti sarebbe bene utilizzarli associandoli ad una dieta ipocalorica. Il nostro consiglio è inoltre quello di leggere sempre con molta attenzione le etichette dei vari prodotti per capire quali sono le sostanze di cui è composto il prodotto dimagrante.

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Gli integratori alimentari: cosa sono e a cosa servono

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Gli integratori vengono usati per sopperire a eventuali carenze alimentari. Vogliamo sottolineare che non vanno a sostituire il cibo e non hanno proprietà curative.

Sembra che negli ultimi anni il consumo di integratori sia incredibilmente aumentato, in parte anche a causa dei ritmi frenetici cui quotidianamente siamo sottoposti.

Vi riportiamo quanto contenuto all’interno del Sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali a riguardo degli integratori alimentari e degli alimenti arricchiti

Tali prodotti non possono essere considerati “dietetici” in quanto non sono concepiti per rispondere ad esigenze nutrizionali o condizioni fisiologiche particolari. Il loro impiego ha lo scopo di ottimizzare gli apporti nutrizionali, fornire sostanze di interesse nutrizionale ad effetto protettivo o trofico e migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo.

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