Le console per fare sport aiutano a dimagrire

Giocare con i videogiochi sportivi di ultima generazione, come Wii Fit, aiuta a perdere peso ed è uno stimolo in più per le persone sedentarie a muoversi. A sostenerlo è una ricerca australiana della Queensland University of Technology di Brisbane, condotta da un ex personal trainer nonché ricercatore dell’istituto, Harvey May.

Lo studio, infatti, ha dimostrato come l’uso della console aiuti a ridurre la massa corporea e i depositi di grasso sulla pancia. Chiaramente si tratta di un’esercizio ben lontano da una normale attività fisica, ma può essere uno sprone per iniziare a fare un po’ di sano movimento.

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Le intolleranze alimentari sono solo questione di stress

Sono in continuo aumento le persone che soffrono d’intolleranze alimentari. Attenzione, non di allergie, ma di tutti quei disturbi legati all’alimentazione per i quali il nostro corpo ha delle reazioni avverse al cibo. Sono anche chiamate “allergie non allergiche” e in teoria non coinvolgono il sistema immunitario ma il metabolismo. Come si manifestano? Per esempio, con gonfiore, colite, gastrite, ma anche pruriti, eczemi, crampi e molto altro.

Secondo un nuovo studio italiano della fondazione Irccs Cà Granda di Milano (Ospedale maggiore policlinico), presentato alla conferenza Digestive Disease Week di Chicago (Usa), l’origine delle intolleranze alimentari è psicologica: le vere cause potrebbero essere lo stress, l’ansia o magari anche la depressione. Insomma, ci sono motivi più profondi e anche un po’ più insidiosi dietro ad alcuni disturbi alimentari.

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Binge Drinking in crescita tra i giovanissimi

Gli ultimi dati ISTAT parlano chiaro, in Italia nell’anno 2010 la percentuale di persone che consumano alcool sta andando verso una differenziazione in termini di consumo (consumo giornaliero o consumo sporadico), tipologia di alcolici (vino, birra, superalcolici) ed età. I dati raccolti e presentati in questi giorni, rilevano che rispetto all’anno 2009 si registra un abbassamento di consumatori giornalieri  e un aumento dei consumatori occasionali. 

Per consumatori giornalieri di alcol si intende quelle persone che consumano quantità di alcol ogni giorno mentre il consumatore occasionale beve raramente e solo in alcune situazioni occasionali. Esiste una tipologia di bevitore, osservato negli ultimi anni nella popolazione di giovanissimi, che rientra all’interno di una categoria specifica: il Binge Drinking. Secondo i dati ISTAT, nel 2010, i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni di età, che hanno presentato questo comportamento disfunzionale sono stati circa 116.000. 

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Obesità pediatrica, i bambini piccoli rispondono meglio alla dieta

L’obesità sta diventando un problema sempre più grave e purtroppo quelli più colpiti sono i bambini. L’unico modo per tutelare la salute dei nostri piccoli e assicurargli una vecchiaia piacevole è tenere sotto controllo la bilancia dalla tenere età.  Cosa vuol dire? Che i bambini, già all’età di due anni, devono essere monitorati nel peso con più attenzione. Questo sostiene uno studio americano, presentato alla Digestive Disease Week in corso a Chicago (Usa).

Gli esperti sono convinti che uno screening dell’indice di massa corporea già dai 2 ai 6 anni sia in grado di contrastare l’obesità infantile e le malattie correlate meglio di quando non accada seguendo le attuali indicazioni, e rinviando l’intervento di qualche anno. Adesso, infatti, di solito le prime diete iniziano dopo lo sviluppo e difficilmente i genitori si preoccupano del peso dei bimbi piccoli.

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Nu Age, la dieta su misura per gli over 65

La dieta con il passare degli anni diventa sempre più fondamentale. E con dieta non intendo un programma alimentare di dimagrimento, ma mantenersi in forma e soprattutto in salute. Nasce con questo spirito il progetto Nu Age, un programma di ricerca messo in campo dall’Unione europea per studiare gli effetti dell’alimentazione sull’invecchiamento: 1.250 volontari per circa un anno, in cinque paesi dell’UE saranno seguiti da dietisti, cardiologi, geriatri, genetisti e biologi.

L’obiettivo? Elaborare la dieta perfetta per la terza età. Al termine del periodo di analisi, seguiranno quattro anni di ricerca e sviluppo, cui parteciperanno nutrizionisti ed esperti di marketing provenienti da università, centri scientifici e aziende. Davvero una ricerca enorme che aiuterà a elaborare un regime in grado di diminuire o eliminare il rischio di  diabete, aterosclerosi o Alzheimer.

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Alici, il segreto per un cuore sano

Le alici sono un toccasana per il cuore, infatti, tra le diverse specie ittiche, hanno il contenuto più alto ed equilibrato di acidi grassi omega 3 e omega 6, alleati preziosi contro infarto e ictus. A rivelarlo, è stato una ricerca spagnola dell’Università dell’Almeria che ha messo a confronto 12 varietà di pesci comuni nella dieta dei Paesi mediterranei, tra cui anche il nasello e le sardine.

L’esito dello studio è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Food Composition and Analysis” e ha decretato la tracina drago, un pesce molto diffuso nei nostri mari e dalla carne bianca e saporita, come il più ricco in assoluto di sostanze naturali, seguita dalle alici. Queste specie ittiche, infatti, sono particolarmente ricche di grassi polinsaturi a catena lunga.

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Regolare peso e colesterolo con la melatonina

Tenersi in forma non è semplice. Purtroppo tra il peso fluttuante e il colesterolo alto, sono poche le persone che possono vantare una forma fisica splendida. Sembrerebbe però che l’ormone della melatonina, quello che di solito si utilizza per regolare il sonno, possa essere utile per mantenere controllato il peso corporeo e soprattutto per abbassare il colesterolo cattivo.

La melatonina può diventare quindi un alleato per contrastare le malattie vascolari e cardiache e magari anche farci ritrovare un figurino invidiabile. Questo è quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Granada (Spagna) durante un esperimento. L’unica osservazione che facciamo prima di entrare nel dettaglio della ricerca è dire che, già in passato, è stata verificato il ruolo del sonno nelle oscillazioni del peso.

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Il peperoncino rosso sazia e brucia le calorie

Volete dire addio agli attacchi di fame e ai chili di troppo? Basta consumare mezzo cucchiaino di peperoncino rosso al giorno. Se associato ad altri alimenti, infatti, da un senso di sazietà e brucia le calorie del pasto appena consumato poiché migliora la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive.

Il peperoncino, dunque, continua a sorprenderci non solo per le sue acclarate proprietà afrodisiache, ma anche per il suo potere dimagrante. A sostenerlo, sono Richard Mattes e Mary Jon Ludy della Purdue University di West Lafayette, in Indiana negli Usa, che hanno pubblicato l’esito della loro ricerca sulla rivista “Physiology & Behavior”.

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Le scarpe fitness che fanno dimagrire: ecco come funzionano

Cosa non si farebbe per dimagrire: diete ferree, sedute di aerobica o vasche degne di un olimpionico: per la prova costume non si scherza, soprattutto considerando il fatto che, secondo un’indagine, 9 italiane su 10 hanno problemi di cellulite.

Se tutti i metodi, per così dire tradizionali, non bastano, si ricorre anche alle innovazioni sia della tecnica che della medicina: liposuzioni, mesoterapia, laser, addirittura jeans cosmetici anticellulite, fino all’ultimo must have del dimagrimento: le scarpe che fanno perdere peso.

Le scarpe fitness dimagranti sono delle particolari calzature che aiutano a recuperare il tono muscolare e a perdere peso. In realtà, parlare di scarpe dimagranti non è proprio corretto: l’obiettivo principale di queste calzature è quello di tonificare i muscoli, il dimagrimento è un effetto secondario che avviene se l’uso delle scarpe è assistito dal un’alimentazione equilibrata.

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Combattere l’Invecchiamento: la soluzione è dentro di noi

L’uomo da sempre è alla ricerca non solo delle cause dell’invecchiamento ma soprattutto di metodi in grado di arrestare il processo di invecchiamento del corpo. Tante le scoperte in campo medico che, negli ultimi decenni, ci hanno condotto verso un considerevole allungamento della vita ma, se è vero che si vive più a lungo, non è altrettanto vero che si vive sempre bene lo scorrere del tempo e i segni che porta con sè.

Nel corso dello sviluppo, infatti, nella vita di ognuno di noi, i segni lasciati dal tempo si fanno sempre più numerosi (aumento di rughe, perdita di tonicità muscolare e perdita di tonicità della pelle, ecc.). Ci si affanna a limitare i danni attraverso una costante attività fisisca oppure mangiando cibi che rallentano questo processo ma, a volte per quanto ci si impegni questo risulta insufficiente.

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Fitness, sempre più diffusa l’attività fisica tra gli italiani

Tutti pazzi per lo sport. Non è proprio così, ma una cosa è sicura: il popolo dei sedentari si è ridotto. Una notizia importante, perché lo sport aiuta a correggere gli stili di vita errati, ma anche a prevenire il rischio di obesità e sovrappeso.  A sostenerlo è la ricerca ‘I numeri dello sport italiano – La pratica sportiva attraverso i dati Coni e Istat’ che dimostra come nel 2010 si sia registra la grande svolta: la quota dei sedentari si è ridotta del 2,3% e per la prima volta negli ultimi 10 anni torna al di sotto del 40%.

Ovviamente la coperta si è allungata dall’altra parte. Il numero di chi fa sport o attività fisica è arrivato al 22,8% comprendendo individui di età superiore ai 3 anni e gli stranieri residenti. Il dato più positivo riguarda i bambini: sono cresciuti del 3% i piccoli che praticano sport tra i 6 e i 10 anni. È molto importante perché è proprio a quell’età che si dà il giusto imprinting al bambino e lo si aiuta a crescere in modo sano.

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Capire le emozioni che ci inducono a mangiare troppo

Ritrovare la linea non è sempre facile perchè ad entrare in gioco ci sono numerosi fattori, primo fra tutti quello emotivo. Il segreto per riuscire a perdere peso sta nella gestione delle emozioni che precedono o seguono l’ingestione incontrollata del cibo. Le emozioni, infatti, sono tra i fattori che innescano spesso abbuffate o trasgressioni durante la dieta che tanto faticosamente cerchiamo di seguire.

Tante volte, dietro all’impossibilità di iniziare o portare a termine una dieta oppure dietro la voglia stessa di dimagrire può nascondersi ben altro. Ogni fallimento della dieta o dietro l’inizio della dieta, spesso ritroviamo problematiche psicologiche quali una ridotta autostima o un distorto senso di auto-efficacia e auto-controllo. Sono questi gli elementi psicologici che ci aiutano a tagliare un importante traguardo: essere in sintonia con noi stesse e riuscire a raggiungere gli obiettivi della dieta.

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Dieta a domicilio per tornare in forma

Nel corso degli anni si è fatta sempre più strada una nuova tendenza: la dieta a domicilio. Questo nuovo fenomeno prevede che, chi vuole mettersi a dieta per perdere peso, si affidi ad agenzie specializzate che curano non solo un programma alimentare ipocalorico da seguire contro i chili di troppo ma anche, ed è questa l’aspetto innovativo, la preparazione dei pasti. Queste agenzie, infatti, ogni giorno ed ad ogni ora consegnano, ovunque lo si desideri, fino a quattro pasti al giorno (colazione, pranzo, cena e spuntini).

Questo servizio nasce da una domanda “Come mai, nonostante i consigli dei professionisti della salute sull’importanza di evitare il sovrappeso e condurre una sana vita alimentare, sempre più persone non riescono a mantenere il peso forma?”. Da varie indagini statistiche, emerge fortemente una difficoltà a mantenere il peso forma legata ad una difficoltà a preparare ogni giorno cibi che non ci facciano eccedere con il numero di calorie consigliato.

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Arriva l’app che conta le calorie

Ecco una delle ultime applicazioni per smartphone che aiuta a contare le calorie e ad evitare i cibi grassi. Il software è stato sviluppato dalla compagnia giapponese Nippon Telegraph and Telephone Corporation (NTT), e a differenza delle altre applicazioni, che obbligano gli utenti ad inserire loro stessi le informazioni sugli alimenti, l’app conta calorie, valuta il colore e la forma dei cibi, li compara con quelli contenuti nel suo archivio e calcola le calorie.

Le informazioni (100 mila tipi differenti di cibo) sono raccolte nel server della compagnia telefonica, a cui si può accedere semplicemente usando il proprio smartphone. Inoltre, questa applicazione conta calorie, registra anche la grandezza della porzione e regola il conteggio di conseguenza.

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L’obesità è causa di emarginazione sociale

L’obesità è un grave problema di salute. Questo è un concetto abbastanza appurato e veritiero, le persone con qualche chilo in più devono fare i conti anche con un altro genere di disturbo: la discriminazione. Essere grassi significa essere soggetti a un giudizio molto negativo da parte di chi, purtroppo, ci osserva. Il perché? La nostra società ha dei canoni estetici e in qualche modo tutto è costruito attorno a quelli. A sollevare la questione è Lenny Vartanian della School of Psychology dell’Università del New South Wales, in Australia.

Ha realizzato uno studio durante il quale i volontari hanno dovuto rispondere a una serie di questionari sulla percezione delle persone obese. È risultato che sono particolarmente tenute a distanza, come altri gruppi: fumatori e tossicodipendenti. Forse non ci rendiamo nemmeno conto di questo meccanismo anche perché non è in quello che si dice, ma in come ci si comporta.

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Senza i chili di troppo il cervello lavora meglio

Secondo uno studio della Kent State University, negli Usa pubblicato sulla rivista “Surgery for Obesity and Related Diseases”, senza il peso dei chili di troppo il cervello lavora meglio.

I ricercatori, infatti, hanno studiato gli effetti sulla memoria e sulla concentrazione dei soggetti sottoposti a chirurgia bariatrica, un particolare intervento che permette di perdere peso in maniera graduale o riducendo l’assunzione di cibo tramite la diminuzione della capacità gastrica (interventi di restrizione) o riducendo l’assorbimento dei cibi da parte dell’intestino (interventi malassorbitivi).

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Tonificare i muscoli con il salto della corda

Vi ricordate quando da bambini giocavamo con gli amichetti al salto della corda, calcolando quanto tempo riuscivamo a saltare? Bene, questo semplice gioco da bambini può rivelarsi un ottimo alleato da adulti per tonificare i muscoli e bruciare le calorie.

Saltare con la corda è un allenamento molto efficace perché permette di tonificare allo stesso tempo braccia e gambe e di bruciare diverse calorie e, quindi, di dimagrire; basti pensare che è in un quarto d’ora di salto è possibile bruciare fino a 200 calorie. A ciò va aggiunto che saltare con la corda aiuta a migliorare la capacità polmonare e la resistenza cardiaca

Di sicuro, inoltre, il salto della corda è un tipo di allenamento molto economico: una corda costa pochi euro e può essere svolto nei ritagli di tempo, a casa, in giardino o nel parco.

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Giocare ai videogames fa ingrassare

Quante volte ci siamo ritrovati davanti ad un gioco per ore senza riuscire a interromperlo? Spesso, alcuni giochi creano una vera e propria dipendenza, non a caso oggi esistono trattamenti farmacologici e trattamenti psicoterapici pensati ad hoc per chi presenta quelle che si chiamano “nuove addiction”. Lo stare davanti al pc è molto dannoso non solo dal punto di vista psicologico (tendenza ad isolarsi sempre di più, livelli di stress alti) ma anche da altri punti di vista.

Il giocare davanti al computer, infatti, fa sì che si sviluppino nella persona dei comportanti compulsivi, primo fra tutti il fumare una sigaretta dietro l’altra senza rendersene conto oppure il ripetere all’infinito un livello che non riusciamo superare, ecc. Intanto le ore da seduti passano velocemente e prima che riusciamo a rendercene conto cala la sera. I comportamenti ripetitivi, delle vere e proprie coazioni a ripetere finiscono ben presto ad estendersi a tutto il resto.

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